CAPITOLO 1-INCONTRI RAVVICINATI

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Erano le sette e la mia sveglia suonò.
A fatica mi alzai dal letto, feci colazione ed andai in bagno per prepararmi.
Non avevo molta voglia di andare a scuola avrei anche potuto saltarla, ma decisi che era meglio se fossi andata.

Alle 7.30, avviandomi verso l'università, passai davanti al campetto da calcio e mi fermai a guardare come facevo ogni mattina.
Mi fermavo a guardare i ragazzini che correvano sudati per il campo.
Ogni mattina mi si avvicinava un tipo, molto carino, ma, per quanto lo conoscessi, anche molto stronzo.
Aveva un ciuffo moro e degli occhi verdi/azzurri stupendi.
Ogni volta che mi fermavo a guardare i bimbi giocare, cominciava a squadrarmi dalla testa ai piedi, cosa che non mi garbava molto.
Non avevo sentito parlare bene di lui.
E anche quella mattina, si avvicinó, questa volta mi salutó...almeno questo.
"Paulo!" Sentii che lo chiamarono.
Ora sapevo una cosa in più, il suo nome.
Lui tornò a giocare a calcio e per la prima volta notai che era davvero bravo.
Da piccola, con mio padre, guardavo sempre le partite di calcio, devo ammettere che non sono proprio un genio in questo, ma almeno riesco a riconoscere uno che gioca bene.
E lui giocava bene sul serio.

Decisi di avviarmi verso l'università altrimenti avrei fatto tardi.

Tornai a casa con una affamata e stanca. Sarà per i troppi zuccheri che avevo perso cercando di stare attenta alla lezione.
Infondo, non fu così noioso, ma complicato più che altro.
Soprattutto se in testa avevo quel fottutissimo sguardo.

La mia JOYA più grande. ↭Paulo Dybala↭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora