La mattina dopo aver chiuso con Marco tornai a scuola, ero triste. Ogni giorno continuavo a vedere Davide a scuola e non negavo a me stessa di essere sempre più attratta da lui, ma come potevo fidarmi di nuovo? Come potevo aprirmi di nuovo con un ragazzo? Ero timida e insicura, almeno con lui.
Sono sempre stata una ragazza vivace e che non ha mai paura di dire la sua ma questa cosa mi metteva soggezione e non sapevo gestirla.I giorni passavano e io mi facevo forza cercando di distrarmi e non pensare a quello stronzo che mi aveva distrutta di nuovo. Iniziai a prendere la scuola seriamente e mi impegnai maggiormente nello studio, non ero una ragazza dai voti eccellenti ma riuscii a recuperare tutti i debiti che avevo, e la cosa mi rendeva molto soddisfatta di me stessa.
Però sentivo che mi mancava qualcosa, qualcosa di grande.
Mi resi conto che Davide mi fissava molto di più, pensavo di interessargli. Ma allora perché non faceva lui il primo passo? Perché non veniva a parlarmi? Possibile che devo fare sempre tutto io? Possibile che nessuno sia disposto a fare il primo passo per me?
Stavo molto peggio con questa storia perché sapevo tutto ormai di un ragazzo che non conoscevo praticamente.
Sapevo qual era la sua maglietta preferita la sua media scolastica il nome di tutti i suoi amici, dove abitava e dove giocava a calcio.
E se quegli sguardi erano solamente illusioni che mi creavo da sola?
Avevo paura e mi facevo molte domande, alla quale non riuscivo a trovare risposte.
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Non voltarti!
Romance"Non ho mai detto di avere un carattere facile, sono sempre stata attratta dalle cose difficili, quasi impossibili."