Are you..?

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I

Louis si trovava ancora nella clinica, aspettando che il suo turno di lavoro terminasse per poter andare finalmente a casa dalla sua fidanzata.

Mancavano pochi minuti alla fine del suo turno.. Quando all'improvviso la porta dell'entrata si spalancò, rivelando un uomo sulla quarantina d'anni.

Louis corrucciò le sopracciglia confuso.

"Mi scusi, signore ma la clinica sta per chiudere." disse, sempre con aria confusa.

"Scusi il disturbo ma è una cosa urgente.."-disse l'uomo preoccupato e ansioso, per poi continuare a dire- ".. ho trovato questo ragazzo per strada. Sembra proprio che abbia qualche difficoltà nel camminare."

La faccia del giovane risultò perplessa, continuò a guardare il signore per poi spostare lo sguardo sulla creatura, dalla figura esile e bassa, avendo solo una coperta attorno facendo intravedere solamente gli occhi che erano di un colore smeraldo e lucente, visto che c'era molta luce in quella stanza.

"Non saprei come aiutare il ragazzo, non sono un medico, ma un veterinario."

L'uomo, spaventato, non ascoltò le parole del giovane e andò via senza aprir bocca. Louis sbuffò e si avvicinò al ragazzo con cautela.

"Fammi vedere cosa ti sei fatto alla gamba." disse, non distogliendo gli occhi da quelli del ragazzo.

Il ragazzo però non si mosse e non parlò, anzi continuò ad osservarlo.

"Avanti, su, fammi vedere la ferita e poi ti riporterò a casa."

Louis cercò di attirare l'attenzione, ma dopo un po' perse la pazienza e tirò via la coperta dal suo corpo. Una volta scoperto il corpo del ragazzo rimase scioccato alla vista di due orecchie pelose appiattite tra i capelli ricci e una coda dietro di lui che cominciò a scodinzolare. Dopo pochi strazianti minuti di silenzio, il riccio miagolò.

Quando Louis aprì la bocca per parlare, la porta si spalancò nuovamente rivelando Brooklyn, che sembrava preoccupata, siccome l'orario di lavoro era finito e Louis non era ancora tornato a casa.

"Tesoro, perc-" la rossa non riuscì a concludere la frase, scioccata dal ragazzo che aveva avanti.

Il ragazzo appena vide la donna corse per poi nascondersi sotto alla scrivania.

"Brook, scusami per non essere tornato a casa.. Ma ho avuto un contrattempo. Un signore è venuto qui alla clinica e mi ha lasciato questo ragazzo." disse Louis, spostando lo sguardo dalla sua fidanzata per portarlo sul ragazzo che si trovava sotto alla scrivania.

"Che cos'è quell'essere?" domandò la rossa, con una faccia disgustata, continuando a tenere lo sguardo fisso sul castano.

Il riccio a quelle parole assottigliò gli occhi.

Louis, ignorando la ragazza, si avvicinò nuovamente con cautela al ragazzo.

"Come ti chiami?" chiese, chinandosi per arrivare alla sua altezza.

"Harry, Harry Styles." balbettò appena.

Cry Baby. ❁ h.s {#Wattys2016.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora