Oltre i limiti

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Vi siete mai chiesti cosa ci facciamo al mondo?
A cosa servono miliardi di uomini su un pianeta?

Il mio essere mi ha sempre portata ad un indole curiosa, forse paranoica.

Ho sempre pensato troppo; mi sono sempre posta mille perché.

Perché?

Penso che il farsi mille domande voglia dire essere curiosi, essere temerari, incarnarsi in Ulisse.

Ulisse ha voluto spingersi oltre, per affrontare l'ignoto, per seguire la sua curiosità e molti dei suoi uomini l'hanno accompagnato nel suo viaggio di curiosità.

Ma molti, come per esempio il nostro illustre Dante, hanno percepito questa audace curiosità, come un'arroganza, quasi una prepotenza.

Il Nostro infatti ha posto il poveretto all'inferno, in quanto all'epoca, solo a Dio era concessa la conoscenza universale.

In disaccordo con Alighieri, il mio personal parere è che lo spingersi oltre, è la filosofia con cui le persone intelligenti e temerarie, affrontano la vita.

E ora bisogna affrontarlo così, il nostro mondo, superando i paletti imposti da una società egoista e finta perbenista.

Spingersi oltre l'ignoto, oltre quello che già si conosce.

Ma che ne sapevo io a neanche diciotto anni?
Che cosa potevo sapere del mio futuro?

Chi mi assicurava che il mio concetto di fare qualcosa di buono fosse il reale concetto universale del "fare qualcosa di buono" ?

Stavo sbagliando?

Ho sempre pensato che pensare troppo faccia male, ma pensare non è mai abbastanza.

Provate a chiudere gli occhi, respirare profondamente e svuotare il cervello da tutti quei pensieri.
Quelli buoni, quelli cattivi, quelli inutili, quelli utili.

Tutti i pensieri. Via.

Impossibile vero?

Pensavo e ripensavo. Ma che stavo facendo?
"Che stupida" pensavo.
Pensavo, pensavo e ripensavo.

Ma perché?

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