Capitolo 3 - Ciao papà

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E quando lo vidi!
Quasi non lo riconoscevo.
Era "diverso" o ero io che ero cresciuta.

Appena entró a casa gli saltai in braccio tutta contenta, e gli dissi: "papà sei tornato!". Lui, con aria poco convinta, mi disse: "vieni con me che dobbiamo parlare".

Mi portò in cucina, e mi disse: "tesoro ora stammi bene a sentire, io e la mamma non andiamo più d'accordo come prima, quindi abbiamo deciso di abitare ognuno per conto proprio, così eviteremo di litigare" e uscì.

Io scoppiai a piangere (come faccio ogni volta che ci ripenso, ma dettagli) e andai dalla mamma. Gli chiesi di confermarmi se papà diceva la verità e lei disse un triste "si". In quel momento mi sentii la bambina più triste del mondo.

Se invece oggi come oggi provo a pesare a certe persone che stanno peggio di me, penso a quanto io possa essere fortunata, nonostante tutto ciò.

Ad esempio gli orfani;
Gli africani
Gli zingari
I poveri.
Cosa vogliamo dire a loro, che non hanno neanche un pezzettino di pane? E noi che invece siamo qui, tutti con l'ultimo modello di cellulare uscito da 8 piotte?
Ma questo è un'altro discorso...

Di questa "separazione" quelli che ci hanno rimesso di più siamo stati noi, io e mio fratello.
Io ritengo mia madre e mio padre, ancora oggi, 'SENZA CUORE', anche se so che loro sono consapevoli di quello che abbiamo passato.

Spazio autrice:
Scusatemi tutti, sia per gli errori (se cene sono), sia per il capitolo che é molto corto. Penso comunque che li faró tutti un po più corti, così che possiate leggerli senza noia.♡

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