Capitolo 19

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È passata una settimana da quando hanno ucciso Ace.
In questi giorni non si è fatto alcun tipo di allenamento e si è parlato solo della dichiarazione di guerra.

Oggi ci hanno detto che saremo tutti gli allievi in palestra e ad aspettarci ci sarà Dakota, ci alleneremo con lei dato che gli altri maestri sono impegnati, da oggi faranno a turni e non saremo più divisi in gruppi.

Siamo tutti seduti per terra, c'è un silenzio piatto e nessuno osa romperlo.
Qualche giorno fa avrei ritenuto impossibile il silenzio in palestra, sempre piena di chiacchiericcio che rimbomba sulle alte pareti bianche.

I miei pensieri vengono interrotti da Dakota che entra.
Ci saluta e ci spiega brevemente la situazione.
Sembra in ansia, come tutti noi del resto.

-Bene, mettetevi in coppie a piacere e combattete, io passerò fra voi e vi dirò cos'è sbagliato- dice infine.
Tutti iniziano a scegliersi il proprio partner.

-Dovresti andare a parlargli, Dafne- mi dice Skylyn.
Guardo Brian in lontananza, è con Grayson.
Annuisco a Skylyn e vado.

-Grayson, Skylyn ha detto che deve parlarti- invento sul momento.
Lui sembra capire e si dilegua velocemente.
Sospiro e mi giro verso Brian.
Si mette in posizione di difesa, non sembra molto propenso alla parola.
Imito la sua posizione e dico -Vorrei parlarti-.
Tira un destro che riesco a parare.
-Immagino che non mi risponderai, non fa niente-.
Un altro pugno. Fermo anche questo.
Non sta combattendo seriamente, sta solo riempiendo il tempo che fa passare senza rispondermi.
-Sono preoccupata per te- dico.
Passa qualche secondo, ma non dice nulla così continuo.
-Io... ecco, ho bisogno di sapere che non hai intenzione di fare cazzate, specialmente ora che siamo in guerra...-
-Non sono propenso a svolgere missioni suicide, a differenza tua-
-Questo indubbiamente mi fa piacere, ma intendo anche cazzate del tipo quella che stai facendo riguardo all'allontanarti da tutti-
-Questi non devono essere affari tuoi- risponde e sento la forza nel suo braccio aumentare appena.
-Non ha senso questo- dico spingendolo contro la parete.
-Non devi preoccuparti per me- sibila vicino al mio viso.
-Io non cancello i miei sentimenti da un giorno all'altro- dico a denti stretti.
-Oh no, infatti non lo fai, anzi sviluppi una specie di ossessione nei confronti delle persone. Ti piace fare l'eroina, vuoi salvare tutti, peccato che non puoi. Impara che nella vita si devono fare delle scelte- ribatte alludendo a Logan.

Gli tiro uno schiaffo.
Il suono è forte e molti si girano.
-Signorina Dafne, non credo sia un comportamento adatto ad un combattimento- mi riprende Dakota.

La ignoro e prendo Brian per il colletto della maglia.
-Impara a dosare le parole- dico.
Brian ha gli occhi iniettati di sangue e so che se potesse, ora come ora, mi ucciderebbe.
-Non ti ho detto io di parlarmi-
-Hai proprio ragione, sono stata stupida-
Esco dalla palestra a grandi passi ignorando il richiamo di Dakota.

Vado in giardino e mi siedo sotto il solito albero.
Sento l'adrenalina  sprizzare in ogni parte del mio corpo, ho bisogno di calmarmi.
Faccio respiri profondi e misurati, ho gli occhi chiusi e sono talmente assorta che quasi non mi accorgo della mano sulla mia spalla.
Mi giro di scatto, due occhi azzurri mi fissano.
-Tutto bene?- Mi chiede un ragazzo moro.
Annuisco e lui assottiglia lo sguardo -Non dovresti essere ad allenarti?-
-Potrei farti la stessa domanda...-
-Ho vent'anni, ho finito l'addestramento, la tua scusante?-
Sorrido e poi rispondo -Ho dovuto prendermi una pausa-
-Stanca?-
-Non proprio- dico restando sul vago.
-Piacere comunque, sono Nicolas-.
Mi porge la mano e l'afferro con sicurezza
-Dafne-
-Oh, sei l'ex soldato dell'EXWID-
-Sì-
-Ho sentito parlare di te, ma non ho mai avuto l'occasione di incontrarti-
-Nenche io ti ho mai visto-
-Sono spesso in missione- mi sorride.
Non ho il tempo di rispondergli che viene chiamato da un suo amico.
-Ci si vede in giro, non saltare troppi allenamenti- dice correndo via.
Lo saluto con la mano e mi alzo.
Spazzolo i miei pantaloni e, mentre torno indietro, vengo raggiunta da Skylyn.
Prima che inzi a parlare dico -Lo so, ho esagerato-
-In realtà volevo dirti di stare alla larga per un po' da Brian dato che è parecchio arrabbiato, ma anche su quello non hai tutti i torti-
-Non preoccuparti, avevo intenzione di non parlargli per molto tempo- rispondo sospirando.
-Dafne, sta passando il momento più brutto della sua vita, dovresti capirlo-
-Lo so, è questo il punto io lo so perfettamente. Il problema è che ciò non gli dà il diritto di comportarsi così.
So che una parte della colpa è mia, ci sono arrivata e ci è arrivata anche la mia coscienza e soprattutto i miei sensi di colpa, ma credi davvero che se avessi previsto una cosa del genere io non avrei fatto qualcosa, non avrei cercato di fermarlo? Diamine si sta comportando come se quel dannato grilletto fosse stato premuto da me!-
-So che non credevi che Logan potesse arrivare a tanto, so che avresti fatto di tutto per Ace-
-Purtroppo è quello che non capisce Brian-
-Forse dovresti farglielo capire tu...-
-Se non ci è arrivato per tutto il tempo che siamo stati insieme, non credo riuscirò a farglielo capire ora che mi odia- commento amaramente. Gli occhi mi bruciano come punti da mille aghi.
-Non ti odia, ha bisogno del suo tempo-
-Che si prenda tutto il cazzo di tempo che vuole, non credo andrò più a disturbarlo-
-Dopo che sei uscita tu, è uscito anche lui dalla palestra. Aveva gli occhi lucidi e dubito fosse perché gli doleva la guancia- dice riferendosi allo schiaffo.

Veniamo interrotte da Joseph che ci corre in contro tutto trafelato.
-Alcuni dei soldati dell'EXWID stanno attaccando in città, abbiamo già mandato alcuni dei nostri soldati migliori, ma molti sono stati feriti. Ci hanno riferito che vogliono tu scenda in campo...-

Sento lo stomaco contorcersi e credo di voler vomitare.
Annuisco e Joseph mi prende per un polso per portarmi dal prossimo gruppo in partenza, ma viene fermato da Skylyn.
-Voglio andare anche io- dice sicura.
Inizialmente titubante, il maestro acconsente.

Arrivati vicino alla Jeep che ci scorterà in città vedo Grayson e Brian.
-Cosa ci fanno loro qua?- Chiedo a Joseph.
-Grayson ha insistito per venire e Brian...-
-Non le servono spiegazioni- lo interrompe quest'ultimo.
Giro lo sguardo verso di lui, ma i suoi occhi rifiutano un contatto con i miei.
Alla fine desisto e salgo sull'auto.
Ci sono già altri quattro soldati, fra cui una ragazza.

Il ragazzo al volante parte e vorrei questo viaggio non finisse mai.

STSITD- una nuova realtà.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora