TruthOrDare!AU

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Benji salutò le due ragazze , incamminandosi poi affiancato da Federico, verso casa di quest'ultimo.

Entrati, tolsero le scarpe correndo verso la camera del biondo, lanciandosi sul letto.

-Fammi posto, marmocchio-

-Zitto, vecchio-

Il moro gli fece il solletico, facendo ridere a crepapelle il più piccolo, che si contorceva tra le lenzuola ancora sfatte.

Si sorrisero, poi Benji si alzò, afferrando una bottiglia d'acqua mezza vuota, sedendosi sulla moquette.

-Giochiamo, Fe'?-

Il piccolo deglutì, annuendo.

Era sempre la stessa storia.

Benji proponeva di giocare a obbligo o verità, giocavano, poi ad un certo punto si ritrovavano o a menarsi pesantemente o a scopare.

-Obbligo- disse Benji, quando la bottiglia lo indicò

-Chiama Arianna e dichiarati a lei- rise sadicamente il biondo

-Questo è un colpo basso!-

-In amore ed in guerra, tutto è lecito-

Il moro ghignò, per poi sovrastarlo e guardarlo sghembo.

-Anche nel sesso?-

Si abbassò a baciargli il collo, mordendo piano, per poi succhiare.

-Smettila, non sono un dolcetto-

-Sei più buono di quella roba-

Il biondo arrossì violentemente, cercando di nascondersi affondando il viso nella moquette dando le spalle all'amico.

Questo non si scoraggiò, afferrandolo per i fianchi alzandoglieli, per poi abbassare di scatto sia la tuta che i boxer.

Federico emise un lamento imbarazzato, mugolando poi quando le labbra soffici del moro si posarono sulla natica pallida, lasciandoci un bacio e un morso nello stesso punto.

Benji continuò a lasciare una scia di baci, per poi, con le mani, strizzare le natiche dell'amico, dividendole mostrando il buchetto roseo del piccolo.

Vi posò un bacio, per poi incominciare a lubrificarlo con la lingua, penetrandolo con quest'ultima allargando l'apertura facendo movimenti circolari.

Federico ansimava aggrappandosi alla moquette sporgendo il sedere.

Il moro allontanò il viso da lì, per poi sostituire la lingua con le dita, sforbiciando e facendosi spazio tra le pareti calde.

L'altro gemeva, supplicava il nome dell'altro -tra "oh Ben" a "di più, ti prego"-, così il maggiore decise di accontentarlo.

Prese una bustina argentea, aprendola con i denti, per poi srotolare il profilattico sul membro e penetrarlo.

Il biondo urlò di piacere, divaricando le gambe alla disperata ricerca di più pienezza, di essere riempito, senza nessun vuoto, un caldo ad irradiargli il basso ventre.

Benji spingeva in lui febbrile, scoccate forti e precise, gemendo in sincronia con l'altro, i testicoli a sbattere contro la pelle del piccolo, ogni affondo più micidiale, più goduto, più più.

Federico tentò di masturbarsi, la situazione ormai divenuta insostenibile, ma Benjamin glielo negò, voleva vederlo venire solo perché lui gli stava procurando piacere, quello puro che fa diventare gli occhi lucidi, il respiro affannoso, le ginocchia tremolanti.

E vennero insieme dopo alcune spinte, che fecero toccare loro il cielo con un dito.

Sdraiati l'uno difianco all'altro, il biondo sogghignò.

-Chiamala, Mascolo-

-Vaffanculo, Rossi-

Sex||Fenji [WARNING!SMUT]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora