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Che freddo, pensò Camila mentre si dirigeva a piedi dalla fermata della metro all'ufficio, proprio oggi che aveva scelto di lasciare il giubbino a casa, visto che nei giorni precedenti si era rivelato un peso inutile, la temperatura era leggermente scesa facendole venire la pelle d'oca sulle braccia lasciate scoperte dalla camicetta a mezze maniche bianca che completava il l'abbigliamento professionale che teneva a lavoro, accompagnata da dei jeans stretti neri abbinate alla scarpe alte.
Appena arrivò davanti all'agenzia immobiliare non poté non notare una macchina parcheggiata davanti all'entrata nel posto che solitamente occupavano uno dei due agenti e appoggiata allo sportello una ragazza che portava anche lei scarpe alte abbinate ai pantaloni e un giubbino di pelle. Il viso era coperto dagli occhiali da sole e dalla massa di capelli lunghi e neri che le ricadevano leggermente davanti. Camz guardò l'ora sul suo cellulare e vide che erano solo le 8:15 ciò significava che mancava ancora un quarto d'ora all'apertura al pubblico e imprecò leggermente tra se.                 

- Buongiorno - disse gentilmente sorridendo alla ragazza quando le passò davanti per aprire la serranda. La ragazza fece un passò avanti vedendola aprire e si alzò gli occhiali sulla testa, per un istante gli occhi delle due si incrociarono ma Camila ebbe come l'impressione che la mora davanti a lei non la vedesse davvero.

- Ciao, sono Lauren - rispose come se con quelle parole Camila dovesse sapere chi fosse.

Camila si agitò un momento.... Che fosse una cliente con cui uno dei ragazzi avevano appuntamento? Impossibile, ieri aveva confermato tutti gli appuntamenti e per quella mattina non c'era nulla. Ripasso mentalmente la giornata di ieri nella mente e nonostante si sforzasse non riusciva proprio a ricordare quel nome.
- Sono la cugina di Harry - esordì Lauren vedendo la confusione nello sguardo della ragazza davanti a lei che presa dai pensieri non si era accorta che la serranda era ormai tutta alzata.
- Ah ok - rispose Camila tirando un sospiro di sollievo e aprendo la porta - lui però non arriva prima delle nove meno un quarto - fece entrare anche la ragazza che rimase ferma all'ingresso mentre lei andava ad accendere le luci.
- Immaginavo. Io comunque sono qui perché devo iniziare a lavorare come segretaria -
A quella affermazione Camila la guardò stupita. Nessuno le aveva detto niente. Le sembrò strano ma decise di non lasciarsi prendere dal panico, sicuro Harry le avrebbe spiegato come stavano le cose una volta arrivato in ufficio.
Guardò un attimo la ragazza che fisicamente era l'opposto suo, più alta e più formosa di Camila sembrava sicura di se. In comune avevano solo il colere dei capelli e Camila dovette ammettere che era una bella ragazza, adatta a fare più la modella che la segreteria ma sapeva quanto l'aspetto fisico fosse importante anche in quel campo. A colpirla maggiormente però furono gli occhi di Lauren, erano enormi e profondi, di un verde intenso. Furono proprio quelli a colpirla maggiormente, ti rimanevano impressi nella mente facendo dimenticare la fronte aggrottata e il lieve disgusto dipinto sul viso. Lauren si schiarì la voce vedendo che la moretta davanti a lei si era incantata a guardarla e quel suono riportò Camila alla realtà e imbarazzata dal suo stesso atteggiamento si diresse verso la sua postazione per posare la borsa e le chiavi.

– Scusa e solo che Harry non mi aveva avvertita quindi mi trovi un po' spiazzata – Lauren continuò a stare ferma davanti la porta con le mani dentro le tasche della giacca.

– Abbiamo deciso ieri sera a cena. – disse alzando le spalle.

– Puoi mettere qui le tue cose, così ti faccio vedere un po' come funziona l'ufficio. Camila accese il computer di Harry e di Liam, poi la fotocopiatrice e infine aprì la porta finestra sentendosi a disagio con gli occhi di Lauren che osservavano ogni suo movimento. Quando uscì nel balcone per aprire la porta del bagno si sentì più sicura nascosta allo sguardo di quei due occhi smeraldo. Non capiva perché ma il modo di guardare di quella ragazza la faceva sentire nuda, scoperta. Quando prese posto alla scrivania, Lauren si sedette di fianco a lei e quella vicinanza accese come una miccia dentro Camila, la presenza di quella ragazza riempiva l'aria intorno a se.

