Mi svegliai nel cuore della notte, non avevo sonno per niente, ed era strano per me perché io starei a dormire 24 h su 24.
Andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua, andai in giardino, di notte la California era bellissima, il cielo stellato, le luci delle case.
Mi sdraiai per terra, sull'erba fredda.
Fino alle 3.00 del mattino rimasi li sdraiata, addormentandomi e svegliandomi più volte, mi alzai e tornai nel mio letto, ormai completamente freddo.
La mattina non avevo molto sonno, ma rimasi lo stesso a letto fino alle 9.00, forse per pigrizia? Ovviamente si. Mi alzai e in piedi c'erano già tutti, mi sedetti vicino a Jo e iniziai a mangiare la mia colazione a base di cereali.
"Domani sarà il vostro primo giorno nella scuola nu-"
Mia madre non fece in tempo a finire la frase che mio fratello iniziò a sbuffare.
"Non sbuffare figliolo, la nuova scuola sarà divertente, vedrai!" dice mio padre con un sorriso stampato in faccia.
"Si, mi divertirò molto papà.."
"Comunque, oggi uscirete a comprare tutto il necessario per domani" anche lei con un gran sorriso.
Tyler ruota gli occhi con disapprovazione, a quanto pare non si sarebbe mosso di casa fino a domani, invece io ero contenta, non per comprare il "necessario" per la scuola, beh anche, però ero contenta di guardare meglio questa nuova città, per ora non ho ancora avuto il tempo di visitarla.
Uscì verso le 3.40, gli altri, e con altri intendo Jo e Ty, non si sarebbero mossi da casa, fino a domani, forse, tra tutti e tre abbiamo una grande parte di pigrizia nel corpo, forse io un po meno.
Uscì dal vialetto e andai verso il centro, per essere domenica pomeriggio c'è molta gente in giro.
Tutte le persone vanno di fretta, e quasi non si riesce a camminare normalmente, tra spintoni e gente che mi passa davanti e dietro, rischio di cadere in strada con le macchine che vanno a tutta velocità, ma una mano mi prende il braccio e mi tira su.
"Prima volta qui?" dice la voce sconosciuta
"S-si" dico con voce tremante, non me lo sarei mai aspettato che finissi in strada e io sto sempre molto attenta a ste cose, ma questa volta pare di no.
"Sta attenta la prossima volta" sorride.
"Lo farò" sorrido a mia volta.
"Come ti chiami?" chiede il ragazzo poco più alto di me.
"Holland, piacere"
"Io sono Dylan, piacere mio"
Mi sorride ancora, è un bellissimo ragazzo, occhi marroncini, capelli dello stesso colore alzati da un piccola cresta.
"Sai già in che scuola sarai?"
"Si, sarò nella Oxnard High School"
"Wow, davvero? Anch'io sono li, allora ci si vede Holland"
Mi saluta e se ne va dalla parte opposta alla mia, alle 6.15 torno a casa con un sacchetto con tutta la roba per scuola e con un gelato in mano : fragola e vaniglia.
All'improvviso un ragazzo in skate mi viene addosso facendomi colare il gelato su tutta la maglietta e facendo cadere anche lui.
"Oh ma sta attenta rossa" cosa? cosa diavolo ha detto?
"Ah io dovrei stare attenta? Sei tu che sei venuto di corsa!"
Mi mostra il dito medio e se ne va con il suo skate, che sfacciato, ma come si permette? Non mi conosce manco, irritata da questo accaduto me ne torno a casa, più in fretta possibile prima che qualcuno mi veda imbrattata la maglietta di gelato.
Spazio autrice:
Ehi ciao scusate per il ritardo del 2 capitolo, ma ho avuto dei problemi con l'applicazione, d'ora in poi spero di essere più attiva. Un bacio
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Heismyproblem
FanficUna ragazza scombussolata dal trasferimento dei genitori. Come potrebbe reagire? Riuscirà ad ambientarsi nella nuova città che le aspetta? Riuscirà a crearsi nuovi amici? La vita di questa ragazza sarà migliore o peggiore di quando viveva nella sua...