Capitolo 1

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L'estate era appena finita ed io ero tornata a casa triste e malinconica. Avevo passato 3 mesi negli Hamptons a casa della mia adorata nonna. Avevo conosciuto gente affascinante, fatto esperienze fantastiche ma adesso dovevo tornare alla realtà e come prima cosa decisi di andare al molo a prendere un buon frullato.

Passarono quindici minuti e arrivai finalmente al molo, presi il frullato da AL e andai in spiaggia a godermi il tramonto.

Il sole stava per fondersi con il mare, era di un colore rosato giallastro e rendeva il cielo incantevole mentre il mare era calmo, fin troppo.

Mi stavo godendo quel bellissimo paesaggio quando l'arrivo di un cane ruppe il silenzio di quegli attimi.

<<che diavolo fai??>> gridai mente il cane mi leccava la gamba <<oh dio scusami...il mio ron ama giocare>> mi rispose il padrone.

Alzai lo sguardo e lo vidi...un angelo sceso in terra; era bellissimo ma ciò che mi piaceva di più erano i suoi occhi...quegli occhi blu cielo che sprigionavano calma e terrore.

<<sta tranquillo-dissi sorridendo-non ti ho mai visto qui...sei nuovo??>> mi guardò sorridendo <<beh si...mi sono appena trasferito con mia madre e mio fratello; abitiamo a rochester>> i miei occhi si spalancarono, rochester era la zona più ricca della città.

Annuì e sorrisì senza rispondere e lui continuò <<mi chiamo Ryan>> lo guardai mentre si accasciava sulla sabbia accanto a me <<io sono Anastasia...ma per gli amici Ana>> si massaggiò la mascella <<piacere di conoscerti Ana>>, d'un tratto avevo un suono così meraviglioso il mio nome <<ciao Ryan>> dissi alzandomi da terra <<non conosco nessuno qui, ti andrebbe di rivederci, scoprire la città>> disse imbarazzato toccandosi i capelli, io sorrisi del tutto imbarazzata <<ah...beh...ok ti lascio il mio numero>> glielo diedi e me ne andai voltandomi più volte per realizzare che lui non faceva parte di un sogno ma di una realtà che a lungo andare sarebbe diventata un incubo.

L'indomani l'angelo mi mandò un messaggio chiedendomi se potevamo incontrarci al molo per poter passare del tempo insieme e accettai senza pensarci due volte...non so perché quel ragazzo mi suscitava tutte quelle emozioni in un solo istante e non mi capacitavo del perché non riuscissi a dire di no ad un ragazzo che non conoscevo; cercai di capire cosa avesse quel ragazzo che mi attraeva tanto: beh era bello, e già questo bastava a far vibrare il mio corpo...ogni parte di me ogni centimetro della mia pelle gridava il suo nome e questo non prometteva nulla di buono.

Quel pomeriggio ci incontrammo al molo.

<<ciao>> dissi mentre mi avvicinavo ad un tavolino da Al <<ciao splendore>> rispose Ryan...<<Al fa i frullati più buoni di tutta la città>> dissi sedendomi accanto a lui; emanava un buon profumo ed era bello ma di questo non c'era da meravigliarsi <<si già lo sapevo, mi hanno consigliato questo posto per questo ti ho aspettato qui>> disse mentre una graziosa cameriera con la coda bionda svolazzante ci serviva due frullati alla fragola; guardava Ryan da innamorata e non so perché in quel momento scattò in me un senso di gelosia profonda tanto che per farle capire di stare lontana toccai la mano di Ryan e quando lei fu lontana mi scusai con lui del malinteso <<come facevi a sapere che amo il frullato di fragola??>> mi guardò sorridendo <<ieri in spiaggia stavi bevendo questo così ho pensato che fosse di tuo gradimento...ho indovinato>> i suoi occhi si accesero come quelli di un bambino quando vede un giocattolo nuovo, lo vuole a tutti i costi ma poi lo lascia andare per un altro giocattolo...e io sapevo che sarebbe andata così: insomma lui era un ragazzo stupendo e io non ero così tanto male ma sicuramente con l'inizio della scuola sarebbero cadute tutte ai suoi piedi e io ne avrei sofferto.

<<ti va di camminare un po sulla spiaggia??>> annuì e ci dirigemmo sulla banchina.

<<sto cominciando ad amare questo posto sai...sono qui da circa una settimana e da quando sono arrivato ogni giorno vengo in spiaggia con ron a godermi il paesaggio e a pensare a quanto sia tranquilla questa città...a New York é anomalo trovare un pó di pace>> disse guardando l'orizzonte che divideva il mare dal cielo <<é una città molto tranquilla non capita mai niente di eclatante o di terrificante ma abbiamo molte fiere- risposi con un sorriso smagliante- ad ottobre si terrà la fiera delle ciliegie...Salem é una città ricca di sorprese straniero>> scoppiammo in una risata violenta <<tu sei una ragazza ricca di sorprese Ana>>.

Rimanemmo al molo quasi tutta la giornata e alle 8 dissi <<devo tornare a casa e quasi ora di cena>> lui annuì e mi accompagnò alla macchina.

<<é stata una bella giornata Ana...vorrei che ci rivedessimo se per ta va bene>>disse massaggiandosi la mascella nervosamente <<si sarebbe divertente>> ed entrai in macchina lasciandomi alle spalle Ryan e quel pomeriggio fantastico.

<<tesoro sono Mike chiamami quando torni a casa ho una notizia da darti>> esclamò la segreteria telefonica di casa.

Mike era il mio migliore amico e forse qualcosa di più; lo avevo conosciuto durante la vacanza negli Hamptons e da quando c'eravamo presentati la prima volta non avevo più fatto a meno di lui...lo adoravo e lui adorava me ma stare lontani era dura; mi ripromisi di chiamarlo l'indomani e poiché ero molto stanca riscaldai le lasagne che mia madre aveva lasciato nel frizer e dopo averle mangiate andai a letto con la speranza che il giorno dopo avrei rivisto il mio angelo.

innamorata di un assassinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora