1||The travel

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Harry's pov

*vi consigliamo, quando arrivate alla parte della musica, mentre leggete il testo ascoltate la canzone, renderà molto di più l'idea,,Shiaoo*

Trin trin

Trin trin

Trin tr-

Mi sveglio dando una botta forte alla sveglia di fianco a me.

Oggi è il giorno del viaggio. Sinceramente non so cosa aspettarmi.

Ho paura che sarà uno spreco di tempo questo reality, ma tentar non nuoce. Scendo dal letto sentendo l'aria fresca picchiettare sulla mia pelle facendomi venire la pelle d'oca.

Nell'attimo in cui appoggio i piedi a terra, mille brividi si impossessano della mia pelle color latte, macchiata dai tatuaggi, che ora sembrano risaltati da questo effetto della pelle.

Cammino lentamente e svogliatamente verso la porta del bagno.

Mi faccio una doccia veloce e calda, per far scivolare via la maggior parte dei pensieri che mi perseguitano da tutta la notte.

Se ci saranno orsi? Se mi sbraneranno?

Andiamo, un po' di virilità Harry.

Finita la doccia i miei pensieri ricominciano, più affluenti di prima e cerco in tutti i modi di togliermeli dalla testa. Mentre mi asciugo i capelli mi faccio una lista mentale delle cose che ho messo nella valigia, così da non scordarmi niente. I miei dilemmi ritornano quando vado nel panico, se dimenticassi qualcosa? mutande? Messe. Felpe, nel caso facesse freddo? Messe. T-shirt? Messe. Calze? Messe.

"Oddio, ma se dimentico qualcosa come faccio?"

Ma sentiti, sembri una checca puahahahahah.

"non ho tempo da perdere con t-aspetta gli assorbenti li ho messi? aspetta m-"

PUAHAHAHAHAH, non sembri una checca nono, stay convint bro' ahahahah.

Per una volta devo dare ragione alla mia coscienza, sembro una fottutissima checca in preda agli ormoni. Oddio ma-non ho tempo e devo ancora fare colazione, beeenee. Finito di asciugarmi i capelli li tiro all'indietro e per tenerli fermi metto una fascia. Decido di vestirmi. Finito di fare anche questo, obbligo me stesso di ingoiarmi quei pochi cereali che alla fine, come tutte le mattine, sarebbero andati nel lavandino, da li alle fogne.

Apro molto velocemente, troppo velocemente, l'anta dove tengo i cereali, talmente veloce da farmi aria alla faccia e da farmi lacrimare gli occhi. Odio profondo.

Preparo una ciotolina, presa a fatica siccome era in un ripiano in alto della cucina. Ammetto di essere abbastanza alto di statura, ma quel punto era troppo anche per me.

Dopo aver messo la ciotola sul tavolo, la riempo con del latte. Poi afferro saldamente l'anta di prima che ho lasciato e prendo da lì un pacchetto di cereali. Apro la confezione e, dirigendomi verso il tavolo dov' è situata la ciotolina, ne metto una quantità immaginabile, quasi da far sbordare il latte dalla ciotola.

Mi accorgo troppo tardi che il latte che avevo messo era freddo, perciò appena metto il cucchiaio in bocca ed ingoio il latte freddo e cereali ormai inzuppati, mi ritrovo a sputare il tutto sul tavolino.

Decido di buttare i cereali e il latte nel lavandino, la ciotola la metto nella lavastoviglie.

Non. Ho. Tempo.

Trascino le valigie, preparate la sera prima con tutto il necessario, fuori dall'appartamento e corro giù dalle scale quasi inciampando.

NON. HO. TEMPO. Sono giusto le 5:00 e devo essere li alle 8:00, circa tre ore di viaggio.

A tutto reality || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora