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Guardo nuovamente l'orario: 8:35.
E di Henry non c'è neanche l'ombra .
Menomale che dovevo essere io la persona in ritardo, ma come al solito mi faccio prendere dall'ansia e arrivo sempre tre quarti d'ora prima.
Sono sempre stata una persona che non ama i ritardi soprattutto quelli altrui. Compongo il numero di Henry e lo chiamo .
-Henry, dove sei ?-chiedo,non  lasciandogli neanche il tempo di rispondere .
-Buongiorno anche a te,  sono arrivato adesso in piazza..- dice e nenche il tempo che finisaca di parlare, chiudo la chiamata .
Mi guardo intorno , ma non c'è  anima viva.
Mi sta fottutamente prendendo in giro ?
Prendo nuovamente il telefono, ma la mia vista viene coperta da due mani giganti .

-Chi sono ?-Chiede una voce che sicuramente riconoscerei anche se fossi lontana un miglio.
-Henry il demente ?-Mi giro e vedo che ha la faccia delusa perché lo ho sgamato subito. Come può essere bimbo avvolte.
Mi abbraccia e io naturalmente ricambio. Mi allontano da lui ed esclamo, alzando le mani al cielo:
-Adesso, si parte ! -
- Come sei emozionata? Per una semplice passeggiata con me, il tuo "amico"- Afferma ironico, continuando ad evidenziare quella parola. Quando finirà questo gioco?
-Sì e non tanto contenta di passarle con te, "amico"-dico facendogli la linguaccia .
In effetti sono emozionata , non sono più nelle penne .
Non vedo l'ora di fare un super mega extra shopping, proprio quelli che piacciono a me. Ritornerò sicuramente con milioni e milioni di buste.  Le decolté Henry Bendel stanno aspettando solo me.
Stanno reclamando una proprietaria degna.

Saliamo sul pulman e ci sediamo uno affianco all'altro.
Dopo qualche minuto entra sempre più gente. In piazza non c'era un anima viva, a meno che non sia diventata cecata, da dove sono spuntate tutte queste persone?
Il pulman si fa sempre più affollato, finché non sono praticamente in braccio ad Henry e da qui non è che abbia una grandissima visuale. Esempio? Se giro di poco la testa verso sinistra , posso annusare perfettamente l'odore delle ascelle sudate di un vecchietto e vi assicuro che non ci tengo. Mi chiedo perché nessun marca di deodoranti abbia creato una crema anti-sudore?
Potrebbe essere il prodotto del secolo, che salverebbe il naso di tutti. Cerco di non muovermi per non incombere in inconvenienti, come odori o a dove sono seduta... Non credo di fargli questo effettoo, ma meglio prevenire che curare.

Dopo i trenta minuti di assoluta tortura, arriva la nostra fermata e scendiamo. I miei occhi appena intravedono la meravigliosa città iniziano a brillare .
Il mio sguardo scruta attentamente la città che mi circonda .
Milioni di negozi con grandi insegne colorate , grattacieli che sembrano fatti completamente di vetro , pasticcerie , bar , milioni di persone che camminano per i marciapiedi , miliardi di taxi gialli e Kleinferd...
Oh mio dio, non ci posso credere posso vedere le vetrine di Kleinfeed .
Fin da bambina, quando vedevo quei programmi sui matrimoni ; sognavo che un giorno sarei potuta entrare dentro a quel negozio e ammirarlo finalmente da vicino e non da quel piccolo quadrato. Questo è un fottuto sogno.

Senza neanche pensare ad Henry, corro verso la vetrina e la guardo come se fosse oro colato .
-Clara mi potevi pure aspettare !-mi rimprovera, Henry dietro di me col fiatone .
Lui alza lo sguardo sulla vetrina, dopo essersi piegato a metà per riprendere il fiato perso.
Alza gli occhi al cielo.
-Ho fame- confesso, cercando di non pensare troppo alla sua espressione.
-Andiamo da Star Bucks,non è tanto lontano da qui.-Suggerisce .
-Sì-esclamo, urlando come una bambina .
-Sembri una bambina nel negozio dei giocattoli - ride Henry e io mi unisco a lui .

Arriviamo da Star Bucks e prendo un fraccappuccino al caramello e un maffin; lui invece un caffè amaro.
Dopo aver mangiato, aver letteralmente svaligiato tutti i negozi di Fifth Avenue e aver fatto la solita foto con la statua della libertà ; decidiamo di andare a fare una passeggiata a Central Park, nonostante i continui lamentele di Henry per il troppo camminare .
Il parco è bellissimo ed nettamente migliore di come lo immagginavo.
Giardino all'italiana. Il mio preferito.
Piante lasciate crescere naturalmente e corsi di acqua non deviati. Piante sempreverde, ponticelli, panchine , aree picnick.
Semplicemente perfetto.

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