Un giorno

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Non sono sempre stato il ragazzo solitario che adesso vedete camminare per le strade, al buio, con un paio di cuffie nelle orecchie mentre il resto del mondo gli corre contro. Me ne frego dei vostri commenti, delle vostre stupide risate crudeli che dovrebbero squarciarmi la pelle fino ad arrivare a toccare le ossa, fino a spezzarle per vedermi cadere. No, non vi darò questa grande soddisfazione, non la darò a nessuno di voi, tanto meno a Te. Continuerò per la mia strada, incurante dei vostri giudizi e vi mostrerò quello che sono veramente in grado di fare; i giorni in cui passavo intere settimane chiuso dentro casa a piangermi addosso e a ferirmi inutilmente per persone che nemmeno si rendevano conto della mia assenza sono finiti.

Prima ero un ragazzo diverso, magari potrete non crederci ma avreste potuto vedermi addirittura sorridere per strada; camminavo ascoltando quello che il mondo mi diceva, sempre in compagnia di qualche amico e alcune sere, anche in compagnia di una bottiglia di birra. Casa, cos'è la parola casa quando si è adolescenti? Era solamente un posto in cui dormire, un luogo in cui tornare tra un'avventura e l'altra. E le continue lotte con i miei a causa delle mie amicizie? Disubbidire sembrava così facile in quei momenti.

Quand'è che le regole sono cambiate? Quando le parole hanno iniziato ad avere un peso così rilevante nella mia testa? Lo so, quando ti sei portato via quella nocciolina che non era ancora diventata parte della mia vita ma che era già così importante. A causa tua la mia famiglia è cambiata: i miei sono troppo occupati ad attaccarsi tra di loro e io sono troppo fragile per prendermi cura di me stesso. Tu, sì proprio tu che dovresti essere il più buono e caritatevole; Tu che sei il grande Dio hai deciso di punto in bianco che la mia vita era troppo monotona, che ci voleva una valanga di dolore. Quattro semplici parole hanno cambiato tutto: " Francesco non c'è più ", te lo sei portato via e il mio mondo è collassato su se stesso, schiacciandomi e portandomi giù.

Ho mentito prima ... Sono ancora fragile e quello che mi dicono continua a rimbombarmi dentro la testa ancora e ancora e ancora, all'infinito durante la notte. Sono ricordi che non riescono a lasciarmi andare. Usatele bene le parole, sono la più pericolosa delle armi.

Tutto è iniziato a crollare e non so esattamente quando ho deciso di smettere di vivere come non so quando ho deciso di voler reagire. Una sola cosa so: Lui ti ha tolto la vita e io ho deciso di ridartela, vivendola anche per te. Ti giuro che non sentirà più le mie lacrime durante la notte ma solo una dolce ninna nanna; non vedrai più quel dannato tappeto macchiarsi di rosso anzi, lo butterò appena posata la penna.

Vivrò tante di quelle avventure che basteranno per la vita di entrambi e quando un giorno ci rivedremo ti stringerò forte a me e non ti lascerò andare. Ti proteggerò per sempre fratellino mio.

Luca 







Ciaooo a tutti ragazzi! Ho voluto scrivervi questo testo perchè a breve lo consegnerò per un concorso nella mia scuola e volevo sapere che cosa ne pensate.                                                Vi ricordo che potete seguirmi su Twitter: federjcaas dove vi scriverò se c'è qualche imprevisto per il testo della domenica e niente, buon inizio settimana a tutti voi! 

                                                                                       ~Vi abbraccio forte,Grace.✨

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