1.Il primo incontro...

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Circa 12 anni e 2 mesi dopo il matrimonio di Lizzie e Nick...

Era appena cominciata l'estate e molte ragazze, da varie parti del mondo, si ritrovavano ogni anno per, otto settimane, al famoso campo femminile Walden che si trovava nel Maine, uno Stato americano. Hallie Parker, era una ragazza sveglia, semplice e intelligente, aveva occhi azzurri e i capelli corti e rossi. Abitava con suo padre nel Napa Valley, in California ed era arrivata in quel campo per la prima volta.
Stava cercando di recuperare il suo borsone dal mucchio di valigie di tutte le ragazze, ma essendo ormai sommerso non riuscì a tirarlo fuori.
"Tu devi essere nuova!"
Disse una ragazza, vedendola in difficoltà.
"Da che si vede?"
Chiese Hallie imbarazzata.
"Vedo che non sei riuscita a recuperare il tuo sacco prima che te lo gettassero nel mucchio,direi che ti serve una mano!"
Disse la ragazza rendendosi utile.
"Grazie"rispose Hallie
"Quello giallo grosso!"
Prima di aiutarla, la nuova amica, le tese la mano dicendo:
"Il mio nome é Nicole..."
Hallie gliela strinse aggiungendo:
"Hallie, molto piacere!"
Poi insieme presero il manico del borsone di Hallie, sotterrato sotto agli altri, e provarono a tirarlo fuori; quando videro una ragazza dai lunghi capelli neri e la maglietta arcobaleno, prendere il proprio borsone con estrema facilità.
"Ecco é una così che ci servirebbe!"
Dichiaró Hallie.
"Hei 'Psichedelica'!"
urló Nicole rivolgendosi alla ragazza dalla maglietta colorata che si voltò subito.
"Potresti darmi una mano con il mio borsone? Quello giallo sepolto lì sotto."
Chiese Hallie.
"Si certo!"
rispose gentilmente la nuova ragazza.
"Oh quello? Non c'è problema!"
Disse poi notando la posizione del borsone.
Dopo averlo preso, lo cosegnó alla proprieteria.
"Ehi sei della California?"
Domandó notando il cartellino appeso al borsone di Hallie
Quest'ultima annuì.
"Non è che abiti ad Hollywood?"
Chiese Nicole.
"Magari accanto a qualche stella del cinema..."
Disse la ragazza, che in seguito disse di chiamarsi Zoe.
Hallie rise dicendo:
"Ma cosa siete? Due fuori di testa? Non ci sono neanche mai stata ad Hollywood! Io sto a Napa Valley nel nord California e abito accanto ad un vigneto"
"Un...Cosa?"
Chiese Zoe confusa.
"Un vigneto! È dove e si coltiva l'uva per fare il vino, è questo che facciamo, io e mio padre abbiamo un vigneto!"
Spiegó Hallie.
In quel momento, la figlia della direttrice del campo, Marva Junior, stava chiamando le ragazze una ad una per assegnare loro il rispettivo bungalow.
"Parker Hallie!"
Chiamò al megafono.
"Sono qui!"
Esclamó Hallie alzando la mano per farsi notare.
"Arapaho!"
La vice-direttrice disse ad Hallie il nome del suo bungalow e scoprì che anche le sue nuove amiche avrebbero alloggiato lì.
Battè così loro il cinque esultando, poi si diressero vero il loro bungalow per disfare i bagagli.
"Non é che per caso qualcuna di voi sa giocare a poker?"
Chiese Hallie curiosa.
"No, mai giocato a poker!"
Risposero all' unisono le due amiche.
"No? Cavolo che peccato.."
Disse delusa Hallie, poi continuó dicendo:
"Oh eh...voi quanti soldi vi siete portate da casa?"
"Mio padre non me ne ha dati tanti :Lo sa che sono una spendacciona!"
Rispose Zoe.
In quel momento una limousine nera dietro alle ragazze suonò il clacson come per indicar loro di spostarsi.
Dalla macchina scese un maggiordomo che subito aprì lo sportello posteriore per fare uscire Annie James, anche lei, ragazza molto bella dagli occhi azzurro cielo e lunghi capelli rossi. Lei, a differenza di Hallie, era molto educata e raffinata, lo si poteva dedurre anche da com'era vestita.
"Campo femminile Walden, é per questo che siamo venuti fin qui da Londra?"
Chiese stupito il maggiodomo, il cui nome era Martin.
"Ha qualcosa di molto pittoresco, non trovi?"
Disse Annie emozionata.
" 'Pittoresco', non é esattamente il termine che avrei usato..."
La corresse Martin, per poi continuare domandando:
"Bene, vogliamo controllare la lista di tua madre?"
Annie annuì sorridendo e Martin tiró fuori dalla tasca un foglietto che inizió subito a leggere:
"Vediamo...vitamine?"
Annie rispose:
"Ce l'ho!"
Martin riprese a leggere:
"Minerali, lista giornaliera di frutta e verdura, filtro solare, burrocacao, repellente per insetti, carta da lettere, francobolli, fotografie di tua madre, di tuo nonno e ovviamente del tuo fido maggiordomo: io!"
"Ho preso tutto, credo!"
Disse per tutta risposta Annie. Poi Martin continuó:
"Oh, em...ho qui un pensierino da parte del nonno: un mazzo di carte appena sfornato; forse in questo continenete riuscirai a trovare qualcuno capace di stracciarti a poker!"
"Ne dubito fortemente, ma grazie...e grazie per avermi portata qui, Martin!"
Ringrazió Annie.
Martin commosso l'abbracció forte dicendole:
" Ricorda...se cambi idea e vuoi che venga qui a riprenderti, non devi far altro che telefonarmi!"
Annie lo rassicuró:
"Grazie ma...staró benissimo, davvero!! Ci vediamo tra otto settimane vecchio mio!"
"Già mi manchi da morire...regina del mio cuore..."
Così si salutarono e Martin ripartì verso Londra.
Intanto si fece ora di pranzo e tutte le ragazze si riunirono a mensa mettendosi in fila per il self service. Annie e Hallie stavano scegliendo il cibo da prendere, ogniuna con le proprie amiche, senza neanche essersi notate. Marve, la direttrice del campo si infiló immezzo alle due bambine, estranee tra loro, e si servì alcune fragole dicendo:
"Scusatemi tanto ragazze, ma devo prendere un pó di queste magnifiche fragole!"
poi chiese rivolgendosi ad Hallie:
"Tu ne vuoi mia cara?"
"No, non posso, grazie sono allergica!"
Rispose questa prima di dirigersi verso il tavolo da pranzo.
Poi Marve si rivolse ad Annie chiedendole:
"E tu mia cara, vuoi delle fragole?"
"Oh,mi rincresce vorrei prenderle, ma purtroppo sono allergica!"
Rispose educatamente Annie continuando a servirsi dell'altro cibo.
"Si allergica...me l'hai appena detto, ma tu non eri di là?"
Disse Marve guardando nel punto in cui prima si trovava Hallie, essendo confusa dalla somiglianza delle due ragazze.
Annie inarcó le sopracciglia non sapendo di che cosa stesse parlando la donna, che continuava a parlare per scusarsi:
"Oh, beh...é il primo giorno: sono frastornata!"
Annie la guardó male allontanandosi, credendo che fosse matta.
"Perdona una vecchia ragazza..."
Riprese Marve parlando con sé stessa:
"Peró non sono ancora arrivata a mettere il sale nelle saliere...ah, no che dico? Lo zucchero nelle saliere!"
Vedendo che Annie non c'era più si domandó:
"E adesso dov'é andata a finire?"
Finito il pranzo iniziarono i giochi pomeridiani e Hallie partecipó a scherma, sport in cui era davvero molto brava, infatti vinse tutti i suoi sfidanti...
Marve a quel punto annunció:
"Benissimo, magnifico ragazzi. Vincitrice e campionessa imbattuta,da Napa California, la signorina Hallie Parker!"
Poi continuó chiedendo:
"Qualche altra sfidante? Nessun'altra gioca? Oh...su avanti non vi magia mica, non fate le ritrose!"
Arrivó Annie, di ritorno dal tennis, che si offrì di sfidare Hallie:
"Mi offro io se permette!"
Così Hallie si preparó per battere anche l'ultima sfidante e quando anche Annie fu pronta Marve diede il via:
"Angard!"
Alla fine della lunga 'battaglia', se così si puó chiamare, Annie riuscì a vincere Hallie e a buttarla in una vasca piena d'acqua.
"Scusami, lascia che ti aiuti!"
Disse Annie all'estranea, allungando la mano per aiutarla rialzarsi.
"No: sono io che aiuto te!"
Esclamó Hallie afferrandole la mano e tirandola verso di sé facendo cadere anche lei nella vasca in cui si trovava.
Le due ragazze si alzarono e uscirono dall'acqua contemporaneamente, entrambe bagnate fradicie, e si misero, senza guardarsi, schiena contro schiena, arrabbiate l'una con l'altra.
"Benissimo, che spettacolo ragazze! Sembra che il nostro campo abbia un nuova campionessa: da Londra, Inghilterra la signorina Annie James!" esclamò Marva Junior appuntandosi tutto su un quaderno.
"Dai ragazze, stringetevi la mano!"
Disse poi alle due ragazze, che nel frattempo si erano tolte il casco nello stesso momento senza degnarsi di uno sguardo.
Le due non vollero obbedire.
"Ragazze forza!" Insistì la vicedirettrice e le ragazze furono obbligate a voltarsi e a guardarsi per la prima volta.
Non appena i loro sguardi si incrociarono rimasero sconvolte.

Non appena i loro sguardi si incrociarono rimasero sconvolte

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Erano identiche in tutto e per tutto. Sembavano quasi....
GEMELLE!

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