Nella foto: Evelyn
Finisco di raccontare tutta la mia breve storia senza che Al mi interrompa. Per qualche assurda ragione, mi sento alleggerita di un peso opprimente, e dall'espressione calma e serafica della mia amica, appuro che, in un modo e nell'altro, mi crede.
-Ecco, ti ho detto tutto- dico, avvolgendomi le ginocchia con le braccia e lasciandomi scompigliare i capelli dalla soffice brezza di settembre.
Al rimane qualche secondo in silenzio, riflettendo; il suo sguardo è assente, come se stia osservando la scia dei suoi pensieri fluttuare in una dimensione a me invisibile. Dopo qualche istante, tuttavia, si riscuote e ritorna attiva e attenta come sempre.
-Non so perché, ma credo a ogni singola parola che hai detto...- bofonchia, grattandosi distrattamente il mento.
-Davvero?-le chiedo, più per averne conferma che per altro.
Lei annuisce. -Sì, ma ti ripeto, non so perchè... Teoricamente questa storia sembra roba da romanzo fantasy o horror, e quindi sembra incredibile crederci ma, siccome so che non mi hai raccontato idiozie, la teoria andrà a farsi fottere!-
Sono talmente commossa dalla sua fiducia che mi viene d'istinto abbracciarla con gratitudine. -Oh Al, grazie! Giuro che, prima di confidarti tutto questo, per un istante avevo pensato che tu non mi avresti creduto!- mormoro, vergognandomi per aver dubitato di lei.
-Tsk, allora in questi tre anni di amicizia mi hai conosciuto solo a metà!- ribatte la mia amica, fingendosi offesa e liberandosi dall'abbraccio. -Complimenti!-
Io rido, dandole un buffetto affettuoso sulla guancia. -Perdonatemi, Vostra Altezza, per aver dubitato della vostra fiducia- la scongiuro, con voce falsamente implorante, chinando il capo in segno di rispetto.
Al alza gli occhi al cielo, sbuffando per nascondere il sorriso sbarazzino che le era spuntato sulle labbra. -Va bene, schiava, sei perdonata, ma ora alzati e andiamo in classe, visto che ora il tuo malessere sembra passato- mi ordina con fare perentorio, aiutandomi a tirarmi su.
-Ehm...Al?-
-E adesso cosa c'è??-
-Mi si è informicolito il piede...-
-E allora?-
-Beh, non lo sento più! Mi sembrerà di camminare con una gamba sola!-
-Muoviti e cammina, banana!-
Vengo trascinata senza pietà dentro l'istituto, e a nulla servono le mie accorate preghiere di aspettare che il mio povero piede si "risvegli" dal suo momentaneo sonno prima di rientrare in classe.
-Stiamo a piano terra, perciò non correrai il rischio di sfracellarti sulle scale- ribatte Miss Ovvietà alle mie lamentele. -Perciò chiudi il becco!-
-Non voglio che Sam mi veda zoppicare come una dannata vecchietta!-
Lei si gira subitaneamente verso di me squadrandomi con occhi accesi di malizia. -Ho sentito bene?!- domanda, prendendomi per le spalle e scrollandomi come un pupazzo.
-Ehi!- mi ribello alla sua rudezza da donna delle caverne. -Cosa hai sentito bene?-
Sospira lasciandomi andare. -Quello che hai appena detto, deficiente!-
-Eh, e allora? Cosa ho detto di strano?- replico sulla difensiva, incrociando le braccia.
-CHE NON VUOI CHE SAM TI VEDA CHE ZOPPICHI COME UNA VECCHIETTA!!- sbotta la mia amica, urlando.
Immediatamente mi precipito a tapparle la bocca. -Che cazzo ti urli, idiota!- sibilo, irritata.
-Idiota io?- ribatte, scrollandosi la mia mano di dosso. -La colpa è tua se mi fai esaperare fino a farmi perdere la pazienza, Eve! Scendi dalle nuvole e torna sulla Terra!-
-Cosa sta succedendo qui?- si intromette una voce. Entrambe ci voltiamo e vediamo Mary, la bidella, fissarci con sguardo da detective da dietro i suoi occhiali dalle lenti spesse.
