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Il grande giorno è arrivato, sto per frequentare la Oxnard High School, mi alzo dal letto barcollando un po e arrivo all'armadio.

Scelgo i vestiti e li poso sul letto, tolgo il pigiama e faccio una breve doccia, sono le 7.10

Ho tutto il tempo per asciugarmi i capelli e fare colazione, dopo aver fatto dei piccoli ricci sulle punte dei miei capelli, mi vesto e vado in cucina.

"Buongiorno Holland" dice mio padre con il suo solito giornale in mano e una tazzina di caffè.
"Buongiorno" rispondo sedendomi a tavola e iniziando a bere il latte caldo, poco dopo arrivono Jo e Tyler.

Finita colazione salgo di corsa in camera a prendere lo zaino, saluto i miei genitori insieme a mia sorella e aspettiamo Ty con la macchina per andare verso scuola.
Arriviamo che sono 7.34 esco come una furia dalla macchina e vado verso la segreteria della scuola.

La donna di mezza età mi mostra dei fogli: orari, materie ecc..
Compilo tutto e cerco di trovare la mia nuova classe, ma è impossibile questa scuola è enorme, giro per qualche corridoio, ma niente non trovo la mia classe, mi giro per andare da un'altra parte quando un ragazzo correndo mi fa cadere i pochi libri che avevo tirato fuori prima.

Lo maledico nella mia mente, e quando vedo bene il volto spalanco gli occhi, quel ragazzo era il ragazzo che mi ha fatto cadere il gelato sulla maglietta.

"Ci si rivede rossa" dice divertito e torna a correre.

"Lascialo stare, Cameron è fatto così" dice un'altra voce che già conosco, mi giro.

"Dylan!" dico entusiasta di vederlo, ecco come si chiama quel ragazzo tanto arrogante Cameron

"Ciao, ti sei persa per questa grandissima scuola?" dice ridendo e dandomi una spallata

"Ah ah, comunque si, sai dove è il corso di scienze naturali?"

"Si, e sei fortunata che anche io sto andando li, sbrighiamoci sennò faremo tardi"

Prende un libro da terra e me lo porge, gli sorrido e ci incamminiamo verso un'aula, entriamo e subito una professoressa ci squadra dalla testa ai piedi, togliendosi gli occhiali e appoggiandoli sulla grossa cattedra di legno.

Tutti ci fissano, odio essere fissata, mi da ansia e imbarazzo.

"Siete in ritardo" dice la donna.

"Ci scusi prof, lei è la nuova arrivata" dice Dylan indicandomi

"Ah già, ora sedetevi" già non mi sta simpatica, Dylan si siede nel terzultimo posto vicino al muro, l'unico banco libero è uno in ultima fila al centro, andando verso al mio nuovo posto vede quel ragazzo Cameron. Tra me e me penso : "Cazzo, anche qui non poteva fare un corso diverso dal mio?"

Mi siedo e lui subito si gira dicendomi : "Ciao rossa" sempre con quel cavolo di sorriso divertito

"Piantala" dico abbassa voce sperando che la prof non mi senta, ci manca ancora essere ripresa il primo giorno di scuola, ma invece non è così.

"Dallas e.." controlla sul registro, poi rinizia a parlare : "Roden, smettetela di parlare e ascoltate la lezione"

Cameron ridacchia abbassa voce così solo io posso sentirlo, sbuffo, che nervoso prima sgridata il primo giorno grazie a lui.

Negli ultimi minuti della lezione cerco di stare attenta e sottolineare le cose importanti sul libro, la campanella suona, tutti si alzano compresa me, Dylan viene verso di me.

"Come è stata questa prima lezione?"

"Noiosa" risponde un altro dietro di me, con un sorriso perfetto Cameron.

"Non chiedevo a te Dallas"

"Lo so O' Brien" se ne va fuori dalla classe.

"Ma è sempre così?" chiedo appena Cameron se ne va.

"Spesso" risponde e usciamo dalla classe, nel corridoio c'è tantissima gente, c'è chi va a sinistra, destra, c'è chi sta per terra a studiare e c'è chi cerca di dormire.

Io e Dylan ci avviciniamo alle macchinette, scelgo il numero, infilo i soldi e aspetto che il prodotto scenda giù per prenderlo e mangiarlo.

Finito il pacchetto di patatine torno nell'aula di prima, riprendo lo zaino, prendo il foglio degli orari e cerco la prossima lezione : Letteratura.

"Che lezione hai ora?" mi chiede Dylan attraversando la grande folla che si concentra nel corridoio.

"Letteratura, tu?"

"Pure io, andiamo" mentre andiamo nella prossima aula ci confrontiamo gli orari e sono più meno uguali e sono contenta almeno non sarò sola.

Dylan è un buon amico, è simpatico.





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