Voci

17 1 0
                                    

Dopo quello che è successo, entrai in casa e decisi di farmi un bagno, e mille pensieri mi frullavano nella testa.

-Chi era quel tizio? Che voleva da me? E come è possibile che dalle mie mani sia uscita una palla di fuoco?-.

Troppe domande senza risposte. Non ero molto stanca così decisi di guardarmi un bel film. Saranno state le 11 quando sentì una presenza. Non so cosa fosse e non volevo saperlo, però cominciavo ad aver paura così decisi di spegnere la tv e dormire. Mi alzai dal letto e come ogni mattina mi vesto, mangio, ed esco dalla porta come un razzo per non arrivare a scuola in ritardo. Non so perchè, ma oggi mi sa che accadrà qualcosa di strano.

Entro in classe e come al solito nessuno decide di conversare con me.
Il professore entra in classe :-Buongiorno ragazzi,oggi avremmo tre nuovi studenti, entrate-.
Mi sembra strano che a metà semestre arrivano degli studenti. Vedo una ragazza con gli occhi grigi e i capelli mori, e da quel che ho capito si chiama Katherine Smith. Poi gli altri due sono dei ragazzi. Uno ha gli occhi color smeraldo e capelli biondi e si chiama Alexander Stone, mentre l'altro si chiama Max Less ha i capelli neri e gli occhi color ghiaccio.

Quei tre ragazzi sono subito popolari.
Suona la campanella e tutti vanno in mensa, tranne me, che decido di uscire e mangiare sul prato. Mentre mangio sento dei passi che si avvicinano e mi ritrovo davanti Katherine che mi fissa.
-Ciao- dissi alla ragazza. Lei non mi rispose però decise di mettersi affianco a me, e fu allora che lei rispose -Ciao io sono Katherine-.
-Lo so, io sono Elizabeth Ice, Hai un bel nome- dissi -e tu un cognome strano invece- mi rispose.

-Da dove vieni Katherine?-. -Chiamami Kath, comunque vengo da New York-. Mi disse. -ah ok-.
La ragazza mi continuava a fissare e in quel momento arrivarono deille ragazze di non so quale classe: -Eho Elizabeth, dobbiamo parlare-. Così mi alzai e le seguì, ma sapevo che da quella conversazione non sarebbe uscito qualcosa di buono -Devi stare alla larga da Max e da Alexander- mi dissero, io guardai quelle ragazze in modo confuso -Io manco so chi siano, non ci ho mai parlato-.
La ragazza al centro mi disse :-Senti carina, tu credi che noi, ti crediamo? Ti daremo una bella lezione-. Le ragazze mi piacchiarono e io decisi di non fare niente, perché se avessi risposto sarei stata come loro.

Ritornai in classe piena di graffi e lividi, e tutti i miei compagni mi fissavano. Decisi di sedermi al mio banco e fu allora che Katherine si avvicinò :-Elizabeth stai bene?-. -È meglio che non mi rivolgi la parola se non vuoi ridurti così -le dissi con tono freddo. Quando suonò l'ultima campanella, decisi di ritornare in quel parco dove per la prima volta avvistai quell'uomo incappucciato. All'improvviso mi sentì svenire, e davanti a me comparve un cane, non era normale perché quel cane aveva due teste.

Non sapevo che fare, ero spaventata, ma come l'altra volta sentì una voce che mi disse :-Non aver paura, tu puoi sconfiggerlo-. Fu allora che corsi verso il cane.all'improvviso nella mia mano spuntò un coltello, ma non uno normale, uno dalla lama di fuoco. Il cane si buttò contro di me, ma con un salto lo schivai e mi ritrovai dietro di lui, così decisi di attaccarlo. Il cane era ancora vivo e riuscì a scappare e proprio in quel momento sentì della mani prendermi il viso :-Ti ho trovato finalmente-.

WizardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora