Un' estate infinita

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Sto per partire. Mi tremano le gambe. Finalmente quest' estate è arrivata.
Passerò tre lunghi mesi con Marco. Solo io e lui. Mi ha appena inviato un messaggio, dice che gli manco. Manca anche a me ma voglio essere forte,solo qualche ora e lo abbracceró. È strano, noi non ci siamo mai abbracciati ma è cambiato qualcosa. Ormai ci sentiamo ogni giorno e ha promesso di darmi un bacio quando ci vediamo. Arrossisco solo all' idea. Mi dà sempre baci sulla guancia ma questa volta credo sarà diverso... "ti baceró, lo giuro". Cosa avrà voluto dire? Eccoci a metà strada.Marg mi chiama, fortunatamente siamo fermi ad un bar:《Piccola fra quanto arrivi? Le mie braccia non aspettano altro che te》. Dio, quella frase. Sto impazzendo, quel ragazzo cambia da un giorno all' altro. Anche le mie braccia non aspettano altro che lui. Lo amo. Non ho mai trovato parole per dirglielo e forse non le troverò mai. Ho paura che scherzi,ho paura che non vuole baciarmi davvero e se lo farà magari non proverà niente. Ho paura, tanta paura. In questo periodo va tutto a rotoli: le amicizie, i rapporti con la famiglia...sicuramente andrà male anche con lui.
Manca un'ora. I miei hanno detto che hanno da sbrigare alcune faccende e mi lasceranno in spiaggia con i genitori di Marco, sembra un sogno, o forse un incubo. Marg mi invia un messaggio dopo l' altro, vuole che lo raggiunga alla scogliera appena arrivata sul litorale.
Siamo quasi arrivati, sistemo le mie cose e nascondo nella borsa un regalo per lui. Pochi minuti e Marco sarà solo mio.
Abbasso il finestrino, il profumo del mare è così tenue.
Eccoci, saluto i miei e corro alla scogliera. Sudo sempre di più.
Sono vicinissima ma lui non c' è.
《Piccola, girati》. La sua voce, sento un brivido lungo la schiena. Mi giro e corro verso di lui: 《Mi sei mancato Marg, mi sei mancato tanto》. Siamo così vicini,ci abbracciamo e sento il suo cuore battere, è qualcosa di straordinario. 《Ti ho fatto un piccolo regalino, tieni》.Per un attimo la sua mano  sfiora la mia, ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo:《 Sei testarda bimba, non mi devi nulla》. È così tenero, siamo solo amici ma sembra tenerci a me. 《Figurati è una sciocchezza》. Un semplice regalo, un orsacchiotto di peluche con una scritta ma non una scritta qualunque,la NOSTRA frase:"Ti insegneró a volare". Può sembrare una frase banale ma ce la ripetiamo da quando siamo piccoli, è una specie di motto nato da un episodio strambo: avevamo circa 5 anni ed eravamo sulla spiaggia quando ad un certo punto abbiamo visto un uovo rompersi accanto a noi, da quell' uovo era nato un pappagallino coloratissimo e per tutta l' estate gli abbiamo insegnato a volare. Ripetevamo quella frase e ci guardavamo così abbiamo deciso che quella sarebbe stata la nostra frase, un po' come un atto di amicizia.
Marco ride: 《Ma sei fantastica!》mi abbraccia ancora ed io ancora una volta mi sento in paradiso.
Non credevo che avrebbe avuto molto successo il mio peluche.
Sembra passata un' eternità e invece abbiamo ancora qualche ora per noi.
Marg mi prende per mano e mi porta in un posto molto appartato, sembra un gazebo abbandonato. Mi accarezza la faccia ma mi allontano:《Cosa succede? Non voglio morderti》. Non so cosa fare temo possa essere solo una presa in giro...e se vuole baciarmi? Il mio primo bacio...cosa faccio? 《Sediamoci, dai》.
Mi tranquillizzo e parlo come se non fosse successo nulla.
È quasi buio, prendiamo un telo e ci sdraiamo. Non puó essere vero.
Marco si avvicina mi accarezza la guancia e posa le sue labbra sulle mie.
Un bacio, cavolo un bacio.
È una sensazione fantastica, il mio primo bacio l' ho dato a lui...non mi sembra possibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2016 ⏰

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