Capitolo 1 - Il maledetto giorno

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Quel maledettissimo giorno.
Come dimenticare?

Avevo solo 5 anni, e ricordo tutto come se fosse ieri.
Ero sul divano a giocare con le mie bambole, a me, il mio fratellino di tre anni che guardava il cartone animato "Pinocchio".
Io e lui non giocavamo mai insieme a quell'età, però, anche se non sembrava affatto, ci volevamo bene.
Avevamo dei sogni irrealizzati insieme, come quello di andare sulla Luna a bordo di una navicella spaziale di nome BOB, o quello di costruirci una casa sull'albero da soli, bhe, questi sono sogni, come dire, da 'bambini': ed infondo noi eravamo quello, dei semplici fratelli con tanta fantasia.

Ma pultroppo non tutti i sogni possono realizzarsi.

Quello(parlo per me ma credo lo sia anche per lui) è stato il giorno più triste della mia vita, anzi più brutto.
Come si puó andare in giro a dire di essere bambini "felici" dopo questo?
Sicuramente non tutti sono in grado di capire, ma sono più che certa che se vi è capitato anche a voi avete già capito.

Forse sono io che non sono in grado di spiegarmi, o forse siete voi che non capite.

Sembrerà strano quello che state leggendo, ma capirete presto.

Forse non dovevo neanche mettermi a scrivere queste "sciemense", come sicuramente state pensando.

Il fatto é che io sto scrivendo, non per far capire a voi quello che mi é successo, ma per cercare di esprimermi come meglio posso.

Certe persone, quelle che conosco da parecchio tempo, pensano di conoscermi. Ma si sbagliano, si sbagliano di grosso, nessuno mi conosce, perchè non ho mai aperto questo tipo di dialogo con nessuno, solo con mia mamma.

Oggi, ho tredici anni, e ancora ricordo tutto perfettamente, come se lo stassi passando in questo momento.

Certe cose non si dimenticano molto facilmente, sapete?

Insomma, io e mio fratello stavamo sul divano tranquilli, quando ad un certo punto, rientra mio padre a casa, tutto arrabbiato.

Noi lo salutiamo, lui ci fa un saluto di quelli menefreghisti e va in cucina.
Io e mio fratello ci guardiamo in un modo certamente "strano", e poi continuiamo a fare quello che stavamo facendo.

Una mezz'oretta dopo, mia madre ci chiama per la cena, e noi scattiamo subito da lei, data la fame.

A tavola, io e mio fratello non abbiamo fatto una parola, seguendo i nostri genitori, che non si guardavano neanche in faccia.

Finito di cenare, torniamo sul divano.

Qualche minuto dopo, sentiamo mamma e papà che iniziano a discutere,
il fatto é che non era una normale discussione:
era qualcosa di decisamente più grave.

Così iniziamo ad origliare alla porta per capire qualcosa,
cioé, io inizio ad origliare alla porta,
anche perché mio fratello non aveva capito niente di quello che stava succedendo.

A dir la veritá neanche io avevo capito bene quello che stava succedendo,
Peró io fatto che stavano litigando di brutto lo avevo capito.

Dopo circa un'ora arriva mia madre, piangendo, e ci dice di andare a dormire.
Noi, senza fare una parola, saliamo in camera e ci mettiamo a letto.

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