-Niente Mary, stavamo proprio per rientrare in classe- rimedia subito Al, con tono tranquillo. -Solo che la signorina qui,- e mi lancia un'occhiata di fuoco, -ha il piede informicolito e se ne sta lamentando da un bel pezzo!-
-Non è vero!- ribatto, offesa e indignata. -Adesso mi è passato...-
-Bene, allora rientrate immediatamente in classe, prima che chiamo la preside con cui farvi fare una bella chiacchierata già il primo giorno di scuola- mi interrompe la bidella, con voce minacciosa.
-Veramente...-le faccio dubbiosa, ma la mano di Al che mi strattona verso il corridoio che porta verso la nostra aula mi impedisce di concludere la frase.
-Me la pagherai!- sussurro alla mia amica prima che lei apra la porta per entrare. Lei scrolla le spalle e mi spintona dentro.
-Signorina Adams, si sente meglio ora?- domanda premuroso Mr. Reverson.
Io gli sorrido con fare rassicurante mentre vado ad accomodarmi al mio posto. -Certo prof, avevo solo uno stupido capogiro, niente di che.-
Lui annuisce. -Bene, ne sono felice. Purtroppo la scuola fa quasi sempre questo effetto un po' devastante sugli alunni il primo giorno. Non sei l'unica ad aver accusato qualche malessere d'inizio anno!- conclude scherzosamente, provocando alcune risatine qua e là.
Ridacchio anch'io, ma vengo distratta dalla sensazione di essere osservata. Mi volto verso la mia destra e noto Sam che, dall'altra parte dell'aula, mi sta fissando con i suoi occhi color tempesta. È impossibile decifrare il suo sguardo imperscrutabile.
Chi sei veramente? Vorrei domandargli. Non so il perchè di questa domanda che mi assilla improvvisamente la mente.
In quel momento lui distoglie lo sguardo, ma faccio tuttavia in tempo a intravedere il suo sorrisetto ironico.
Con l'eco continuo di quella domanda ancora in testa, torno di nuovo a concentrarmi sulla voce del prof che sta raccontando di una sua esperienza subacquea passata durante le vacanze. Ma l'attenzione dura poco e, dopo un po', appoggio la testa sul banco e chiudo gli occhi, rimanendo però sveglia.
Appena suona la campanella del cambio dell'ora, mi alzo e, con il permesso dell'insegnante, vado in bagno. In realtà non ho alcun bisogno fisiologico, voglio solo farmi una piccola passeggiatina.
Appena entro mi fermo un attimo davanti allo specchio. Fortunatamente il trucco non mi è colato ma è rimasto saldo al suo posto, evitando il rischio di farmi sembrare un panda.
Che occhi strani che ho, mi viene da pensare, osservandoli. Ora che ci penso, mi domando da chi abbia ereditato quel blu oltremare dell'occhio destro. Dalla mia vera madre? O dal mio vero padre?
Per l'ennesima volta mi domando chi fossero e se siano ancora vivi, in qualche parte del mondo. E se pensino a me, qualche volta...
-Che fai davanti allo specchio? Ti vanti della tua bellezza?- mi apostrofa una voce. Quella voce.
-Per la verità no- ribatto senza nemmeno girarmi.
Lo sento avvicinarsi fino alla porta del bagno. -Ah, hai ragione, in realtà stai ammirando il tuo... sguardo bicolore, giusto?-
-Neanche.- Questo tizio sta cominciando seriamente a farmi innervosire.
-Mmh. Sarà...-ribatte ironico.
Mi volto di scatto, irritata.
Sam è tranquillamente appoggiato allo stipite della porta, le braccia incrociate con eleganza sul petto. Beh, per la verità tutto, in lui, appare elegante. Ma questi sono dettagli inutili, no?
-Sarà cosa?- ripeto, marcando l'ultima parola con fare intimidatorio. Ma non ho tenuto conto di una cosa: lui non è tipo da farsi intimidire facilmente. Infatti...
-Il tuo tono e la tua espressione minacciose non hanno alcun effetto su di me, tesoro- sussurra seducente, oltrepassando la porta per venire verso di me.
