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Ora sono qui in camera mia a fare questa stupidissima valigia, per questo stupidissimo trasferimento in California.

Da quando ho saputo del trasferimento ho sempre pensato che fosse una grandissima stronzata, ma ormai non posso farci più niente, perdo i miei parenti, perdo i miei più cari amici, perdo tutti i bei ricordi trascorsi in questa città, perdo tutto.


Comunque io sono Holland ho 16 anni, ho dei capelli lunghi mossi rossi, occhi verde scuro, sono abbastanza alta e come ben sapete a breve lascerò una volta per tutte questa città.


"Holly, muoviti dobbiamo partire!"

Mio fratello maggiore.

"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi cosi! Tyler" dico. "Sai che mi da fastidio!"

"Lo so. E' per questo che te lo sto dicendo, comunque muoviti." se ne va.

Che grande stronzo. Guardo per l'ultima volta la mia camera con malinconia e vado in soggiorno dove trovo mio fratello Tyler, mia sorella Jocelin, insieme ai miei genitori.

"Sei la solita, andiamo che perdiamo l'aereo!" dice mia madre con estrema calma, o quasi.


"E' già tanto che sono qui, io non volevo nemmeno partire"


"Basta è da meno di una settimana che tutti e tre ci tartassate con questa storia, ragazzi la California sarà ancora più bella di qui, vi divertirete ancora di più, conoscerete nuovi amici. Pensatela in positivo."


"Questo lo pensi tu papà" e qui si chiude il discorso aperto pochi minuti fa.

Prendiamo un taxi e in pochi minuti siamo in Aeroporto, prendo la mia grossa valigia e andiamo dentro alla struttura per il check in. Dopo quasi un'ora in piedi ad aspettare il nostro turno finalmente ci spostiamo nella sala "d'attesa" .

Una voce all' auto parlante annuncia il nostro volo e noi ci avviamo nel tubo lungo diretto all' aereo, arriviamo dentro ed è davvero molto grande, ci mettiamo nei giusti posti : io dal finestrino, Jo vicino a me e Ty vicino a mia sorella. E poi i nostri genitori nei posti davanti.

"Non fate casino o ci buttano fuori ancora prima di partire!" ci raccomanda nostra madre, annuiamo insieme. Estraggo le cuffiette dal mio zaino e me le infilo nelle orecchie, inizio ad ascoltare una Playlist a caso.

Dopo un'oretta passata in quel sedile scomodo non so come riesco ad addormentarmi anche con il rumore del pianto del bambino dietro di me.

Mi sveglio tutta rincoglionita e con voce assonata dico vedendo la gente slacciarsi le cinture e alzarsi: "cosa sta succedendo?"

"Tesoro siamo arrivati, prendi le tue cose che scendiamo" dice mio padre.

Oddio ma quanto ho dormito?! mi slaccio velocemente la cintura, prendo lo zaino da terra e seguo le persone che si avviano all'uscita, visto che ho perso di vista la mia famiglia.. grandioso..

Esco e vedo i miei genitori con Jo.

"Eccoti, Tyler dove si è cacciato?"

"Non lo so, starà arrivando, in quel aereo c'era il mondo di gente." rispondo alla domanda di mia madre.

"Eccomi! grazie per avermi aspettato" dice Ty appena arrivato.

Dal vetro dell' Aeroporto vidi un gigantesco sole, e mi accecai gli occhi, ma almeno sono contenta che appena arrivata c'è bel tempo.

Prendiamo le valigie da rullo e chiamiamo un altro taxi per portarci a casa, avrò dormito tutto il tempo ma sono distrutta come non so cosa. Mio padre ripete la via al tassista e partiamo, apro il finestrino e l'aria di mare mi rinfresca.

Passata una galleria spunta il mare ed è bellissimo, soprattutto il colore blu mischiato con l'azzurro.

Arriviamo nella nuova casa e devo dire che è a dir poco stupenda: due piani, giardino, da fuori è davvero bella, non vedo l'ora di vedere l'interno.

Aperta la porta non so chi tra me, Jo o Ty aveva la bocca più aperta, i nostri genitori si misero a ridere, e andarono in cucina a posare le borse, intanto noi tre andavamo alla ricerca delle stanze più belle.

Io decisi fin da subito di cercarla al piano di sopra, percorsi un lungo corridoio e vidi una porta in legno come tutte le altre infondo al lungo corridoio. Si quella sarebbe stata mia!

Presi in mano la maniglia e la portai in basso, aprì la porta e la stanza era gigantesca, andai subito dalla grande finestra dove si vedeva benissimo il mare e c'era molta luce, sorrisi e mi lanciai a peso morto sul letto. Bussarono alla porta.

"Cazzo ma questa stanza è spettacolare" dice mia sorella contenta.

"Lo ma cara mia, questa stanza è già occupata da me"

"Lo so, lo so tranquilla io ho preso quella di fronte"

"E Ty quale ha preso?" dico

"Due porte più in la dalle nostre"

"Va bene"

Dico e lei esce dalla mia stanza per andare nella sua, cercai di togliere tutto dalle valigie, ma non feci tanto che mi addormentai poco dopo.

Mi sveglio più rilassata, prendo il mio cellulare e guardo l'ora 7.22

Scendo le scale e vado in cucina dove c'è mia madre e mia sorella, mi siedo sulla penisola.

"Hai dormito?" dice mia madre

"Si, ma Ty e papà?"

"Saranno a dormire come sempre" sorride e sorrido anche io

"Ok, io vado in giardino"

Mia madre annuisce e io esco, il giardino è davvero gigante, mi tolgo le scarpe e inizio a correre per tutto il prato verde,sembrando una bambina, mi fermai subito quando un ragazzo mi guardò ridendo.

"Che grandissima figura di merda" pensai tra me e me

Decisi di rientrare subito per evitare altre figure e aspettare la cena, diventai rossa per l'imbarazzo.


Spazio Autrice:

Spero che il primo capitolo vi piaccia, fatemi sapere nei commenti. Un bacio

Scusate per eventuali errori.



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