Capitolo 26.

402 28 0
                                    

Alice's pow

Cosa ti avevo detto?

Ha detto risposta.

Quindi? Cosa centra? Lui mi odia, punto.

Arriva il mio pollo al limone e lo divoro, non avevo fatto nemmeno colazione.

Hey, tutto okay?
Si perché?

Non sei brava a raccontare le bugie :)

Blocco il cellulare, è arrivato anche il suschi. Noto che Stefano controlla il cellulare ogni due o tre secondi. Percepisco ansia e paura. Vorrei chiedergli cosa non va.

Fallo, prima che tu possa ribattere e andare contro te stessa, fallo. Ascoltati per una volta.

-St..Stefano, tutto bene?- dico tutto d'un fiato. Il suo sguardo arriva su di me, come se si accendesse qualche scintilla nei suoi occhi, sorride.

-Si, insomma no, però si.- risponde imbarazzato. Rido, e noto che il suo sorriso si è fatto più convinto e i suoi occhi brillano di più del lampadario del ristorante in cui siamo.

-Sono solo in attesa.- conclude sorridendomi ancora, facendo volare via quel poco di buon senso rimasto.

Grazie. Avevi ragione.

Avevamo ragione. Ogni tanto ascoltami. Avrebbe voluto che qualcuno si accorgesse di qualcosa, forse aveva bisogno solo di chiacchierare. Basta smancerie, mangia sto sushi e torniamo a casa.

-Hey ma lo mangi si o no?- urla Sascha ridendo.

-Ovvio.- sorrisi e lui mise il broncio.

-Se vuoi altro sushi basta andarlo a prendere.- dico con tono scherzoso. Scoppiamo a ridere e divoro anche il mio sushi. Salvatore ci ha offerto il pranzo e torniamo a casa. Finisco di editare l'ultimo video e imposto l'orario in cui deve essere caricato. Alle 19 precise. Mi butto sul letto e il sonno si impossessa di me in un attimo.

Stefano's pow

Mi ha rivolto la parola. Dopo tutto quello che è successo. Non devo farle tanto schifo.

Forse sei solo patetico, un ventunenne che guarda il cellulare compulsivamente mentre è a pranzo con gli amici è normale. Prova a pensare al messaggio di Marina, che vuole tornare con te, pensa a lei che è meglio.

-Oh Ste, tutto okay?- Sascha batte una mano sulla mia spalla, mentre stavo fissando un punto a caso per passare il tempo.

-Eh?-

-Stefano, cosa succede?- chiede ancora con una faccia preoccupata.

-Io...non lo so.- crollo in dietro spalmandomi sul divano. Sascha asseconda il mio silenzio sa che se voglio e quando lo farò. Dopo qualche minuto, infatti mi decido a parlare.

-Marina mi ha scritto.- mormoro fissando il soffitto.

-Vuole tornare con me, perché le manco. Ora che sono qui a Milano e non mi scontra più per Firenze si sente sola e si scusa.- continuo e noto che Sascha annuisce.

-Io non la voglio.- sospiro e Sascha dopo di me. Prende un sospiro più lungo, come se volesse cominciare a parlare.

-Fa quello che ti senti, solo tu sai cosa vuoi, se rivuoi la tua vita con Marina, se ti va di riprendere i cocci e incollarli, con la consapevolezza che non sarà come prima oppure smetterla di fare il bambino con Alice e buttati.- rido inconsapevolmente, come se fosse uno spasmo, un qualcosa di stranamente profondo che in qualche modo doveva uscire. Mi da una pacca sulla spalla si alza e se ne va. Continuo a fissare il vuoto intorno a me, decidendo cosa fare.

•Everyday is a perfect day• Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora