Il signor Tempo

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"E il mare sul fare della sera un poco agitato?
Il blu che si trasforma in rosa.
Il rosa che congiunge cielo e mare;
L'acqua, l'aria.
Guardi.
Osservi.
Ammiri.
Sembrano un tutt'uno.
Poi all'improvviso la schiuma delle onde tramuta in minuscoli granelli di zucchero che mano a mano baciano la sabbia e si ritraggono con l'acqua.
E in lontananza quell'onda, talmente alta da segnare il confine.
Cielo.
Mare.

Arriva.
Travolge.
Respira.
Seduto sulla sabbia, noti l'orizzonte: blu, rosa e bianco.
Sono spariti.
Una Tenebra che scendendo trasforma tutto intorno a te.

Il blu.
Le ombre.
Il buio.
La notte."

Finì di scrivere e mi buttai sul letto.
Cos'erano quelle parole per me? Forse solo uno sfogo o forse l'inizio di qualcosa.
Ero troppo piccola per capirlo, o almeno così pensavo.

Non ero ancora consapevole della mia età; quasi diciotto anni erano tanti? O erano pochi?
I numeri non c'entravano.
C'entrava il cervello.

Sì, quell' organo contenente ricordi, vita, conoscenze.

I ricordi.
I ricordi felici o quelli tristi?
I ricordi di una vita.
Dimenticarli o usufruirne?
"Vivere male per scrivere bene" pensai.

Era forse vero? Il mio passato mi aveva resa quella che ero allora? Tutto quello che è passato ora è racchiuso in me, come presente?

Ho sempre pensato che il Tempo sia d'aiuto per tutte le risposte.
Ma il tempo ci logora.
Il Tempo è una macchina senza sosta, che ci imbroglia e ha il pieno controllo di noi stessi.
Bisogna essere consapevoli del Tempo. Bisogna chiudere gli occhi e avvicinarsi mentalmente al Tempo.
Essere il Tempo.

Il Tempo è nostro nemico.
Il Tempo è quella cosa che noi umani cerchiamo di sfidare senza alcun risultato.

Tutti gli umani nascono con una sola paura: la Morte.
La Morte che ci aspetta: domani, dopodomani o in questo momento.
Chi lo sa?
Solo il Tempo custodisce questo grande segreto.

Ma non è proprio il Tempo nostro più grande nemico?

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