Capitolo 11

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Nella foto: Vladimir III Dracul

"Eros, invincibile fiera dolceamara."
(Saffo)

Kirsten's POV

Mi stiracchio, cercando di non svegliare Alexander in alcun modo. Il contatto con il pavimento e la sua pelle ghiacciata non è un granché per un buon risveglio, ma non posso dire di essere insoddisfatta. Lui dorme ancora. Sento i suoi capelli che mi solleticano la nuca, e vorrei che questo momento si prolungasse in eterno, inghiottendoci in una spirale di spensieratezza. La luce filtra ancora da quel piccolo pertugio tra le tende, sfiorandomi a malapena un piede. Il paesaggio è quasi surreale.

"Kirsten." La presa su di me si stringe un po', e Alexander si preme contro di me, portando il suo viso tra i miei capelli.

"Buongiorno anche a t..."

"Kirsten. Non te ne andare." Mi irrigidisco, voltandomi verso di lui e notando che ha ancora gli occhi chiusi. Sta... parlando nel sonno? "No. Faccio quello che vuoi. Faccio quello che vuoi."

"Alexander." lo chiamo, scuotendolo leggermente. Gli accarezzo i capelli, scendendo lungo il collo e poi passando alla schiena. Lui mugola leggermente, respirando una profonda boccata del mio profumo.

"Se è un sogno lasciami in pace, Rick." Ridacchio, ma questa affermazione mi fa pensare. Mi ha mai sognata? I vampiri sognano? Ho un ricordo di un episodio simile. E' qualcosa di indistinto, ma so di averlo visto sognare.

"Non sono Richard, pezzo d'asino." sbotto, alzando gli occhi al cielo. Lui socchiude gli occhi, scostando leggermente la coperta che mi aveva messo addosso poco fa. Allunga un dito verso il mio viso e mi tocca le guance, il naso, e poi riesce a ficcarmelo in un occhio. "Ahia! Cretino." Gli tiro un pugno sullo stomaco in un gesto di riflesso, ma lui non sembra curarsene, senza neanche fare una piega.

"Sì, sei proprio Kirsten."

"Sono di fronte ad un genio." lo prendo in giro, e lui ritorna nella posizione di prima, lasciando il braccio sopra la coperta. "I tuoi amici torneranno tra poco." gli ricordo, ma lui non mi da retta. "E anche Kyle." aggiungo, cercando di scacciare i sensi di colpa.

"Hai ragione." dice lui, puntellandosi su un gomito e guardandomi. "Credi che dovrei fare una foto e mandargliela?"

"Non ce n'è bisogno, tranquillo." Sbarro gli occhi, voltandomi lentamente e assistendo alla scena che non avrei mai voluto vedere: Kyle che mi guarda dalla porta della stanza, con le braccia incrociate e un ghigno a metà tra il disgustato e il furioso che gli deforma il viso. Mi metto subito seduta, senza dire una sola parola. Non potrei dire nulla per cambiare l'inevitabile.

"Kyle, io..."

"No." Alza una mano, chiudendo gli occhi per evitare di guardarmi. "Sta solo zitta."

"Amo queste scene." Fulmino Alexander con lo sguardo, che intanto rimane sdraiato sul pavimento, senza distogliere lo sguardo da Kyle.

"Sai Flinn, ho resistito alla tentazione di staccarti il cranio solo per amore di Kirsten." inizia il lupo, mentre le pupille degli occhi verdi diventano sempre più sottili. "Ma visto che lei ha espresso le sue preferenze." Anche i denti cambiano forma, trasformandosi in lunghe zanne acuminate. "Vorrà dire che smetterò di trattenermi." E' un attimo. Kyle esplode nei vestiti, balzando su un Alexander in boxer e addentandogli il collo con forza. Vedo i canini affondare nel muscolo della spalla, e il vampiro cerca in tutti i modi di scacciarlo, ma non c'è verso.

"Jordan, non costringermi a romperti il collo." ringhia, portando le mani sulla carotide ed iniziando a stringere la presa. Mi infilo velocemente una maglietta trovata lì sul pavimento, pensando velocemente a qualcosa da fare mentre quei due sporcano il pavimento di sangue.

White like snow - Il mezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora