Capitolo XLIX | 27/11

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*Chanyeol's POV*

27.11.2015

Sento uno strano calore, vicino al mio corpo.
Un calore piacevole, indubbiamente.
Apro gli occhi, voltandomi verso la direzione da cui proviene questo calore, lentamente.

— Ma che ... — mormoro.

SoYon è sdraiata sul mio letto, con la sua testa appoggiata sul mio petto.
Non riesco a credere come abbia fatto ad entrare nella mia camera e nel mio letto senza che me ne accorgessi.

Appena sente il suono della mia voce, si mette in ginocchio sul mio letto, con un enorme sorriso stampato sulle labbra.

— Buon compleanno! — dice, chinandosi su di me e stampandomi un bacio sulle labbra.

Sulle mie labbra si apre un sorriso.
Mi metto a sedere, cingendole la vita e trascinandola sulle mie gambe incrociate.

— Come facevi a saperlo? — le dico, sorpreso, ma non senza un sorriso.

Lei mi cinge il collo con le braccia.
Mi dà un pizzicotto sulla guancia.

— È un segreto. — dice, facendomi l'occhiolino.
Posso immaginare, in realtà, chi glielo abbia detto.
Ma non riesco ad essere arrabbiato con nessuno dei due, detto in tutta onestà.
— Non potevo ricevere un risveglio migliore, ti ringrazio. — dico, baciandola di nuovo.

Riesco a percepire il suo sorriso sulle mie labbra, prima di staccarmi.

— È solo l'inizio, Chanyeol. — dice, giocherellando con i miei capelli.

Non riesco a trattenere l'ennesimo, vedendo che ha indossato la mia felpa.

                                   * * *

— Non avresti le lezioni con Jonghyun, a quest'ora? — le chiedo, cercando di farla fermare, ma non c'è verso.
Mi sta trascinando in un posto segreto, a detta sua.

— Chi se ne frega? Ho detto a mia madre di dirgli che sono impegnata. — dice, continuando a trascinarmi, imperterrita.

Non riesco a trattenere un sorriso, davanti a quest'affermazione.

— Si può sapere dove stiamo andando? — dico, sorridendo al pensiero della faccia di Jonghyun appena avrebbe saputo che SoYon è impegnata con me.
In un bel posto, abbi fede. — dice, ridendo.

Si volta di scatto, ad un tratto, facendomi sussultare.

— Chiudi gli occhi! — dice, spostandosi dietro di me e mettendo le sue mani sui miei occhi.

Riesco ad immaginare la sua difficoltà, nel farlo, considerando che è di almeno una quindicina di centimetri più bassa di me.

Camminiamo, finché non si ferma, facendo fermare anche me.

— Okay, puoi aprire. — dice, togliendo le mani dai miei occhi.

Quello che vedo, mi lascia completamente di stucco.

Mi trovo davanti a una piccola veranda, di un piccolo edificio.
Su questa veranda, c'è un tavolo con delle sedie di legno.
Il tavolo è apparecchiato in un modo a dir poco adorabile, sicuramente opera di SoYon.

— Ti piace? — mi chiede, timidamente, spostandosi davanti al piccolo edificio e aggiungendo la sua presenza alla visuale, rendendola estremamente più gradevole.

Un enorme sorriso si è formato sulle mie labbra, senza che me ne accorgessi.

In risposta, la abbraccio, sollevandola da terra.

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