Un'amore inaspettato.

Capitolo 12

Sono le 7.00, Allegra e Denise, anche  se di andare a scuola non avevo per niente voglia, mi hanno buttato (letteralmente) giù dal letto, mi hanno lavato i denti, mi hanno vestito e truccato. Mi hanno portato da starbucks e poi eccola, la scuola. Mi dirigo al mio armadietto e dentro ci trovo un biglietto:
"A ricreazione nello stanzino del bidello ti devo assolutamente parlare." Era di Alex. Corro da Allegra e da Denise e chiedo il loro parere.
"Devi andarci per capire le cose!" Mi dice allegra leggendo il bigliettino.
"No! Non puoi andare, ti ha ferito, non permetterglielo un'altra volta" dice contrariata Denise.
Non so che fare, io in fondo in fondo mi fido di lui e forse non è come pensavo, perciò decido di andare nella stanza del bidello.
"Non parlare. Ascolta le mie parole. Ti ricordi che dopo la materna mio padre e io ci siamo trasferiti a Boston e siamo tornati ora dopo le medie? Ecco, in quegli anni lì ho conosciuto Sarah, che è presto diventata una mia amica e forse anche qualcosa di più. Ma sono tornato proprio nel momento in cui io e lei ci stavamo lasciando, perché era troppo cambiata per me, era diventata una Troia e non aveva mai tempo per me. Ora è venuta a New York in vacanza e crede che io so ancora il suo fidanzato. L'ho chiamata a casa mia solo per spiegarle di tee di me, ma non voleva capire, come se in questi anni avesse vissuto in una bolla. Ora è tornata a Boston e per me è solo un lontano ricordo." Alex , le sue parole.
" Alex come faccio a fidarmi ancora di te? Come faccio a sapere che ciò che ti mi stai dicendo è vero è che non mi farai soffrire più?"
"Non so come mai il mondo ci stia facendo questo, semplicemente penso solo a te, amo solo te, bacio solo te. Conti solo te. Eppure c'è sempre qualche pezzo di merda che si infila tra noi. Te lo avrei detto di Sarah, ma non lo ritenevo importante perché apparteneva al mio passato, te invece sei il mio presente e futuro" dopo aver concluso queste parole mi prende e mi bacia.
Un lungo silenzio.
Rimaniamo lì per un po.

E ora?
Tutto torna come prima.