"Buongiorno Stive"
Intravedo mio zio dal bagno a lavarsi i denti e mi dirigo in cucina per la colazione,
"Buongiorno Juliet"
mi saluta lui educato.
Afferro una mela sul balcone di camera mia per mangiarla, amo sedermi sulla sediolina di mattina, magari sgranicchiando qualcosa e respirando la brezza fresca del mattino. Amo sentire gli uccelli che canticchiano, mi mettono di buon umore.
Ricordo che da piccola mia madre e io all'alba gli alscotavamo sempre canticchiare e io fischiettavavo insieme a loro mentre mia madre mi facefa una treccia e ci aggiungeva le margherite del nostro giardino.
Ormai per noi era diventata un'abitudine mattiniera, la nostra piccola tradizione, continuo a portarla avanti da sola da qunado è morta.
Allontano quei ricordi dalla mia testa e ritorno in camera a pettinarmi i capelli, devo lottare per farli stare a bada e finalmente ci riesco nonstante qualche piccola ciocca ribelle che sfugge dal ciuffo.
Sono le 6:00 e quando ho finito di lavarmi i denti, devo vestirmi per andare a lavorare.
Indosso la mia solita divisa composta da camicia bianca e pantaloni neri, che controvoglia mi fasciano le gamge e il sedere più di quanto vorrei.Afferro lo zaino e mi dirigo fuori per prendere la mia bicicletta e li incontro mio zio
"Juliet oggi tornerò um po' più tardi del solito"
Capisco immediatamente che sta facendo degli straordinari per poter pagare l'affitto e le bollette, e a malincuore so che effetti avrà su di lui tutti questi sforzi.
Vorei che non dovesse fare tutti questi sforzi perché alla tua età non dovrebbe sforzarsi così tanto vorrei solo che i miei genitori non fossero morti così abiteremmo ancora nella nostra bellissima casa circondata da fiori e amore.
Se solo fossero ancora vivi Stive riceverebbe tutte le cure di cui ha bisogno e non dovrebbe fare nessuno straordinario, io ora sarei a scuola a studiare e programmare il mio futuro.
Vorrei solo che la nostra vita non fosse così straziante.
"Okay ci vediamo stasera, buon lavoro Steve"
Fingo una voce calma e dopo averli stampato un bacio sulla guancia pedalo in fretta per arrivare al lavoro sperando che il vento scacci via i miei tormentosi pensieri.
Entro nel bar e subito intravedo Tiffany impegnata alla resetion e mi compare un piccolo sorrido quando scorgo la sua attuale espressione.
Conosco bene quella faccia e so che la assume quando è scocciata dai poveri vecchietti sordi che non sentono e capiscono niente.
Metto lo zaino nell'armadio, ed è subito tempo di iniziare la mia solita Routine.
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Sono sfinita quando finisco il turno e i piedi fanno un male cane, oggi il bar era particolarmente affollato daro che oggi è sabato abbiamo più lavoro.
Mi sono riposata a mezzogiorno, con una piccola pausa pranzo nella quale ho mangiato un'altra mela e 3 biscotti ai cereali.
Ora sono le nove di sera e sto pedalando per tornare a casa.
Parcheggio la bici ed entro, a malincuore mi accorgo che Stive purtroppo è ancora al lavoro.
Mi rattrista sapere che si stà spaccando la schiena per me, per noi.
Entro in camera e butto la divisa in un angolo sperduto della stanza e finalmente ho la soddisfazione di farmi una doccia calda.
Finita la doccia preparo un panino e ritorno in camera mia a mangiarlo.Un'improvviso rumore di ruote sull'asfalto mi sveglia dal mio sonno, non mi sono nemmeno resa conto di essermi addormentata, lo sento chiudere la porta. Do un'occhiata alla sveglia e mi rendo conto che sono le due del mattino, capisco subito che ha lavorato molto più del dovuto.
Cerco di riaddormentarmi ma pensare a come Stive deve essere distrutto non aiuta la situazione, alla fine finisco per dormire alle cinque con la consapevolezza che per fortuna domani lavoro di pomeriggio...
Ormai sono due mesi che non ho più incubi più e ne sono immensamente grata.
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Buon pomeriggio a tutti, io sono Emma e questo è il primo capitolo di "AIUTAMI A VOLARE" spero vi sia piaciuto. È la mia prima storia he scrivo e intendo metterci tutto me stessa. Ci vediamo al prossimo capitolo,(scusate se queste è capitolo è
corto, ma ho deciso di fare capitoli piccoli ma frequenti) se vi va votate e commentate dicendomi cosa ne pensate💕.•All the love Emma•
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Aiutami a volare
Teen FictionEmily Rose Juliet è ancora una bambina quando i suoi genitori muoiono misteriosamente, ha sedici anni quando suo zio decide di mandarla al College per finire gli studi. Juliet non sa che in quella scuola la sua vita cambierà radicalmente, i vecchi...