Capitolo 4

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Pov. Francesca
Arrivo in commissariato...

Mi siedo davanti al mio computer e faccio ricerche..

Voglio sapere cosa hanno detto i giornali di questa storia..

Come hanno interpretato tutto..

Ma non ho il tempo di farlo..

Entra il commissario con un uomo...

Francesca vieni...dobbiamo interrogarlo *mi dice*

Si...*dico alzandomi dalla sedia mentre li seguo nella stanza interrogatori*

Il signore si siede...

Non è né tanto vecchio e ne tanto giovane...

Sulla media...

C'entra qualcosa lei con questa ragazza? *il commissario gli mostra le foto della ragazza uccisa*

Sono io l'uomo a cui è stata venduta...*dice*

Cosa?!

Lui...lui è quello che l'ha uccisa...

Lui è quello che potrebbe riconoscere il mio Andrea...

Cosa?! Perché dico mio?!

Ha ucciso lei la ragazza? *chiede il commissario*

Se lui l'ha uccisa...perché è venuto qua...per costituirsi?!

No...non sono stato io..*dice*

Cosa?!

No...

Non può essere che Andrea mi abbia mentito...

Il commissario rimane di stucco...

Mi può spiegare meglio? *gli chiede il commissario*

Uno dei mafiosi quella sera l'aveva messa sul marciapiede...lei era molto bella...io sono passato...non avevo intenzione di portarmi nessuna ragazza...stavo solo cercando...mia nipote..*dice*

Sua nipote?! *intervengo subito* non capisco...

Quella ragazza era mia nipote...l'ho riconosciuta subito...mio fratello...suo padre era morto da poche settimane e lei si era ridotta a quella vita...forse per mantenere anche la sua famiglia...la mamma che poi non sapeva nulla...le aveva raccontato che faceva la cameriera in un locale...mio fratello mi aveva fatto promettere di prendermi cura di loro...quando ho visto mia nipote li...l'ho portata subito da me...facendo finta di essere un semplice cliente...lei solo quando è salita e io sono partito subito con la macchina mi ha riconosciuta...perché non si contrattava con loro...ma con il loro capo...*dice*

Continui...*lo guardo mentre il commissario lo ascolta*

L'ho portata a casa dicendole che doveva farsi aiutare...ma lei nulla...era ferma nella sua decisione...chiamò il suo capo dicendogli che stava ritornando...
Così la riportai in quel posto dove la attendeva quel ragazzo...non le avevo dato soldi perché aveva rifiutato..volevo aiutarla facendo finta che lei avesse lavorato per me...ma nulla...*dice sospirando* lei finse dicendo che i soldi che le avevo proposto non erano alla sua altezza così il ragazzo mi disse una somma ..media...mia nipote mi guardava come se in quel momento mi stesse ordinando di scomparire da lì...non ce l'ho fatta più e ho detto tutta la verità...dicendo che avrei tolto mia nipote da quel posto e avrei sbattuto in galera il suo capo...lui senza che io me ne accorgessi stava per spararmi ma mia nipote prese i colpi mettendosi davanti a me...*dice trattenendo le lacrime* chiamai la polizia...ambulanza...ma lui andò via...

Non me lo sono mai perdonato...dovevo proteggerla...*dice asciugandosi le lacrime*

Sospiro...

Come hai potuto fare una cosa del genere...?

Come?!

Hai ucciso tu quella ragazza...

L'uomo che amo è un assassino...

Saprebbe riconoscere il ragazzo? *chiede il commissario*

Certo...*dice*

Un dolore al petto mi soffoca...

Potrebbe trovarlo...

Si farà la galera...

Non posso permetterlo...

La chiameremo per riconoscere il ragazzo...grazie per la sua testimonianza...condoglianze per sua nipote *dice il commissario*

Condoglianze...*dico guardando il signore dispiaciuta e esco dalla stanza*

Devo aiutarlo a uscire da questo giro!

Angolo autrice

Paolabarone0

Un amore mafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora