You are my smile

Prima parte

«Dai tesoro alzati» mi continua a ripetere mia madre «arriveremo in ritardo!!!»,«hai distrutto il mio sogno!» le dico sospirando «a davvero e cosa stavi sognando?» si intromette mio padre affacciandosi nella porta della mia stanza «stavo so....» «Miriam sbrigati a preparati!! mi interrompe mia madre arrabbiata perche ancora un non mi sono alzata «si scusa ora mi alzo mamma».
Mi alzo dal letto pensando al motivo del perché ci dovevano sbrigare, mi stiracchio e mi guardo attorno la mia stanza è piena di scatoloni...«ha che tonta ci dobbiamo trasferire».
Ci dobbiamo trasferire in un quartiere distante ben cinque ore e mezzo da qui.
Corro in bagno a lavarmi mentre faccio regolare l'acqua scelgo i vestiti da mettere «ho deciso metterò questi pantaloni a vita alta, e quella maglia in pizzo bianca».

Mentre mi sistemo la scollatura, prendo il cellulare per vedere se mi sono arrivati messaggi, e ne sono arrivati due da parte di Bridget, la mia migliore amica, per fortuna lei abita proprio dove andrò io se nò non so come farei, nel messaggio mi dice «appena sei qui chiamami che c'è una sorpresa per te»
Le rispondo subito «okk»

Siamo già in viaggio da quattro lunghe ore ed io continuo a ripetere «siamo quasi arrivati, quanto manca?»«tesoro abbi un po di pazienza, non manca molto» mi continua a ripetere mio padre.

Dopo mezzora papà ferma la macchina davanti a una casa molto carina a tre piani (conclusa la soffitta), «è questa?» domando, «si carina vero?» mi domanda mamma, io annuisco, e subito dopo vediamo un signore venirci incontro «salve»,«salve lei è il signor Wilson?» chiede mamma «si proprio così» dice togliendosi dal taschino della giacca un blocchino e una penna,«ha giusto, tenga» dice papà prendendo un contratto «ecco una firma qui per favore» «certo, ecco qua»,«perfetto è tutto apposto potete andare» «grazie, arrivederci»,«ok ora possiamo entrare» chiedo stufata «si».
A quelle parole subito corro dentro casa, molto curiosa
«wow» dico salendo le scale per andare in quella che dovrebbe essere la mia stanza
«questa non è, non e questa, allora e questa apro l'ultima porta e rimango sbalordita,
è almeno il doppio della mia vecchia camera, e inoltre e bellissima, c'è un armadio gigantesco ed è ricoperto di specchi, poi c'è un letto da una piazza e mezzo appoggiato in una parete lilla e dall'altra parte ce una scrivania bianca molto grande, ma la cosa che mi ha colpito di più è la terrazza vado subito a dare un occhiata e noto una vista spettacolare.

Lascio la porta della terrazza aperta per fare arieggiare e mentre iniziato a sistemare le mie cose, ricordo a quella cosa che mi aveva scritto Bridget nel messaggio, prendo il cellulare e la chiamo.

‹pronto Bridget ciao›, ‹ o ciao finalmente sei arrivata›
‹si allora qual e questa sorpresa› ‹telo dico dopo ora sto passando a prenderti , inizia a scendere› ‹ma Bridget io devo..› <BIP>.

-Drrrn- «Miriam c'è Bridget»
«si ora scendo mamma»,«mi deve portare a casa sua penso» «ok però non ti trattenere molto, devi finire di sistemare le tue cose»
«ok» dico aprendo la porta di casa per uscire.
«Ciaoooo», «ciaoo» mi saluta saltandomi addosso «mi sei mancata» «anche tu!» le dico, «dai sali in macchina» mi dice con tono allegro «cosa dobbiamo fare?» le domando incuriosita «lo scoprirai».

«No, ma stai scherzando» «ti prego, ti prego,ti pregooo» «no non lo so devo sistemare tutti gli scatoloni» «ti aiuto io, ti prego non faremo tardi» «ok mi hai convinta» «siii, allora per andare a ballarenio mi metto questo vestitino blu e tu...questa minigonna e questa canotta nera» «con quei tacchi argentati» «ok però ora vieni a casa ei aiuti a sistemare, e magari ti fermi anche a pranzo»«ok lo vado a dire mamma tu inizia a sederti in macchina».

«mamma sono a casa, c'è anche Bridget»,«ciao tesoro» «senti noi stasera andiamo a una festa,posso?» «Miriam devi finire di sistemare le tue cose!» «lo faccio ora, mi aiuta Bridget» «ah,OK puoi andare »«grazie mamma giuro che non te ne pentirai».

«wow,la tua stanza è fichissima» «lo so quando lo vista ho avuto la tua stessa reazione,però ora aiutami a sistemare».

Sono le otto di sera, io e Bridget ci stiamo preparando per andare alla festa