Ma quale passeggiata???!

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Mi stavo allenando col mio Parabatai, Jace, quando il telefono iniziò a squillare e mi toccò fermarmi e andare a vedere chi cavolo era che osava disturbarmi in un momento del genere. Ma non appena lessi il nome sullo schermo il mio cuore mancò di un battito e fui sicuro di esser arrostito come un pomodoro.

«Che fai, arrossisci ma non rispondi al tuo amore?» Quel brutto ( si fa per dire ) idiota, si tolse i guantoni da box e si avvicinò guardandomi con fare scherzoso. Aspettate un attimo, aveva appena detto al mio amore????? Come faceva a sapere chi era? Ma soprattutto AL MIO AMORE????

«Eh dai Alec, ormai ti conosco troppo bene per sapere come mai arrossisci in quel modo; c'entra lui, non è così?» Jace mi prese il cellulare dalle mani e rispose al posto mio lasciandomi lì nei miei sogni con una faccia da perfetto ebete che non riusciva ancora a capire cosa quello shadowhunters si era appena permesso di fare.

«Ehi, Magnus! Da quanto tempo che aspettavo una tua chiamata, finalmente ti sei fatto sentire tesoro!» Il biondo imito' la voce di un'adolescente in preda ad una crisi di ormoni e sbatte' le ciglia attorcigliandosi i corti capelli intorno alle dita....quel brutto idiota!!!!

«Ehi Jace, anche io sono felice ti sentirti, ma non è che potresti passarmi il proprietario del telefono?» Dall'altro capo del telefono, il sommo stregone di Brooklin, era spaparanzato sul divano a sorseggiarsi un cocktail alla vodka in attesa di poter parlare col suo fiorellino.

«Ah si? È così che mi respingi? Va bene, fa pure come vuoi...» Jace si mise a ridacchiare e passò il cellulare ad Alec sussurrandogli all'orecchio: «Attento a non ansimare troppo, poi Marise potrebbe insospettirsi u.u» E detto questo prese la sua roba e uscì dalla sala d'allenamento con un sorrisino beffardo stampato in faccia.
Feci finta di non aver sentito nulla e portai il telefono all'orecchio; dopo un profondo respiro risposi a Magnus.

«Scusami, mi ha rubato il cellulare dalle mani...ma approposito come mai mi hai chiamato? Volevi chiedermi qualcosa?» Non so ancora come riuscii a dire una frase di senso compiuto senza fare la figura dell'idiota o del timidone, ma mi congratulai con me stesso.

«Oh tranquillo non preoccuparti zuccherino, ma comunque si, volevo chiederti se ti andava di uscire assieme a fare una passeggiata qui al parco di fronte a casa mia.» Lo stregone poggio' il bicchiere sul tavolino che c'era in soggiorno e prese in braccio il presidente Miao, che si accoccolo' sulle sue gambe iniziando a fare le fusa.

«C-certo!!! I-insomma, volevo dire...o-okay, penso di non avere altri impegni...» Non volevo sembrare quello che accetterebbe qualsiasi cosa gli proponga il suo amore, anche se in realtà è così...Non volevo darlo troppo a vedere.

«Va bene fiorellino, allora ti aspetto qui tra 10 minuti» Magnus stava ancora coccolando il Presidente Miao e intanto pensò a cosa sarebbe stato più opportuno indossare per quel pomeriggio. Decise che era meglio stare sul sobrio, non voleva mette troppo in imbarazzo Alec, dopotutto i suoi gusti erano sempre troppo eccentrici per chiunque. Così opto per una semplice maglia nera con delle borchie sul collo e sulle maniche corte, dei jeans firmati blu notte e delle all star di pelle nera... aveva dovuto cercare per ben un'ora quei semplici indumenti in fondo al suo armadio incasinando tutti i suoi elegantissimi vestiti; ma per il suo Alexander questo ed altro!
Si spruzzo' un po' di colonia e attese l'arrivo di Alec leggendo un romanzo inglese con il suo micio peloso appallottolato sul petto tra il suo viso e il libro.

*********

"CAZZO! Sono in ritardo...spero che Magnus mi perdoni...tutta colpa di mia madre che voleva vedere i risultati del mio allenamento con Jace proprio ora!!!" Corsi come un disperato verso l'appartamento del mio fidanzato e non appena arrivai continuai a correre su dalle scale per poi fiondarmi nel suo appartamento; dato che teneva sempre la porta aperta da quando ci frequentiamo.

Chiusi la porta alle mie spalle e inspirai a pieni polmoni per qualche secondo, per poi diregermi verso il salotto e trovarci lo stregone addormentato e stravaccato sul suo divano in pelle nera; con un libro in una mano e l'altra sul Presidente Miao. Aveva un'espressione sognante e tranquilla, e subito mi si strinse il cuore...era rimasto ad aspettarmi così a lungo che si era addormentato...ma che fidanzato sono?!
Mi avvicinai con calma e mi misi in ginocchio tra le sue gambe poggiando delicatamente la testa sulla sua mano che tempo prima stava coccolando quella palla di pelo. Il micio emise un verso di disapprovazione per quel gesto, ma io non ci feci caso, lo presi in braccio e con cautela lo poggiai dall'altra parte del divano, così da non avercelo tra i piedi.
Poggiai le mani sui pettorali di Magnus e lo baciai all'angolo della bocca, iniziando così il mio percorso di piccoli e teneri baci dal suo zigomo alla sua tempia per poi scendere verso la mascella e fino al lobo del suo orecchio, mordicchiandolo dolcemente. Lo stregone emise un gemito per quel gesto e, tenedo gli occhi chiusi, prese il mio viso tra le sue mani e mi bacio'. Per non essere da meno, ( ovviamente è il solito sbruffone ♡ ) mi tirò dolcemente la maglia e mi posiziono' sul divano con lui tra le sue gambe, così da poter allungare le mie, di gambe, e cingere i suoi fianchi con le caviglie. Dovevo ammettere che quella posizione non era molto comoda ma non me ne poteva fregare di meno, così infilai le mani sotto la maglia e iniziai a fare piccoli cerchi sulla sua calda pelle ambrata ricoperta di muscoli. Subito Magnus sospirò e mi strinse a se poggiando le mani sul mio fondoschiena e stringendomi le natiche. Il gesto mi fece sussultare e gli tolsi la maglia lanciandola da qualche parte, continuando poi a toccare il suo petto con le mie dita fredde e affusolate. Lo stregone gemette varie volte tra le mie labbra e iniziò a mordicchiarmele con dolcezza per poi scendere verso il collo succhiando e mordendo in vari punti. Mi tolsi la maglietta per fargli capire che volevo continuasse, avevo bisogno di lui, volevo le sue labbra su tutto il mio corpo; ora e subito. Lui si fermò apposta ( quel brutto stupido!!! ) e finalmente mi guardò negli occhi con fare malizioso e riprese il suo tragitto di baci e morsi verso la mia clavicola e non appena arrivò ai capezzoli li mordicchio' e li lecco' facendomi gemere.

«Alexander lo sai che potrei farti venire anche così?» Staccò le sue labbra dal mio corpo e mi adagio' dolcemente sul divano mettendosi a cavalcioni sopra di me, poggio' i gomiti sul mio petto e mi osservò scompigliandosi quei bellissimi capelli neri e viola pieni di glitter.
Arrossii violentemente per quella frase e chiusi gli occhi. Magnus sghignazzo' e riprese il suo tragitto di baci fino al mio ombelico dove usò anche la lingua facendomi così dimenare i fianchi e sospirare di eccitazione.

«Ihihihihi, vedo che ci piace eh?»
«Taci e continua!....T-ti p-prego» Con quella affermazione il nascosto sussurro' un bene bene e tirò giù la zip dei miei jeans per poi togliermeli moooolto lentamente...che cazzo!
Guardò con voglia e sorpresa il mio membro diventato ormai fin troppo duro e lo toccò delicatamente, iniziando intanto a baciarmi l'interno coscia; diavolo mi stava facendo impazzire!
Mugolai dal piacere e continuai a dimenare i fianchi, non ce la facevo più!
Magnus mi bloccò il bacino e mi disse di star fermo, togliendomi poi i boxer e lasciandomi così completamente nudo. Arrossii di nuovo e lui prese in mano il mio membro facendomi così sussultare. Iniziò a muovere la mano su e giù e gemetti varie volte continuando a dirgli che volevo di più. Così lo stregone si fermò proprio sul più bello e me lo prese tutto in bocca facendomi urlare dalla sorpresa e dal piacere. Muovette la testa avanti e indietro e io gli poggiai una mano sui capelli accarezzandoglieli dolcemente, continuando ad ansimare e gemere di piacere; così lui insinuo' anche la lingua e iniziò a leccarlo e a ciucciarlo, soffermandosi ogni tanto sulla cappella e iniziando pure ad ansimare. Gli spinsi la testa verso il mio membro e Magnus lo ciuccio' più forte facendomi così venire nella sua bocca urlando il suo nome. Lo stregone senza troppi problemi ingoiò' tutto il liquido leccandosi poi le labbra tutto soddisfatto. Infine si distese sopra il mio caldo corpo e poggio' la testa sul mio petto ascoltando così il cuore che mi rimbombava e facendolo andare su e giù per il mio respiro ancora affannato.

«Certo che ce l'hai bello grosso fiorellino...bhe però sono davvero felice di averti fatto venire urlando il mio nome, è così bello detto da quelle labbra carnose che ti ritrovi.» e detto questo mi diede un casto bacio sulla bocca e, dopo aver ripoggiato la testa sul mio petto, si addormento' .

«Grazie...ti amo.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2016 ⏰

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