Capitolo 27.

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Alice's pow

Le cose in casa vanno sempre meglio. Il rapporto con Stefano era migliorato.

-Hey, vi va di fare un obbligo o verità? l'ultimo ha raggiunto i 70.000.-

-Davvero?- dico imbarazzata, credo anche di arrossire.

-Si, se vuoi partecipare lo sai che mi fa piacere.- mormora Sascha con una faccia dolce, di chi ti capisce.

-Okay...- sussurro nella sua direzione. Vado a rendermi presentabile. Faccio abbastanza pena, con il trucco del giorno prima e il pigiama.

-Hey posso?- Salvatore bussa alla mia porta, chissà che gli serve.

-Entra pure.- dico finendo di sistemare la maglia dei Mates rossa che mi hanno regalato. Anche se l'avrei preferita gialla, ma fa lo stesso.

-Tutto bene? Non mi sei sembrata molto convinta prima.-

-Ah si?- ironizzo mentre stendo l'eyeliner sugli occhi.

-Si Alice, che succede?- chiede con un tono dolce e apprensivo, da fratello.

-Stefano?- chiede ancora con lo stesso tono.

-Le cose fra di noi vanno bene, non si comporta più da stronzo.- dico indaffarata con il mascara.

-Non ti piace neanche un pochino?- domanda inaspettatamente. Cerco di rimanere tranquila, devo rimanere tranquilla.

-Può darsi...-ammetto pentendomene immediatamente.

Stefano's pow

-Non ti piace neanche un pochino?- così il mio cuore batte più velocemente, sento le famose farfalle nello stomaco.

-Può darsi...- sussurra nel dirlo, come se avesse paura di ammetterlo.

Scappo al piano di sotto e scrivo qualche obbligo, così semmai mi capitasse la bacio ancora.

13 anni, Stefano Lepri, ne hai quasi il doppio.

Scende seguita da Salvatore, sfoggia un bel sorriso.

-Bella a tutti ragazzi, io sono Anima e bentornati in questo nuovo video! Mi sono accorto che nell'ultimo obbligo o verità siamo arrivati e abbiamo superato i 70.000 mi piace! Eccoci qui, con i Mates e Alice!-

-Chi comincia?- urla Giuseppe sorridente.

-Alice! Non fa parte dei Mates, è una ragazza e ha più iscritti di te papà.- ride Salvatore.

-Okay, pesco un fogliettino.- mette la mano nel piattino pieno di 1000 fogli, rinuciando alla verità.

-Vai in cucina, bendati e chiudi gli occhi.- legge con attenzione.

-Ma che obbligo è!- sbuffa come una bimba.

-Susu! È un obbligo, va!- le intima Sascha. Sbuffa di nuovo e Salvatore va a controllare. Dopo qualche secondo torna da noi e mi fa cenno di alzarmi.

-Va e baciala.- sussurra nel mio orecchio facendo altri segni ai due, che ci seguono.

Lei è bendata, davanti a me. Le sue labbra sono dove dovrebbero essere. Sulle mie.


Angolino dell'autrice
Allora, capitolo corto. Mi dispiace, lo so, vi aspettavate un bel capitolo succulento ma no. Siccome questa storia è un qualcosa che sento non appartenermi, per lo stile che ho scelto ( è un esperimento, diciamo che è la prima storia che scrivo senza soffermarmi sui sentimenti e sulle sensazioni). Chi ha letto Faded o All the time, si renderà conto che questa è una storiella a confronto, sia dal punto di vista della trama che dello stile. L'epilogo sarà nel mio stile, diviso in due parti, perché troppo lungo. Scusate l'assenza, vi voglio bene!

melovemates

•Everyday is a perfect day• Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora