(Hope's pov)
Stavo ripensando a quel giorno in cui vladimir, proprio lui, il principe della Slovenia, entró nella mia lussuosa casa di sopraciglia a mattone neri.
Ripensare a quel meraviglioso momento in cui lo vidi danzare, mi vengono i brividi.
Non mi ero accorta che avevo perso lo sguardo nel vuoto, quando in quel momento a distrarmi ci ha pensato lui.
"Oh mio Putin, e tu cosa ci fai qui?" Esclamai.
Lui disse "ero venuto a fare un'esercitazione di paracadutismo, poi ho notato che c'erano delle persone in cantina.. Chi erano?"
Diventai pallida come Obama. E se avesse visto i miei tulipani? Dovevo inventarmi qualcosa al momento.. Qualcosa che non lo facesse insospettire..
"Erano i miei genitori incatenati." Dissi.
"Non devono sapere che frequento il dittatore della repubblica centroafricana..." Continuai.
A quel punto, egli sobbalzó, ed esclamó
"Sei luridamente attraente.. Quindi ti regalerò questa ruota di foglie."
Ero onoratissima. Nonostante il mio gesto assai incoerente mi ha perdonato!
Non resistetti.. E.. Il mio sguardo cadde..
SULLE SUE PUCCIOSISSINE ROTULE!
Si avvicinò a me e cominció ad accarezzarmi i talloni.. E disse "nonostante tutto.. I carciofi e i cartelli stradali che hai messo in frigo non erano così male."
Mi emozionai per quelle orribili parole.. E piansi di gioia! È tutto si concluse con una carezza sulla narice interna..
Fine pt. 4
