Capitolo 1

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Pov. Manuel

Sono nella stanza da letto di mia madre che riguardo le foto di lei e mio padre. Mi manca molto. Da quando si é suicidato la mia vita non é piú la stessa...
Lo vedo ancora girare per casa, indaffarato e preoccupato che il suo capo lo licensi. Colucci, é questo il cognome che mi assilla da mesi ormai, é colpa sua se mio padre é morto, é colpa sua se mia madre non ha piú un marito o se mia sorella non ha piú un padre, ed é colpa sua se ora la mia famiglia sta andando in rovina.
Devo trovarlo a tutti costi... Trovarlo e fargliela pagare, questo é il mio unico obiettivo.<<Ma insomma sei ancora qui a guardare le foto? La cena é quasi pronta!>> dice mia mamma con il suo solito sguardo preoccupato.
<<Mamma...devo andarmene da qui>> ecco, lo sapevo. Non voglio farla soffrire e so che con queste mie parole é crollata
<<Cosa...cosa significa?>> dice avvicinandosi a me abbassando le spalle in senso di stanchezza.
<<Devo vendicare papá. Non riesco a vivere con questa angoscia dentro. Devo farlo, lo capisci?>> le prendo le mani sperando con tutto il cuore di consolarla almeno un po'.
<<Qui non c'é niente da fare, almeno lí potrei studiare in una buona scuola e trovare un lavoro decente cosí da poter aiutare te e la nostra piccola pulce>> é cosí che chiamo mia sorella... Cerco di sorridere a mia madre ma questo non aiuta.
<<Sei quasi un uomo, manuel, figlio mio...a te la scelta. So che il vero motivo per cui vuoi andare a Buenos Aires é per cercare quel tipo, Colucci, ma questo non servirá a nulla, non ti dará indietro tuo padre!>>
<<Lo so, ma non riesco a continuare cosí. Devo andare lí>> La conversazione é finita lí, andammo a mangiare e cercai di sembrare felice per mia sorella, l'amore della mia vita.

Finito di mangiare salgo nella mia stanza e mi stendo sul letto cercando di rilassarmi.
<<Assomigli molto a papá...>>
<<Ehy, non ti avevo vista. Vieni qui>>
Mia sorella mi raggiunge e si stende di fianco a me.
<<A volte ti guardo dormire, sai?>>
<<Ah, si? E perché?>> dico incuriosito dalla sua affermazione
<<Voglio essere sicura che ti sveglierai...>>
<<Ma certo stupidina. Come non potrei?>> dico cingendola a me. Capisco la sua paura, non vuole perdere anche me...
<<Spero solo che non diventi come papá. Non voglio che voli in cielo anche tu. Devi restare qui con me!>> dice stringendomi forte.
<<Ascoltami, io resteró sempre con te. Io ci saró sempre per te! Solo che devo fare questa cosa a Buenos Aires. Poi torneró qui da te>>
<<Ma perché devi andarci?>> dice piagnucolando
<<Devo andarci, sei troppo piccola per capire. Ma ci sentiremo ogni giorno al telefono e potrai raccontarmi tutto di tutto, intesi?>>
<<Si d'accordo>> dice sorridendo e tenendomi sempre piú stretto.

Ci addormentammo cosí, come due bambini nostalgici.

Pov. Mia

<<Mio padre non é ancora arrivato?>> come al solito. É la festa di fine anno e il collegio organizza un ricevimento e un piccolo spettacolo per tutti i genitori e come al solito mio padre é impegnato con il lavoro.
<<Aaargh, lo odio! Appena viene gliene dico quattro!>> dico tutta arrabiata.
<<Mia, stai tranquilla rilassati. Cosí ti verranno tutte le rughe e devi essere perfetta, guarda quanta gente c'é, tutti venuti a vedere il tuo gruppo di ballo!>> dice Feli. É una delle mie migliori amiche. Riesce sempre a consolarmi. É cicciotta con occhi chiari e delle belle guanciotte, sono rimasti tutti sconvolti quando l'ho assunta nel mio gruppo di amiche super speciale che comprende solo due ragazze, ma a me non importa, Feli é una ragazza fantastica, fondamentale per il mio gruppo.
<<Feli ha ragione. Sai com'é fatto tuo padre. Ma tranquilla scommetto che sta arrivando!>> dice Vico, l'altra mia migliore amica. É l'opposto di feli. Magra con un fisico da urlo capelli cortissimi ed é piena di piercing e si veste sempre di nero, 'come la sua anima' dice a chiunque la critica.
<<Lo spero. É tutto l'anno scolastico che aspetto questo momento. Ma so che non verrá e voglio fargliela pagare. Feli, io vado a cambiarmi...>>
<<Cambiarti? Ma se sei giá pronta?>>
Dice lei in risposta.
<<No, non sono pronta. Ho deciso di cambiare coreografia, questo lo fará andare fuori di testa. Mettiti vicino allo stereo quando ti do il segnale tu metterai questo Cd>> dico con un sorrisetto malizioso porgendole un Cd.
<<Ne sei sicura? Guarda che c'é il preside insieme a tutti i professori!>>
<<Tranquilla. Sono Mia Colucci, non possono espellermi. E nemmeno mettermi in punizione dato che le lezioni sono finite!>> dico perdendo la pazienza. Perché deve sempre essere la santarellina della situazione?
<< Ok, va bene.>> dice arrendendosi, come sempre.
<<Ciao Mia. Hai da fare durante le vacanze?>> é Diego, un ragazzo del mio anno, e anche uno dei miei tanti ammiratori.
<<Ma certo! Passeró le vacanze all'estero con mio padre. Magari quando torno potremmo metterci d'accordo>> dico facendo la smorfiosetta. Amo il potere che ho sui ragazzo.
<<Ci conto, bellissima!>> lo lascio per andare a prepararmi. Rimarranno tutti a bocca aperta dopo la mia performance...

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