Capitolo 14

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E se da bambino avessi preso lezioni di Hip hop dance? Ora potrei essere un ballerino professionista che partecipa a gare regionali e nazionali in tutto il mondo. Mi muoverei sulle note di canzoni moderne con passi meccanici, scomposti e ritmati. Nella mia testa sono già alle regionali di Hip hop di qualche paese a ballare insieme alla mia crew sulle note di Hey Mama di David Guetta.

E se fossi nato alto un metro e novanta? Sarei diventato un giocatore di basket che...

Il gioco degli "E se..." prosegue da ormai una buona ventina di minuti. Sto aspettando Ally, ha detto che sarebbe passata a prendermi alle tre e mezza, ma ancora non si è vista nè sentita. Non sopporto l'attesa: mi annoia. Così mi sono inventato un giochetto mentale che consiste nell'immaginarmi in situazioni che mi sarebberò potute accadere. So che è stupido, ma mi aiuta a passare il tempo.

Sono disteso sul letto a guardare il soffitto quando sento il rumore di un clacson. Eccola!

Esco rapidamente di casa e i miei occhi incappano in qualcosa di... qualcosa di... Cavolo! Non so come definirlo.

Parcheggiata accanto al marciapiede davanti casa mia c'è una Smart bianca e rosa con un adesivo di un fiore sul parabrezza. Cazzo che schifo! Odio l'eccesso, e questa macchina è l'esatta definizione di eccesso... e di rosa.

La manina di Ally sventola fuori dal finestrino del passeggero assieme alla testa. Con entusiasmo grida il mio nome. Per fortuna che nessuno mi conosce qui, non vorrei mai essere visto da qualcuno entrare in questa... cosa. Mi rifiuto di chiamarla auto.

Quando entro dentro noto, con ancor più disgusto, che anche gli interni sono rosa. Cavolo! Solo a stare qui dentro sento che potrebbe crescermi una vagina.

<<Bella vero?>> chiede Ally tutta fiera.

Cosa, ma non vede la mia espressione facciale? <<Beh, si... è partcolare.>>

<<Già!>> risponde senza accorgersi di nulla. <<Allora, dove andiamo?>>

Cerco di riprendermi. <<Al centro commerciale MacArthur.>>

<<Eh perché?>> chiede inarcando un sopracciglio.

<<Fidati di me.>> la rassicuro.

Senza replicare gira la chiave e preme energicamente il piede sul pedale del gas. La macchina sfreccia in avanti facendomi quasi sbattere sul parabrezza.

Il tragitto non prosegue affatto tranquillo. Vista la partenza, me l'aspettavo. Ally guida come una pazza: va al di sopra del limite di velocità, passa sempre con il giallo e a malapena si ferma allo stop; il tutto accompagnato dalla radio a tutto volume, una perfetta playlist di musica da discoteca, la quale, la fa agitare come non mai. Ogni tanto si mette pure a messaggiare al telefono! E' deciso,La prossima volta: autobus!

Quando arriviamo a destinazione mollo la presa dal bracciolo della macchina al quale, mi rendo conto solo ora, mi sono aggrappato per tutto il viaggio. Ora capisco come mai i sopravvissuti dagli incidenti aerei, quando atterrano, baciano il suolo e ringraziano Dio.

<<Questa?>> Ally corruga la fronte quando vede la biblioteca dove sono capitato per sbaglio qualche giorno fa.

<<Si, è fornitissima e poi non c'è mai nessuno.>>

<<Chissà come mai!>> dice piano abbassando lo sguardo.

Non le piace? Credevo che a Ally piacesse studiare e questo è il posto ideale dove immergersi nello studio. A lei piace essere la più brava.

Entriamo e firmiamo il registro. Il bibliotecario è lo stesso dell'altra volta, ma è più gentile e non mi scruta. Sembra molto più interessato ad Ally. Razza di pervertito. Prendo la mia amica per un braccio e ci avviamo nella sala dominata dal grande tavolo.

