"Hello Brother"

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Il suono della sveglia è sempre stata la mia canzone preferita...

Seh come no, la odio odio con tutto il mio cuore questo maledetto aggeggio.
Maledico chi ha avuto la brillante idea di inventarla.

Nonostante sia Agosto, sono costretta ad alzarmi alle sette. Odio aiutare mia madre in azienda,ma almeno mi faccio qualche soldo.

Mia madre è il capo di una delle più grandi aziende di Los Angeles e io insieme a mio fratello Calum le diamo una mano a lavorare.

Calum ha due anni in più di me,ma è come se avesse la mentalità di un bambino di quattro anni. Io e Calum non siamo fratelli al 100%abbiamo stessa madre e padri diversi. Il padre di Calum era asiatico ,lo definirei un grande figlio di puttana per come si è comportato ma questi sono dettagli. Mio padre, beh come ho già detto pure lui è un grande coglione,con l'unica differenza che oltre a essere coglione è un gran bugiardo.
Beh come potrete capire, mia madre non ha avuto una grande fortuna con gli uomini,ma d'altronde l'amore non ha mai fortuna. Le persone si innamorano,si sposano hanno dei figli,si stabiliscono economicamente e poi mandano tutto a puttane, senza pensare alle conseguenze. Ma tornando a mio fratello, io e lui siamo molto diversi.Lui é alto,ha dei tratti asiatici ,la carnagione olivastra e occhi e capelli scuri,e beh io sono tutto il contrario. Sono bassa, ma non mi lamento del mio fisico, anzi. Ho i capelli biondi e gli occhi sul grigio azzurro. Un angioletto insomma.
No, un'altra cosa che differenza me e Calum è un'altra, lui è un ragazzo dolce simpatico e timido.
Io sono fredda stronza e menefreghista.

Lasciai stare il rumore fastidioso della sveglia, e mi diressi dritta in bagno, per farmi una doccia.

Mi asciugai velocemente i capelli arricciandoli come sempre sulle punte, misi un paio di pantaloncini grigi a vita alta un maglietta nera corta con la scritta 'Obey' e infine le mie Vans nere.

Scesi correndo in cucina, mamma e Calum uscivano sempre prima di me  ma oggi no,oggi stranamente erano entrambi seduti con un'espressione corrucciata nel viso.

Mi avvicinai a loro e notando la loro espressione chiesi subito:

-Beh che sono queste facce, e poi perché non siete già in azienda? -

-Helen siediti, io e Calum dobbiamo dirti una cosa-

Scostai Calum e presi posto affianco a lui pronta ad ascoltare quello che mi dovevano dire.

-Beh che c'è di così importante da farvi saltare un giorno di lavoro-.

Già proprio così ,era davvero strano che mia madre perdesse un giorno di lavoro. Stiamo abbastanza bene economicamente e questo lo dobbiamo  a nostra madre che lavora ventiquattro ore su ventiquattro. Ma penso che forse ci avrebbe fatto crescere più sereni  qualche soldo in meno e un abbraccio in più.

-Beh ecco Helen,ho preso la decisone di mandarti a studiare a Londra-

-A Londra scherzi vero?-

-No sono seria,non lo trovo giusto infierire nel tuo futuro e costringerti a lavorare nell'impresa di famiglia facendoti rinunciare ai tuoi sogni. -

-Beh okay-

-Lo so che ora ti metterai ad urlare dicendo che a me non....
Aspetta cosa?!  Cioè okay? Non hai intenzione di dirmi che sono la madre peggiore del mondo eccettera-

-No, penso che certe cose le capisci da sola senza che io ti dica niente, ora dammi l'indirizzo del college e l'orario della partenza. Devo muovermi ho l'armadio piendo di roba e non ho intenzione di lasciare nemmeno una scatola di assorbenti qua.-

-Senti Helen ,mi dispiace io non... io lo faccio per te-

-Si okay, ho afferrato il concetto, a che ora è la partenza??

-Domani mattina alle sette-

-Okay perfetto, vado a preparare le valigie-

Una volta arrivata in camera mia,Calum venne ad aiutarmi e nel giro di tre ore avevamo finito ben cinque valigie otto scatoloni e sette zaini.

Presi tutti i soldi che avevo da parte,che erano abbastanza e mi lasciai cadere tra le braccia di Morfeo .

Questa mattina,non avevo bisogno della sveglia,mia svegliai da sola  e quando scesi in cucina vidi che Calum stava portando le mie valigie in macchina.

-Helen tesoro mi mancherai

-Beh non posso dire lo stesso mamma-

-Okay ti capisco hai solo bisogno di tempo okay -

-No, non ho bisogno di tempo avevo semplicemente il bisogno di saper essere capita. Ciao mamma,stammi bene-

A quest'affermazione non rispose ma giurerei di aver sentito sussurrare un 'ti voglio bene tesoro'.

Salii in macchina con Calum,il viaggio fu piuttosto silenzioso e quando vidi l'aereo dove sarei dovuta salire, guardai Calum con la mascella serrata e gli occhi  lucidi. Mi mancherà un sacco. Mi aiutò con le valigie e subito dopo sentimmo la voce metallica che diceva

'Il volo diretto Los Angeles -Londra partirà tra 15 minuti i passeggeri sono pregati di prendere posto  in aereo.

-Calum, penso sia ora di salutarci-

-Già lo penso anche io-

Non mi diede il tempo di replicare che mi tirò a se e mi abbracciò.

-Mi mancherai bimba, giuro che verrò a trovarti -

-Mi mancherai anche tu fratellone-

Mi diede un bacio sul naso e mi sussurrò 'abbi cura di te piccola'.
Sentii gli occhi lucidi ma non piansi  mi staccai dall'abbraccio e salutai Calum.

Presi posto in aereo affianco al finestrino e vidi Calum fammi il cenno con la mano che ricambiai.

Stavo andando via, mi stavo allontanando da l'unica persona che mi ha sempre capito e che ho sempre amato nonostante tutto.

Ciaoo ragazzi che ne pensate, fatemi sapere che ne pensate,a prestoo.

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