– Appena entri su google, basta scrivere il nome dell'agenzia e cliccare sul primo link – mentre parlava eseguiva i vari passaggi. – Poi clicchi su aria affiliati e inserisci email e password. Lauren ora alternava la sguardo tra lo schermo e il blocco notes che aveva davanti per prendere appunti. Le spiegazioni di Camila vennero interrotte dall'entrata di Harry.

– Ciao Camila, Ciao Lolo. – Harry aveva la voce assonata così come l'espressione del suo viso.

– Buongiorno. – ricambiò il saluto Camila con la sua solita energia disarmante che si armonizzava bene con il suo viso giovane e la lucentezza dei suoi occhi cioccolato. Era carina, non poté fare a meno di pensare Lauren.

– Ciao. – fece eco Lauren guardando entrare il cugino che superate le due ragazze entrò nella stanza alle loro spalle.

– Camz vieni un attimo. - disse la voce alle loro spalle. Camila si alzò e passando dietro la sedia di Lauren entrò nell'ufficio di Harry un po' timorosa che potesse licenziarla, stava andando bene no?

– Mia cugina inizierà da oggi a lavorare con noi, falle un po' di affiancamento e poi ci organizzeremo per mettere un pc anche a lei vicino a te.

- Perfetto. Rassicurata da quel discorso Camila si rivolse a lui con un garbo e una delicatezza straordinario che doveva far parte di lei, pensò Lauren osservando dal vetro quello che succedeva alle sue spalle, perché la moretta aveva dedicato il medesimo atteggiamento anche a lei. – Mi raccomando falle vedere tutto. Harry si alzò e uscì seguito da Camila dalla stanza.

– Io vado al bar volete qualcosa? Parò camminando verso la porta.

– No grazie. – Fu la solita risposta di Camila.

– Io prendo un caffè. – urlò Lauren per farsi sentire dal ragazzo che ormai stava per chiudere la porta alle sue spalle. La scioltezza con cui fece quella richiesta colpì Camila che si girò a guardarla.

– Che c'è? Lauren ricambiò lo sguardo.

– Nulla. - E mettendosi a sedere ricominciarono a lavorare. Passarono il resto della mattinata da sole in ufficio, era giovedì mattina quindi Liam aveva la mezza giornata libera e Harry era andato in giro per appuntamenti mentre Lucas arrivava sempre nella tarda mattinata. Ogni tanto Camila si concentrò sul quel viso così duro e seducente accanto al suo e ad un trattò ruppe la monotonia del lavoro.

– Tuo cugino non sembra piacerti molto.

– Infatti. - Doveva essere una di poche parole, pensò.

– Non amo né le cose né le persone banali e frivole e ancora meno la volgarità. -

Quella risposta colpì Camila, non solo per il tono caldo e profondo della voce ma anche perché ebbe come l'impressione che Lauren fosse una persona diversa dalle solite ragazze della sua età, niente affatto scontata e vuota. Si voltò a guardarla e incrociò lo sguardo di Lauren e per un attimo ebbe come l'impressione di vivere nel mondo verde dei suoi occhi.

– Wow, una bella descrizione per un cugino. -

– Vuoi smentirla? Domandò a sua volta Lauren alzando un sopracciglio. Non poteva darle torno, ma questo era meglio tenerlo per se, non poteva rischiare che le sue parole venissero riferite a Harry rischiando di perdere il lavoro.

– Allora perché sei qui? -  Chiese curiosa, ma al posto di una risposta ottenne solo una scrollata di spalle. Verso le 12 rientrarono in ufficio sia Harry che Lucas e le ragazza continuarono a lavorare mentre i ragazzi alternavano commenti sulle schedine di calcio a commenti sul lavoro. Verso l'una tutti e quattro chiusero l'ufficio e quando si sedette in macchina Lauren non potè fare a meno di pensare a quella ragazza così esile ma allo stesso tempo sexy che emanava un energia e un apertura verso la vita che si dissociava completamente dall'amarezza e dal risentimento che invece provava lei. Era così gentile e affascinante che quando incrociava i suoi occhi sentì una strana sensazione, come se quella ragazza potesse in qualche modo indirizzarla verso un nuovo mondo. Anche Camila stava pensando a Lauren, mentre con le cuffie alle orecchie si dirigeva verso la metro. Nuove sensazioni stavano nascendo in lei, era la prima volta che si sentiva attratta da una ragazza, certo era bellissima non lo si poteva negare, ma lei era sempre stata attratta solo dai ragazzi allora perché non aveva potuto fare a meno di osservare le labbra carnose della ragazza nuova? Non sapeva darsi una spiegazione logica al suo atteggiamento ma di una cosa Camila era certa, Lauren le avrebbe offerto una serie di magnifiche opportunità.

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