"Ti Amo"

Mentre "Tappeto di Fragole" dei Moda iniziò a rimbombare nelle casse, tu entrasti da quella porta.

Era l'ultimo giorno del quinto superiore, molto probabilmente non ti avrei rivista più.. E forse fu proprio questo che mi spinse ad avvicinarmi a te e dirtelo; sul tetto della scuola, mentre tutti festeggiavano l'ultimo giorno di scuola, tra chi piangeva e chi urlava di gioia, tra chi si abbracciava e chi si baciava te lo dissi, ti dissi "Ti amo. Ti amo, forse, da sempre. Ti amo non te l'ho mai detto per paura di essere rifiutato. Perché, insomma, chi vorrebbe mai stare con uno come me? Uno che preferisce starsene in casa a leggere un libro con una cioccolata calda invece che uscire con gli amici; uno che preferisce i personaggi dei libri alle persone vere; uno che piange per la morte di un personaggio e rimane impassibile davanti alla morte di una persona reale; uno che passa tutto il suo tempo libero a parlare dei suoi libri preferiti o a vedere serie TV, ovviamente se non ha niente da leggere; ma ti amo. Cazzo, se ti amo!"

E tu, sorridendo, mi dicesti: "Perché ci hai messo così tanto a dirmelo? Aspettavo questo momento da secoli." E mi baciasti. Su quel terrazzo, tra tutte quelle persone urlanti, con la musica a palla, sotto al sole cocente, mi baciasti. E fu la cosa più bella del mondo. Anche meglio di leggere un libro perfetto o di vedere un film tratto da un libro che rispetti perfettamente l'omonimo, inserendo tutti i particolari. Ed io capii che essere stato timido, chiuso in me stesso, quasi pauroso non era servito a niente e mai a niente servirà. Bisogna affrontare la vita con tutti i suoi pericoli. Bisogna essere aperti con le persone, cercare di fare amicizia, dire ciò che si pensa, non mettere una maschera perché poi si farà fatica a levarla. E si deve vivere, non sopravvivere. La sopravvivenza può servire in guerra, non alle persone normali. Noi dobbiamo vivere. E quel giorno lo capii anch'io.