Dert
Sebastian esce dal bagno e io mi metto i vestiti che mi da'.
Non ho mai avuto vestiti tanto formali quanto puliti.
Esco e vado in camera mia,quando entro lo vedo che rifà il letto.
Mi squadra e sorride.
-Devi migliorare la cravatta- si avvicina e inchinandosi mi sistema -stai benissimo vestito così- mi mette una mano sulla testa.
-Grazie,Sebastian-
-È il mio dovere-
Sento il mio stomaco brontolare.
Sebastian se ne accorge e da non so dove fa' comparire un vassoio pieno di brioches e un cappuccino.
-Stai tranquillo,non è necessa~- cerco di rassicurarlo ma lui mi posa un dito sulle labbra.
-Sei scheletrico- mi mette una brioche in bocca -mangia senza fare troppe storie- posa il vassoio sul letto e senza dire altro si mette a spolverare il resto della camera.
Resto incantato a osservarlo,è così servizievole...lo ammiro.
-Ti si consumeranno gli occhi a furia di fissarmi, si raffredda il cappuccino.- non lo ascolto -Dert...stai bene?- mi posa una mano sulla fronte -Sei bollente,vado a prendere il termometro!- sembra agitato.
Perché?
-Tranquillo Sebastian,anche nella mia vecchia cella avevo spesso la feb~- svengo.
Non sento il pavimento,solo le braccia del demone che mi stringono.
È piacevole,credo...nella mia vita non ho ricevuto molto calore umano.
Dopo qualche istante vedo quell'uomo che mi picchiava,i tagli sulla mia pelle,il serpente sulla mia schiena...gli occhi di Sebastian.Sebastian
Prendo Dert prima che cada al suolo e lo stringo tra' le braccia.
Ha le guance rosse e calde.
Lo poso sul letto con una borsa del ghiaccio sulla fronte.
Mi siedo di fianco a lui e dopo un po' inizia a fare respiri più corti e si agita nel letto.
Dice cose senza senso finché non sento che urla il mio nome inarcando la schiena.
-Dert- lo chiamo ma non risponde -Dert!- ripeto.
Mi tolgo i guanti lasciando allo scoperto il marchio sul dorso della mia mano.Una pentacono viola.
I miei canini si allungano e mi faccio spazio sul collo del mio padrone mordendolo.
Gli si mozza il fiato di colpo mentre il mio veleno entra in circolazione nelle sue arterie.
Il suo occhio sinistro sanguina e il colore azzurro scompare lasciando spazio al pentacono.
-Era l'unica cosa che potevo fare per non lasciarti morire,scusami- gli sussurro mettendogli una benda sull'occhio.Tutta colpa del marchio anti-satanista che gli anno fatto sulla schiena.Maledetti.
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Toxic Paradise
FanfictionSe la divisione divina pensata dagli esseri umani fosse errata?Se Inferno,Purgatorio e Paradiso siano divisi in modo un po' diverso di quello immaginato?E se creature dell'Inferno vivessero sulla Terra? (Yaoi,se non ti piace il genere non leggere) I...