Era passata ormai una settimana da quando Lauren era entrata per la prima volta in ufficiò e Harry e Liam, i due soci dell'attività, avevano posizionato un nuovo pc vicino a Camila così che Lauren potesse iniziare a Lavorare per conto suo. Era scontato che finissero vicine, il luogo era piccolo e visto che le altre due scrivanie della stanza d'ingresso erano riservate a Liam e a Lucas non c'erano altre soluzioni per sistemare la nuova segretaria.
Quella vicinanza stava facendo nascere nuove sensazioni in entrambe le due ragazze che però continuavano a fare finta di nulla, negando a se stesse l'attrazione che provavano l'una verso l'altra. Ogni tanto riuscivano anche a fare qualche breve conversazione nonostante la presenza dei ragazzi in ufficio e la diffidenza di Lauren, la quale anche se era molto sicura di se manteneva una certa distanza tra lei e il mondo, una distanza che stuzzicava Camila la quale desiderava esplorare quella zona ignota per vedere cosa nascondeva.
- Tutto bene? – chiese Camila vedendo che la collega era da qualche minuto ferma a fissare la stessa pagina al pc.
- Si si.- rispose Lauren, risvegliandosi dal torpore che l'aveva bloccata e passandosi una mano tra i capelli. – Sono solo stanca. –
- - Abbiamo fatto le ore piccole, eh? La voce di Camila aveva un accento complice e malizioso.
- Non più del solito. –
- Beh se vuoi andare al bar a prendere un caffè va pure, ti copro io qui.
- Ho già fatto. Grazie. – Lauren si voltò verso Camilla, guardandola con quegli occhi grandi, verdi e impenetrabili. Camila riuscì a reggere lo sguardo solo per qualche secondo, poi abbassò gli occhi imbarazzata e tornò a concentrarsi su quello che stava facendo.
- Così ti piace uscire? – che domanda stupida! La voce nella sua testa la rimproverò e Camilla non poté dargli torno ma non era riuscita a frenare le parole che uscivano dalla sua bocca. Era troppo curiosa di sapere di più della ragazza al suo fianco.
- Dipende. – dopo poco Lauren si voltò verso Camila e vedendo la sua espressione delusa dalla sua risposta sbrigativa aggiunse: - Mi piace stare con i miei amici, ma amo anche le cose tranquille e stare per i fatti miei.
Camila poté notare che lo sguardo di Lauren si era addolcito e questo la fece sorridere.
- Vado in bagno. – Esordì un po' troppo agitata.
Vedendola dirigersi verso il retro, Lauren ammirò la figura snella e sinuosa di quella diciannovenne che sembrava una statuetta del Botticelli, c'era qualcosa in lei che la attirava e la stuzzicava e la distanza che Camila si sforzava di mettere tra loro faceva crescere la sua eccitazione anche se stava ben attenta a nasconderlo.
Ritornata dal bagno, Camila si mise a sedere e il suo sguardo cadde sul lato della scrivania di Lauren dove c'era posato un portachiavi di legno con su una scritta fatta a mano. Spera il meglio, preparati a tutto, prendi ciò che viene."
- Bella filosofia di vita. – Affermò indicando il portachiavi.
- Un modo saggio di vivere a pieno ogni cosa che ti capita.
- E' molto bello, è artigianale?
- Si. Un regalo di mio fratello...
- Un regalo davvero bello. Camila sorride.
- Era ciò che faceva nella comunità di recupero. Quella frase uscì dalla bocca di Lauren con un tono deciso e triste allo stesso tempo. Camila non sapeva cosa dire e si voltò verso il pc maledicendo la sua curiosità.
- Ne è uscito. – Lauren aggiunse quelle parole sia per rassicurare se stessa che la ragazza al suo fianco che si era irrigidita. – Sta bene e tra qualche mese si sposa. -
- Ne sono felice. E scusa non volevo essere invadente.
- Tranquilla. E' una realtà e non posso negarla o nasconderla.
Le campane della chiesa iniziarono a suonare indicando che erano le 12, tra un ora sarebbero andate in pausa pranzo e l'idea di allontanarsi da Lauren le causava una certa agitazione.
- Se avete finito andiamo. – Harry si diresse verso le luci pronto per chiudere così entrambe presero le loro borse e si diressero verso la porta.
Camila prese le chiavi e iniziò a chiudere la serranda sotto lo sguardo di Harry e di Lauren, non appena chiuse il chiavistello Harry salutò e si diresse verso la sua macchina mentre Lauren rimase ferma davanti a lei.
- Ci vediamo dopo. – Disse Camila e si voltò per andare verso la metro.
Lauren allora le prese la mano e la tirò leggermente a se e per un momento pensò di baciarla, poi però si limitò a svicolarle una guancia facendo svanire dagli occhi cioccolato quel lampo che si era acceso a quel contatto.
Quando entrò in macchina Lauren si lasciò andare contro il sedile, lanciò le mani contro il volante e cerco di recuperare il controllo. Da quando aveva capito di essere bisessuale era sempre stata prudente con le ragazze, e da quando aveva rotto con la sua ex aveva messo una barriera tra lei e gli altri. Non riusciva però a smettere di pensare allo sguardo di Camila quando l'aveva avvicinata a se. Doveva stare attenta a quella ragazza, non doveva ricascarci di nuovo. Recuperato il controllo mise in moto la macchina.
Cosa le stava succedendo? Gli sguardi di Lauren la imbarazzavano e la vicinanza fisica le causava scosse elettriche in tutto il corpo. A lei piaceva i ragazzi no? Allora perché quando Lauren si era avvicinata aveva desiderato che la baciasse?
Il caldo. Si! Di sicuro il caldo di quegli ultimi giorni le stava giocando brutti scherzi.
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Ci Siamo Tu Ed Io.
RandomDentro i tuoi occhi vedrò mille deserti, Solo a pensarci non ho le parole. Cavalcherai le mie tempeste ed i silenzi, Sentirai la pioggia cadere... Solo promesse da mantenere.