L'umore è grigio..
Come il cielo d'altronde..
Ma non grigio cupo intenso e denso,
più squarciato da sprazzi di luce;
né interamente grigio,
né interamente luce;
né bianco né nero.
Sprazzi luminosi, in un deserto grigio, lasciano spazi ad altri squarci,
che dopotutto,
diventano anch'essi grigio e quindi
occasioni per nuovi fasci luminosi.
L'artificio grigio mi strazia e solleva;
alto a dispetto degl'altri,
ma pur sempre solo,
e quindi
in
basso.
Incompreso non è bello,
in compenso, è ciò che merito,
e quindi taccio e giaccio in parole scritte,
che verrano dimenticate non appena terminate;
come lenzuola lavate che cancellano sfoghi di passioni irrefrenate.
E inciampo,
sollevo il capo e cerco un vanto adatto a non restar chinato,
sopprimo il fiato,
sorprendo il fato (forse)
_