Prendiamo dalle librerie tutti i libri utili per la ricerca su Hemingway: biografie, romanzi, storia del novecento e così via. Alla fine abbiamo riempito il tavolo di libri e Ally è costretta ad ammettere che è stata una buona idea venire qui.

Ci spartiamo il lavoro: Ally si occupa di scrivere la vita dell'autore mentre io faccio un'analisi dei suoi romanzi più conosciuti.

<<Finito! Sono esausta.>> esclama Ally. Alzo lo sguardo e guardo l'orologio sul muro: le sei e un quarto, siamo qui da più di due ore ormai. <<Ce ne andiamo?>>

<<Fra un pò, mi manca solo l'analisi su...>> sposto lo sguardo sulla pila di libri davanti a me e mi metto a cercare il romanzo che manca per finire la ricerca. <<Non c'è...>> affermo quasi disperato.

<<Cosa?>>

<<Addio alle armi. Mi manca solo quello.>>

<<Beh, vai a prenderlo. Io rimango qui e continuo la tua analisi. Non mi va di addentarmi fra tutti questi libri. Non vorrei aprire un passaggio segreto prendendo quello sbagliato.>> ridacchia. E fa ridere anche me.

Controllo tra i romanzi storici ma non trovo niente. Dove diavolo si trova? Sono più di dieci minuti che cerco ma ancora non ho trovato quel maledetto romanzo.

Preso dalla disperazione cerco nella sezione antologia. Lì vi trovo una ragazza presa dalla lettura di un libriccino. Se ne sta appoggiata con la schiena ad una libreria. Oh cazzo! Ma è Lauren, mi avverte il subconscio.

Lentamente torno sui miei passi e mi nascondo. Cosa ci fa lei qui? Cosa sta leggendo? Perché sembra cosi presa dalla lettura?

La curiosità mi spinge ad affacciare la testa per spiarla. I folti capelli neri coprono quasi tutto il suo volto, ma la riconosco, è proprio Lauren.

D'improvviso si sente un tonfo sordo provenire dal fondo della biblioteca. Lauren alza la testa di scatto e si gira dall'altra parte, poi con altretanta velocità, si gira verso di me.

Mi ha colto con le mani nel sacco. Non oso immaginare a cosa stia pensando mentre guarda la mia faccia che spunta da dietro una libreria. Devo sembrarle un'idiota mentre sorrido nervosamente come un ebete

La sua faccia ha un espressione a metà tra lo stupore e lo spavento. Neanche si è accorta di aver fatto cadere il libro per terra. Devo averla colta in un momento di vulnerabilità.

<<Hem... Ciao!>> balbetto nervosamente.

Come una furia scatta verso di me. <<Che ci fai qui? Mi stavi spiando?>>

<<Eh? No io stavo solo...>>

<<Certo, come no! Stammi lontano!>> ringhia senza neanche lasciarmi il tempo di spiegare.

Mi spinge e se ne va via.

Ma che gli prende? Ieri è stata così gentile con me. E ora? Si incavola solo perché la stavo "osservando" mentre leggeva? Che problemi ha?

Raccolgo il libro e mi stupisco, non credevo fosse il suo genere di lettura. A dirla tutta non credevo leggesse nulla se non le riviste di gossip.

<<Hei, che fine avevi fatto? Credevo ti fossi perso per davvero in qualche cripta segreta.>> mi fa Ally quando torno.

<<Hem, no! Non sono riuscito a trovare il romanzo. Ce ne andiamo? Finisco la ricerca a casa ormai.>> dico inquieto.

<<Eh va bene, non ci sono problemi.>>

Usciamo dalla biblioteca e continuo a pensare all'episodio di poco fa. Come mai Lauren si comporta così? Forse il libro che stava leggendo mi aiuterà a capire meglio quella ragazza tanto bella quanto enigmatica... Penso mentre tra le mani stringo: Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.

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