capitolo 5

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Era l'una presi il pulmino e arrivai a casa ero triste ma soddisfatta del discorso e della conseguenza che avevo fatto ad Andrea.
La casa era piena di valige scatole e i mobili non c'erano già più aiutai a portare nel camion traslochi la roba poi prima di chiudere a chiave la porta per poi scordarsi di questa casa feci un giro, ogni stanza che vedevo mi ricordava una bellissima giornata che con tutta la famiglia avevo passato: quante risate, quante lacrime! Era giunta l'ora,presi la chiave e con tanta malinconia chiusi la porta di casa mia per l'ultima volta!
Facemmo pranzo vicino alla "ex" casa e poi con la nostra Giulietta (è una macchina ) ci incamminammo verso Monte Carlo, il viaggio durò tantissimo circa 4 ore;non c'è la facevo più!
Eravamo arrivati a Montecarlo le sue strade sono tutte illuminate e non puoi fare a meno di guardare fuori dal finestrino e accecarsi dalla bellezza di ogni singolo oggetto e persona che circondava la macchina.
Da un lato ero felice di essere qua, mi piacciono le novità,le scoperte e le avventura. Fortunatamente sapevo bene il francese e allora non ero così preoccupata, il giorno dopo sarei andata nella nuova scuola internazionale, ero appastanza agitata: come saranno i miei compagni? Mi ambienterò? Saprò parlare bene francese? Tantissime domande mi frullavano nella testa. Mia mamma svegliò il silenzio della meraviglia e del ' agitazione dicendo:《Ecco a voi MONTECARLO la città dello spettacolo! Guarda che bello questo portachiavi! 》 E mi mostrò un'orsacchiotto con su scritto "julie" e continuò 《questo è per te e non perderlo!!》E per tutti noi ne diede uno! Erano bellissimi e teneri. Ci eravamo parcheggiati davanti a questo modernissimo condominio era altissimo, dieci bellissimi e lungissimi piani, noi eravamo al nono piano. Entrammo molto curiosi, la casa era molto bella! C'erano 7 camere, la cucina,il soggiorno,2 bagni ed infine 3 stanze da letto. C'era una stanza in più; io avevo due sorelle solo che loro ormai facevano l'università e quindi non vivevano più con noi,comunque quella stanza ero già d'accordo che l'avrei usata come sala di danza per ripassare. In fine c'era una porta,l'aprimmo e c'erano molte scale,le scendendo e vedemmo che c'era un altro bagno con un'enorme tavernetta per le feste già arredato benissimo, che soddisfazione era una bellissima ed enorme casa .Aparte la tavernetta tutto il resto era da montare e da arredare con i nostri mobili. Partimmo a montare la cucina:era bianca con le maniglie di acciaio, bellissima e così facemmo per tutte le altre stanze. Arrivammo alle camere da letto e ognuno fece la propria, aparte i letti che montava mio padre, il mio letto era alto fino al soffitto e sotto si trovava la mia enorme scrivania, poi c'erano due grandi mobili,mensole quadri,fotografie di tutta la mia vita quando ero nata, quando mi spuntò il mio primo dente, quindi feci il mio primo balletto di danza a 3 anni,quando iniziai la scuola elementare e quando la fini, all'inizio della scuola media ed infine le mille foto con la mia classe con Andrea all'inizio della seconda media,ma l'ultima foto fu quella stampata poco tempo fa prima di aprire la porta della nuova casa fu quella di me mia madre e mio padre salutando la vecchia casa ma arrivando felici nella nuova e bellissima casa! Avevamo sistemato tutto tranne che la più grande stanza della casa: la sala di danza. Il pavimento era palchè noi all'interno ci posizionammo un'enorme specchio che ricopriva la parete frontale poi una sbarra, quattro quadri,due che mi raffriguravano mentre ballava e le altre rappresentavano i più bei quadri di Dega, e infine posizionammo lo stereo enorme, cinque scaffali in cui misi tutti i cd e un'armadio in cui dentro misis tutti i miei tutù e le mie scarpette dalle mezze punte alle punte. Dopo aver sistemato tutti in tanto tempo eravamo esausti anche perché erano arrivate le otto di sera guardammo i lavori svolti nelle varie stanze, era diventata la casa dei miei desideri!!!! OPS ci eravamo dimenticati di mettere le piante comprate di metterle nei due grandissimi balconi, allora per finire in bellezza le mettendo. In quello che si affacciava sul retro della casa cioè davanti alla mia stanza e al bagno mettemmo molte rose rosse che emanavano molto profumo e in più qualche bel tulipano lo stesso lo facemmo in quello che era davanti al salone...che bella adesso si che era perfetta!!!!
Erano ormai le nove allora Mangiammo nella nostra nuova cucina e poi stanchi della faticosa ed emozionante giornata andammo a dormire inaugurando le nostre nuove stanze. Io non mi addormentai subito: pensavo e ripensavo a come sarebbe stata la nuova scuola e se Andrea sarebbe stato fedele alla sua promessa di venire le domeniche! Ero agitata anche perché non domani ma dopodomani sarei andata a scuola. Non potevo domani andare perchè bisognava ancora fare delle faccende.. comunque ero lo stesso preoccupata ma grazie alla felicità della casa che era più forte riuscii a dormire tranquillamente!

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