Mi trovo davanti al grande cancello della mia nuova scuola, sicuramente rispecchia in pieno il carattere di mia zia, anzi, forse lo rispecchia anche eccessivamente ... e macabra e raccapricciante ... un enorme cancello di metallo arugginito mi separa dalla scuola, subito dietro un viottolo di terra battuto che arriva fino allentrata delledificio, percorre l'intero prato circostante alla struttura.
La scuola è gigantesca, dipinta di bianco, o meglio, era bianco, ora sembra quasi come se avessero abbandonato le pareti esterne al loro destino. Decido di addentrarmi all'interno, e una volta superato il portone principale, mi rendo conto che anche le pareti interne hanno avuto lo stesso trattamento di quelle esterne. Macchie di umido e muffa ad ogni minimo angolo, le pareti, anch'esse una volta bianche, sono divise a metà da una lunga striscia verde molto sbiadita, che percorre tutta la lunghezza dei muri.
Alla mia sinistra c'è un piccolo bancone con dietro una vecchietta tutta rugosa con i capelli bianchi tagliati corti corti, sembrava quasi calva. Portava dei grandi occhiali quadrati che le facevano sembrare la faccia microscopica. Era molto bassa, e aveva un piccolo corpicino ossuto ...
Mi avvicino per chiederle in che classe dovevo dirigermi e per chiederle da che parte dovessi andare, per tutta risposta, una volta avvicinatomi, senza darmi neppure il tempo di proferir parola, la vecchietta, con una mano scheletrica, mi porge un foglietto con su scritto il numero della mia classe, e con l'altra mano, mi indica le scale ... ok ora sapevo che dovevo salire al piano di sopra.
Le scale si trovano al centro della grande stanza, mentre invece a desta c'è un lungo corridoio. Salgo di sopra, e una volta arrivata al 1° piano, noto delle frecce sulle pareti con su scritti dei numeri. Leggo sul foglio il numero della mia aula, anno 12 ...
Comincio così a percorrere la via che mi indicavano le frecce, arrivo a delle altre scale, e salgo al 2° piano. Continuo a camminare lungo il corridoio, la freccia mi indicava di svoltare a desta, quando all'improvviso vado a sbattere contro qualcosa di duro, per poi cadere rovinosamente col sedere sul pavimento.
"Ops... sorry... non ti avevo vista ... "
Una voce maschile mi giunge all'orecchio, alzo lo sguardo, e mi ritrovo di fronte un ragazzo abbastanza alto, con dei cuffioni appesi al collo. I capelli sono di un castano medio, un po' spettinati, non troppo corti, gli coprono la fronte. La camicia bianca completamente sgualcita gli ricade sui pantaloni, anch'essi abbastanza disordinati. Mi porge la mano sinistra, mentre la destra era intenta a mantenere il suo telefono cellulare ... mi alzo senza il suo aiuto e mi sistemo la gonna.
"Perché non guardi dove vai invece di perdere tempo a messaggiare? E poi i telefoni non sono vietati?"
"Già ... ma non preoccuparti, tanto quella racchia della preside non c'è mai, e i prof non se ne fregano più di tanto."
Dopo un po', con lo sguardo puntato sul pavimento intendo a guardare non so cosa, si abbassa per raccogliere qualcosa. E un foglio giallino ...
"12? E la tua classe? Se vuoi ti ci accompagno ..."
"No grazie, vado da sola"
Dico strappandogli il foglio dalle mani ...
"Comunque mi presento, mi chiamo Hoseok, ma puoi chiamarmi J-Hope.."
Dice porgendomi la mano destra.
"So-Young, piacere mio..." dico ricambiato la stretta di mano ...
"Ora scusa ma devo andare ... "
Senza neanche aspettare una sua risposta svolgo l'angolo e vado per la mia strada.
Una volta arrivata di fronte alla classe busso in attesa del permesso per entrare...
"Avanti!"
Apro la porta, all'interno, un'ampia aula con le pareti ricoperte di disegni stravaganti, che ospita all'incirca 6 alunni ... e questa la mia classe? 6 alunni? Ma siamo seri?
Mi avvicino alla cattedra del professore che si trova di fronte a me...
"Tu devi essere la ragazza nuova ... Kim So-Young ... giusto?"
"Si ... scusate il ritardo... non trovavo l'aula ..."
"Non preoccuparti, avvicinati e presentati ai tuoi compagni ..."
Mi avvicino alla cattedra e mi metto di fronte ai miei nuovi compagni di classe .. 2 ragazze e 4 ragazzi ... wau ... che cavolo di fortuna ...
"Salve a tutti, sono Kim So-Young, ho 17 anni e vivo a Seoul. Spero andremmo molto d'accordo..."
E faccio un piccolo inchino ... dopo di che il professore mi indica un posto vacante e mi ci dirigo. Una volta seduta, il professore si presenta e comincia la lezione.
Finalmente suona la campanella, e il professore Park si assenta per un secondo ... le due ragazze si avvicinano al mio banco...
"Ciao! Piacere sono Riuku Satzumoto! Vivo in sud Corea da 4 anni! Piacere di conoscerti!"
Riuku e una ragazza davvero carina ... porta un lungo ciuffo corvino che gli ricade sul lato destro del viso, i suoi capelli sono molto lunghi, e li tiene legati in due codini. E magrolina, e non troppo alta ...
"Ei tipa ... puoi chiamarmi Moon, piacere mio!"
Moon .. beh che dire di lei ... strana come il nome ... e molto pallida di carnagione, porta i capelli tagliati molto corti, colorati di un giallo inguardabile... sembra un pulcino spennachiato. E di corporatura media ... ed è davvero alta ... sembra quasi un uomo ... e il fatto che indossi la divisa maschile non aiuta ...
"Piacere mio .... sono So-Young ..."
Dico timidamente ...
"Non sembri coreana ... sei europea?"
Chiede Riuku incuriosita ...
"Ho origini italiane ... ma sono stata adottata dai miei genitori, entrambi coreani, quando avevo solo 1 anno."
"Wau! Figo!"
Dice Moon ...
"Abbiamo tutti la stessa età giusto?"
"Bhe ... dovrebbe essere così ... ma in realtà in classe con noi c'è un ripetente ... anche se oggi si è dato malato e non è venuto a scuola ..."
Mi risponde Riuku ...
Il professore Park rientra ...
"Ok ragazzi! Pausa finita tutti a pagina 203!!"
.....
Finalmente le lezioni sono finite ... Moon e Riuku sono molto simpatiche ... non ho parlato con i ragazzi della classe ... non sembrano molto socievoli ... Bhe chi se ne ... ora mi dirigo verso la mia stanza, che fortunatamente non devo condividere con nessuno grazie a mia zia ... entro ...
E una grande stanza ... con un cucinotto sulla destra e un' ampia finestra di fronte allentrata, a sinistra c'è un letto matrimoniale con le trapunte rosse ... le pareti sono color shampagn e al centro c'è un piccolo talovino ... sulla sinistra, di fianco al letto, c'è la porta del bagno.
Mi chiudo a chiave in camera, lasciando le chiavi dietro la porta, e mi dirigo con tutto il necessario verso il bagno ...
Una volta finita la doccia e infilato il pigiama mi fiondo sotto le coperte ... domani sarà una giornata pesante ... speriamo che vada tutto liscio ...*angolo autrice*
Salve a tutti!
So che il 2° capitolo ci ha messo un po' ad uscire .. ma non ho avuto molto tempo ... spero che vi piaccia ... e se notate qualcosa di strano o avete dei consigli per migliorarmi non esitate a scriverlo nei commenti!!! Buona lettura a tutti!!! ♡