D'istinto indietreggio, fino a trovarmi bloccata con la schiena contro la parete. -Co-cosa stai facendo?- balbetto, fissando tutto fuorché i suoi tempestosi occhi d'argento. -Questo è il bagno femminile, non puoi entrare!-
Lui sorride e continua ad avanzare, fino a fermarsi a pochi centimetri da me. Con delicatezza posa un dito sotto il mento e mi fa dirigere lo sguardo verso il suo viso. -Perchè hai paura di me, piccola Eve?- bisbiglia con la sua voce melodiosa.
Io non rispondo, i miei occhi sono completamente in balia dei suoi, incatenati come per un incantesimo.
-Perchè... piccola Evelyn? Non dovresti, sai?- continua ad incalzarmi il ragazzo.
-Allora perchè fai di tutto per spaventarmi?- gli chiedo in un sibilo, rompendo l'incanto. -Dammi una fottuta ragione per cui non debba aver paura di te ed evitarti. Perchè sarai anche bello da mozzare il fiato, ma hai un atteggiamento fin troppo ambiguo per i miei gusti.-
Troppo tardi mi rendo conto di quello che la mia bocca ha appena proferito. Brava Eve, ti sei appena esibita nel tuo ennesimo numero de "Le Figure Di Merda": hai appena ammesso che Mister Inquietudine è bello come un dio"! Complimenti, sei un mito! Lui, alle mie parole, si limita a ridere, in quel momento la risata è venata di fredda ironia, e un brivido mi corre lungo la schiena. -Perchè io, mia cara, sono l'unica persona che tu conosci che può rivelarti la verità sulla sorte dei tuoi genitori biologici- afferma, facendo un sorriso sghembo.
Non riesco a credere alle mie orecchie. È impossibile che mi stia dicendo la verità. Nessuno sa che fine abbiano fatto mio padre e mia madre. Eppure... Samhael come diavolo fa a sapere che sono stata adottata? Neanche un giorno che ci conosciamo che giá conosce i particolari più segreti della mia vita. Certo, non tutti ma... Come diamine fa? -Chi sei veramente?- gli domando, dando voce ai miei dubbi.
Sam si limita a fissarmi con un sorriso ironico dipinto sulle labbra. -Fidati, se te lo dicessi diventerei il tuo incubo- mormora, sfiorandomi il viso con un dito. -E il tuo tenero cuore non sopravvivrebbe.- La sua voce si trasforma in un leggero ringhio, basso e vibrante.
Scappa! Mi urla all'istante la mia ragione. Non me lo faccio ripetere. Con uno scatto repentino lo allontano e fuggo via, correndo il più veloce possibile.
L'eco della sua risata mi segue fino al mio rientro in classe. Così come le parole da lui pronunciate poco prima mi perseguitano la mente.
"Fidati, se te lo dicessi, diventerei il tuo incubo. E il tuo tenero cuore non sopravvivrebbe a lungo..."
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ANGOLO AUTRICE
Salve ragazze, finalmente dopo tanto tempo ho pubblicato il 3° capitolo...😍
Spero che vi piaccia, ma anche in caso contrario non abbiate timore a commentare, i vostri commenti sono bene accetti😉.
Grazie ancora per le visualizzazioni di questa storia, grazie ad esse trovo la forza d'animo di continuarla e di far crescere i suoi personaggi.
Al, spero che questo capitolo ti piacerà😇.
Ah, e scusate se il capitolo non è sufficientemente lungo ma... ecco, la verità è che vorrei tenervi un po' in suspense!😏
Un bacione a tutte voi, ragazze!!!! Al prossimo capitolo... Secondo voi cosa accadrà? (Risata subdola👹)
Ciauuuuu!!!!😘😘😘❤❤❤
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THE DAUGHTER OF SIN-La Figlia Del Peccato
FantasyEvelyn è il suo nome. L'unica eredità, insieme alla data di nascita, che le hanno lasciato i suoi sconosciuti genitori prima di abbandonarla dentro una culla davanti alla casa della sua futura famiglia. Perchè suo padre e sua madre l'hanno abbandon...