Cara Jess,
Sto diventando più pazzo della prima volta. Prima era "penso che i mobili mi parlino". Ma adesso ho conversazioni complete con loro giornalmente. Non posso neanche lasciare la casa per visitare la tua tomba ormai.
Ogni volta che vedo qualcuno che mi passa accanto, tutto ciò che vedo è la tua faccia sulla loro.
Non posso vivere così. Non c'è qualcuno che mi aiuta con i miei pensieri sul suicidio. Non ho niente che le voci nella mia testa. E loro non fanno altro che dire "fallo, non hai niente".
Jess, tu eri tutto ciò che avevo. Dopo che sentii le notizie sulla tua morte, sapevo che sarebbe finita con me che mi uccido da solo. Quindi perché non farlo adesso che sono ancora sano? So che non è questo ciò che avresti voluto, ma non ne posso più. Anche se non mi uccido adesso, finirà con me che impazzirò completamente.
Ti amo Jess. E mi dispiace che sia dovuto arrivare a questo. Addio.
-Harry.
HARRY'S POV
Dopo che ho finito di scrivere la mia lettera per Jess, la infilai nella busta bianca. Camminai verso il mio armadio dove dentro trovavo la pistola. L'ho sempre avuta, nel caso in cui ci fosse un ladro. Jess non aveva neanche l'idea che io avevo una pistola in casa, scommetto che se l'avessi ascoltata e l'avessi buttata via, non avrei un modo per uccidermi adesso.
Afferro il grilletto freddo e indietreggio un po' per la sua subitaneità. Ammiro la sua bellezza, e mi potrebbe ringraziare per avermi portato fino alla morte, la mia fuga da questo inferno. "Fallo, non esitare! Non hai niente!", le voci dicono. Appena portai lentamente la pistola alla testa le voci diventarono più forti ed esigenti. "Fallo adesso!", urlano.
Ero così distratto dalle voci che non realizzai neanche che le lacrime scendevano giù dal mio viso. "Non fare il bambino e fallo adesso!", loro dicono.
Non posso farlo. Metto la pistola in sicurezza e la infilo nel cassetto.
Quando sto per uscire, sento un rumore di rottura di vetro che si sparge ovunque. Che diavolo era quello? È sicuramente il mio essere pazzo.
Quando esco dalla porta trovo un uomo che è vestito tutto di nero, che punta una pistola verso di me. Aspetta. Questa deve essere la mia mente che mi sta giocando un brutto scherzo.
Lasciai scivolare tutto e mi sedetti sul divano, non prestando attenzione all'uomo con la pistola.
"Amico, cosa c'è di sbagliato in te? Vuoi che ti uccida o qualcosa del genere?" Dice, mentre cammina lentamente verso di me, ancora puntando la pistola verso di me.
"Non ho intenzione di lasciare che la mia pazzia abbia la meglio su di me. So che sto immaginando soltanto che tu sia qui." Lo dico con calma.
Lui tira fuori qualcosa dalla sua tasca e parla attraverso esso. "Si, questo tesoro è pazzo. Ho bisogno di rinforzi."
"Hey!" Saltai giù dal divano abbastanza arrabbiato per ciò che ha detto su di me. "Non parlare di me come se non ci fossi!" Adesso sono ad un passo dall'uomo.
"Vai via o premo il grilletto." Dice, in un tono annoiato.
Perché si sta annoiando?
Sono l'unico a cui piace il fatto di morire adesso. Ritorno al divano, non togliendo gli occhi da lui. Ci osserviamo a vicenda per cinque minuti con calma. Quando si sente bussare alla porta l'uomo cammina verso di loro senza smettere di puntarmi la pistola contro. Quando apre ci sono altri tre uomini vestiti quasi allo stesso modo dell'uomo che è stato nel mio salotto per un po'.
"Potete semplicemente rubare e lasciarmi in pace? Sta diventando seccante" Singhiozzai.
"Oh, non ti ruberemo." Uno dei nuovi ragazzi parlò. E un altro aprì bocca per continuare.
"Già, siamo degli assassini. Beh, una specie. Troviamo la gente che sta soffrendo e la tiriamo fuori dalla miseria. Quindi credo che stiamo aiutando delle persone." Disse.
"Cosa ti fa pensare che io stia soffrendo?" Domandai.
"Beh, la tua ragazza è morta e tu non hai lasciato la casa."
"Bene, stavo giusto per uccidermi prima che arrivaste voi, quindi credo che se lo faccia qualcun'altro è meglio, no?" Dissi, alzandomi dal divano. "Quindi sparami. Uccidimi. Non ho niente da perdere ormai." Spero che non stanno cercando grandi discorsi perché faccio schifo in quelli. "Okay." Lui disse.
Portò la sua pistola in alto e puntò a me come prima. Quando premette il dietro il mio cuore cominciò a battere velocemente. Perché sta accadendo? Io voglio morire. Lo voglio? Sì, lo voglio. Chiusi i miei occhi pronto per la mia morte. È così. È così che è finita.
-
"Harry. Harry alzati o faremo tardi." Sentii Jess urlare contro di me. Devo avere le allucinazioni di nuovo. Aprii i miei occhi per vedere cosa lo stava trattenendo dal premere il grilletto. Ma quando aprii i miei occhi ero sdraiato nel mio letto con Jess che girava intorno, preparandosi per il grande giorno. "Jess?" Domandai sedendomi. "Che c'è?" Lei disse. "T-Tu sei morta." Balbettai. "Cosa? No, hai dovuto avere qualche strano sogno o qualcosa di simile." Lei ridacchiò. Oh, quanto mi è mancato quel riso sciocco.
Aspetta. Quindi tutto il dolore. Tutto il mistero. Era tutto un sogno? "Amore, andiamo o tua madre potrà ucciderci se faremo tardi per il suo matrimonio!" Mi disse, girando ancora attorno al suo bellissimo vestito, e i suoi capelli bellissimi, e al suo viso bellissimo e al suo tutto bellissimo. Non posso crederci. Non sono pazzo. Jess non è morta.
Era tutto un sogno.
-FINE-
La storia è giunta al termine.
Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui e abbia letto la mia traduzione.
Ringrazio anche l'autrice della storia per avermi permesso di tradurre la sua storia.
Se volete potete dare un'occhiata al mio profilo per trovare altre due mie traduzioni, mi farebbe piacere. In più sto già lavorando a qualcos'altro di interamente mio, presto visibile a tutti (spero).
A presto, Des
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lovely » hes (italian translation)
FanficNon è bella? È morta tre anni fa, ma non è bella? ------- i just translate it, the owner gave me the permission, all credits go to her. ©stylxstattoos for the translation. 2016.