il primo demone :Namonerexa

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Ebbene sì uscii con Marina Federica ,Simone e Mellissa e per giunta diventammo ottimi amici eravamo inseparabili sempre insieme . sarà passato più di un mese dall inizio della scuola e devo dire che questa nuova sezione e fantastica o il massimo dei voti in tutte le materie be tutte tranne che in combattimento corpo a corpo.
Ero nella mia aula ad ascoltare una noiosissima lezione di creatologia con la prof "giraffa " abbiamo soppranominata così la prof Sesscamo per via del suo lungo e magro collo -allora ragazzi i fauni o più comunemente chiamati Pan vivvono nei boschi e si nutrono di bacce ,frutti di bosco ed alcune volte di noci ,i Pan spesso accompagnano le ninfe ... Signorino Alex vogliamo prrstare attenzione !!-sbraito la professoressa giraffa. Alex era un elastico ovvero poteva allungare a dismisura i suoi arti (braccia e gambe ,e non freintendete ) le lezioni finorono con la prof Fasapo (la mia preferita ) -avanti ragazzi e ora di prepararsi - disse lei a quelle parole nell aula si senti solo il rumore delle sedie che grattavano il pavimento ed il vociare degli studenti . mi avvicinai a Melissa -oggi che si fa?-chiesi io -dobbiamo ritrovarci tutti e cinque al grande albero - -ok a dopo allora - e con queste parole mi avviai verso l'entrata principale .mancavano pochi secondi e sarei stato libero da scuola per due giorni. improvvisamente un rumore acuto e costante rimbombo nella scuola, le urla di gioia dei ragazzi che abbandonavano le classi il bidello davanti a me apri l'enorme portone mi guardai indietro e vidi un orda di ragazzi che scendevano le scale di corsa e senza pensarci due volte uscii il prima possibile dalla scuola per non essere investito da quei bufali . ed ecco affianco a me una figura indefinita talmente andava veloce. l'unica persona che poteva essere così veloce era Federica e con un gesto della mano la salutai non so se lei ricambio andava talmente veloce che non sono riuscito a vedere . ma ero sicuro che l'avrei rivista sotto il grande albero. Passeggiavo per il vialetto coperto da un tappeto di petali di pesco e come la neve scende dalle nuvole i fiori si staccano dagli alberi per volteggiare nell aria per poi posarsi a terra . alzai gli occhi al cielo e vidi due rondini che si rincorrevano su uno sfondo blu .eccolo la il grande albero in realtà era una quercia secolare alta più di ventiquattro metri . li noi avevamo costruito la nostra amicizia sotto quei rami noi giocavamo ai combattimenti coi bastoni ,li eravamo liberi , liberi di utilizzare i nostri poteri liberi di divertirci liberi di stare in sieme -Leo lumacone muoviti !!- urlo Mary facendomi segno con la mano -lumacone a chi ?-dissi io mentre aumentavo sempre di più il passo fino a correre in mezzo a tutti gli altri alberi che cingevano la grande quercia. Marina era lì seduta su un ramo a guardare i giochi che il sole creava coi suoi raggi che filtravano tra le foglie, quando la raggiunsi rimasi qualche secondo piegato a riprendere fiato -tutto ok ?- chiese lei mentre con un salto scendeva dal ramo -si,si non preoccuparti , ma dove sono gli altri ?- chiesi io guardandomi attorno - Simone mi a chiamata a detto che farà un po' tardi invece fede e meli dovreddero arrivare si anche perché fede non ha problemi a correre -ma appena finita la frase ecco subito un rumore strano come se uno stormo di uccelli stesse sbattendo le ali , ed ecco una scia velocissima girare attorno al grande albero per poi fermarsi di fianco a me -scusate ho avuto un contrattempo -disse Federica -ma Melissa dov e ?- -eccomi- disse un albero contorto con mille rampicanti che si arrotolavano alla fragile corteccia -Melissa stai diventando sempre più brava nelle trasfmazioni -le dissi io senza smettere di fissare l'albero che si stava rimutando in Melissa: le radici in piedi i rami e i suoi fiori in quei lunghi capelli castani l'edera si ricompose in un vestito verde smeraldo . in lontananza una figura imponente si avvicinò verso di noi era Simone con i suoi corti capelli biondi e il suo corpo muscoloso. -ciao ragazzi che mi sono perso ?- -o niente non preoccuparti solo Melissa che si muta in alberi, ma che vuoi che sia. Simo si voltò verso Melissa e anche lei lo guardo, rimasero a fissarsi per più di venti secondi finché un urlo agghiacciante irrompe quei magici sguardi -cosa succede-chiesi io allungando il collo per scorgere chiunque avesse prodotto quell urlo .- e una ragazza -affermò terrorizzata Federica istintivamente tutti e cinque ci avviammo dalla parta da cui provenivano le urla ed una volta giunti nel parcheggio davanti al boschetto rimasi pietrificato un orrido mostro con la parte inferiore del corpo da cavallo e la parte superiore da "umano". -e un centauro ?- domando Simone con la voce che li tremava-ma no idiota e un demone secondo te i centauri dolci reature delle selve vengono in un parcheggi a terrorizzare ragazze ?- lo corresse Marina -l'unica cosa che so è che dobbiamo aiutarla -ammisi io coraggiosamente -ma sei pazzo !!!!- esclamo Federica -no a ragione Leo dobbiamo aiutarla noi siamo i ragazzi bionici abbiamo il dovere di aiutarla -disse freda Melissa tenendo fisso lo sguardo sulla scena apocalittica -io non me ne starò con le mani in mano -dissi Io aviandomi davanti al mostro poicol la mano creai una sfera di fuoco e con tutta la forza che avevo in corpo la scagliai sulla schiena del mostro o demone esso urlo dal dolore ,era un urlo forte e grottesco . -dobbiamo aiutarlo -disse Marina mentre diventava invisibile e anche lei si avviò verso il nostro -a ragione -e con queste parole Simone sollevo una macchina con la mano e la lancio sulla testa del demone esso cadde a terra e allora Federica inizio a coreli attorno così da confonerlo ma il mostro si alzò e con uno zoccolo scagliò Federica contro un alber. -FEDE !!!!!!!- urlo Marina riapparendo -voi continuate a tenerlo impegnato io porterò fede allo spedale e così Mari riuscì a prendere di peso Federica e facendo diventare invisibili entrambe ebbero l'opportunità di scampare alla furia del mostro. E mentre Melissa conduceva in salvo la ragazza io e Simo ci occupiamo del demone e così tra sfere incandescenti e tutta la forza di Simone il demone si Arese e scomparve ma prima di andarsene disse - non temete namonerexa tornerà -

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