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Cenerentola corse nell'orto, scelse la zucca più grande e chiamò i suoi amici. La fata socchiuse gli occhi e.... magia! La zucca si trasformò in una splendida carrozza, i topolini in meravigliosi cavalli bianchi e la grossa talpa in un perfetto cocchiere. "Ecco fatto, mia cara, ma manca la cosa più importante!" Strinse gli occhi, impugnò la sua bacchetta e... il vestito di Cenerentola si trasformò in un abito splendido, tessuto con fili di seta azzurra e trapuntato di candide perle.

Poi Cenerentola, sbigottita, si trovò ai piedi due meravigliose scarpette di cristallo. Era elegantissima: ora sì che sembrava una vera principessa! "Adesso puoi andare al ballo, ma ricorda una cosa molto importante", disse la fata con il suo sorriso allegro "la mia magia durerà solamente fino a mezzanotte. Al dodicesimo rintocco dell'orologio la carrozza ritornerà zucca, i cavalli saranno di nuovo topolini e i tuoi abiti stracci!" Cenerentola ringraziò la fatina, salì sulla carrozza e partì felice verso il palazzo. Finalmente fece il suo ingresso nella sala da ballo: quando apparve davanti agli invitati, scese un gran silenzio, persino l'orchestra smise di suonare, sbalordita da quella bellezza.

Tutti si chiedevano chi fosse mai quella splendida fanciulla di cui nessuno conosceva il nome. Il principe, più di ogni altro, rimase incantato dalla sua grazia e semplicità. Fra tutte le dame che aveva visto a corte, quella fanciulla era come una rosa appena sbocciata! Immediatamente invitò Cenerentola a ballare e per tutta la serata non si separò da lei. Le antipatiche sorellastre e la matrigna si rodevano dalla rabbia per quella sconosciuta che aveva rovinato i loro piani, proprio nel bel mezzo della serata.

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