50 Shades Of Ereri ~Sospesa~

L'Inizio di Tutto

Premessa: Sia chiaro, non voglio fraintendimenti, la storia è letteralmente campata in aria. Lo stile di 50 Sfumature di Grigio mi piaceva, quindi ne ho solo preso spunto, ma niente di più.
Un'altra cosa Levi, per metterlo meglio nella sua parte l'ho reso un po' più alto, ma rimanendogli quel fascino che solo lui ha.

PS: È stato il video a darmi lo spunto per la storia

Capitolo 1: L'Inizio di Tutto...

- EREEEN! - un urlo squarcia il silenzio della casa.
- Ngh... - grugnisco infastidito, poiché ero nel mondo dei sogni, e mi arriccio ancora nel comodo letto caldo, cercando di riprendere il sonno interrotto.

SBAAM!!

Sobbalzo dal letto spaventato, sia dal forte rumore che, dall'irruenza della mia sorella adottiva. La guardo storto e impreco - Maledizione Mikasa! Ti sembra questo il modo di entrare e di svegliarmi?! Sei peggio di un elefante in un negozio di cristalli... -
Lei mi guarda, inclina la testa e dice - HAH?! Ripeti cosa hai detto? -
In quel momento mi rendo conto di cosa ho detto e per evitare di morire giovane cambio discorso - Che vuoi Mikasa? Oggi è la mia giornata libera... sta a significare, che avevo tutto il diritto di dormire un po' di più, oltretutto, ho finito tardi il turno ieri sera, e lo sai bene anche tu. Quindi che vuoi? Perché sei venuta a svegliarmi? E oltretutto tu non avevi un'intervista oggi?! - chiedo lievemente infastidito, dal sonno interrotto.
- Ah...Ehm... Erenuccio! Cosa vuoi per colazione? Ti preparo tutto quello che vuoi! - dice forzando un sorriso.
- Quando il diavolo accarezza, l'anima vuole... Passa al dunque sorellina, cosa devo fare? - dico infastidito. "Quando non dice direttamente le cose non la sopporto. Però se cerca di allisciarmi il pelo, sta a signifare che è qualcosa di grosso che mi deve far fare..." penso urtato di nervi.
- Con te è proprio inutile fare così eh? Eh va bene, vuoto il sacco... Annie ha bisogno di parlarmi urgentemente, e lo deve fare oggi stesso, e, purtroppo, non sono riuscita a dirle di no, quindi... - inizia ma viene interrotta da me.
- Aspetta! Non dirmelo! Devo andare io a fare l'intervista?! Tu sei fuori! Io non ho mai fatto niente del genere, oltretutto non sono proprio portato... -
- Ti prego Eren! Non posso rimandare né l'uno né l'altro, e purtroppo non mi posso sdoppiare, ti prego! Sei la mia unica speranza! Le domande sono tutte pronte, devi solo scrivere le risposte! Ti prego! Prometto che mi faccio perdonare!! - mi supplica, con gli occhi da cucciola bastonata.
- AAAH! Eh va bene!! Ma ti dovrai far perdonare di brutto! Questa me la paghi Mikasa! - le rispondo, alla fine cedendo.
- YEEEH! Grazie, grazie, grazie, grazie, fratellone! Ti adoro!!! - urla, saltandomi al collo.
- Sì sì, va bene... ora staccati che mi dovrei sbrigare, almeno fammi andare in orario. Stupida sorella! A proposito a che ora è? E dove, soprattutto? -
- Ahahahahaha! Comunque, devi stare lì alle 10:30, quindi... - si ferma, spostando lo sguardo da me alla sveglia del comodino e prosegue - ...fra due ore e mezza devi stare al grande palazzo della Rivaille Enterprises Holdings Inc.
- C-c-cosaaa?! Ma tu sei scema forte!! Ci vogliono quasi due ore per arrivare a Sina! TOGLITI.DI.DOSSO! ORA! Se no non faccio in tempo! - le urlo in panico, spostandomela di dosso. Dopodiché corro direttamente in bagno, per lavarmi.

Dopo una ventina di minuti, mi ritrovo davanti allo specchio intento a sistemarmi la massa informe dei miei capelli, nel mentre lancio maledizioni a tutti: "Maledetta Mikasa, che proprio all'ultimo mi ha avvisato! Maledetta anche Annie, che proprio oggi le doveva parlare! Maledetti capelli che non vogliono saperne di sistemarsi! Al diavolo! Ci rinuncio! Giuro che questa volta mi sente Mikasa!" penso esasperato, guardando la mia figura allo specchio. E ciò che vedo è:
Un ragazzo medio - alto, con uno strano colore di carnagione, dorata, un fisico slanciato, con muscoli lievemente accennati, però coperto sotto strati e strati di vestiti, che non lo risaltano per niente, i capelli castani, letteralmente indomabili, un viso ancora lievemente infantile, le labbra rosee e carnose, orecchie lievemente appuntite e gli occhi, quegli occhi che le persone trovano bellissimi, occhi di un colore verde misto al celeste che cambia a seconda del momento, grandi e profondi, ma al momento cerchiati di occhiaie, seppur lievi. E l'unica cosa che mi piace di me stesso, perché si, detto fra noi, non mi piaccio.
Guardo un'ultima volta il mio riflesso allo specchio e sospiro stancamente, sistemandomi ulteriormente le robe che mi sono messo.
Dopodiché mi stacco dallo specchio e scendo giù nella zona giorno, vado in cucina, dove trovo il mio caffè al ginseng, preparato da mia sorella, e un paio di biscotti al cioccolato. Dopo aver fatto colazione, lascio il tutto nel lavandino e mi dirigo in salotto dove trovo mia sorella stesa sul divano.
- Mikasa, dammi le domande e le varie cose così parto subito, arrivando puntuale. -
- Sì, aspetta, che ti passo proprio la valigetta con tutto il necessario... - mi dice allontanandosi un attimo e dopo due minuti torna con una valigetta nera, e me la porge, aggiungendo - ...ecco a te, mi raccomando! Hai fatto colazione? Hai preso tutto? Le chiavi, il telefono? - preoccupata.
-Sì sì, tranquilla Mikasa. Non essere apprensiva, sono capace di cavarmela da solo eh! - sbuffo, accennando un sorriso, - Beh, io vado sorellina, appena arrivo ti invio un messaggio, anche quando ho finito. Ci vediamo stasera, a più tardi, sciocca! - le dico, per poi chinarmi verso di lei per darle un bacio sulla fronte. Poi mi giro e mi dirigo verso la porta, per poter partire.
- Ehm... - dice, con le guance un po' rosse per l'imbarazzo, - ...in bocca al lupo fratellone! Buona giornata e a più tardi! -
Le sorrido, dolcemente, ed esco dalla villa, dirigendomi verso la mia piccola Smart dal colore rosso carminio. Faccio il giro, salgo dal lato del guidatore, lascio la valigetta sul sedile del passeggero, metto in moto e subito scatto fuori dal parcheggio dirigendomi a tutta velocità nella città di Sina.

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Byeee
Egypt ♡