Salve a tutti. Mi chiamo Giada ho 18 anni. Ho i capelli azzurri (scuri dalla radice e più chiari alle punte), sono alta e sono soddisfatta della mia quarta abbondante e delle curve perfette che ho anche se non sono magra. Ho un po' di tatuaggi sparsi per il corpo, ma quello che adoro di più è quello dietro alla nuca con su scritto "che sia oggi o nel futuro io ti avrò baby, lo giuro..". Non ho idea di chi fosse quella frase ma era bellissima a mio parere. Dopo che Sergio mi ha tradito ho lasciato tutta la mia famiglia al sud e sono andata a trovare mio cugino. Credo proprio che mi trasferirò da lui.
"L'aereo per Milano è appena atterrato...." e bla bla bla.
Mi scoccio ad ascoltare la vocina elettronica. Appena scesa dall'aereo mi metto gli auricolari per ascoltare un po' di musica dato che mio cugino non è ancora arrivato. Sento delle ragazzine nei paraggi urlare. Credo che Cosimo sia qui... sisi avete capito bene mio cugino è Cosimo Fini alias Guè Pequeño. Mi avvicino alla folla e una mano mi afferra il polso. Adoro quando fa così. Mi porta in auto e corre fino ad arrivare a casa. Non ho opposto resistenza perché amo quando mio cugino mi fa questo scherzi. Scesa dalla macchina gli salto addosso e lo abbraccio a mo' di koala... scesa da lui prendo le valigie e busso alla porta di casa. Prima però Cosimo attacca il discorso:
"Com'è andato il viaggio? Come stai? Ti giuro che se trovo quel coglione di Sergio gli spacco la faccia!" Dice lui sempre in modo molto protettivo e premuroso. Adoro quando fa così.
"Il viaggio è andato bene. Ma come sai io non sto così. Vorrei anch'io picchiarlo ma non ci riesco. Lui è una parte di me" Gli dico mentre lo abbraccio. Stranamente mi cade qualche lacrima ma non ci faccio caso...
"Era una parte di te, era..." Mi dice lui alzandomi la testa.
In quel momento si apre la porta e esce fuori un ragazzo moro, tatuato... in poche parole bono, ma ormai so che quelli come lui sono tutti egocentrici e se la tirano solo perché dietro loro vanno tante ragazze... puttane insomma.
Appena ci vede in quella posizione, sembra che Cosimo mi stesse per baciare, si mette ad applaudire... bah che bambino..."Ma non dovevi andare a prendere tua cugina? A questa puttanella ci penso io tranquillo..." Dice con fare malizioso ma non riesce a finire la frase che si becca un pugno nella pancia da parte mia.
"Puttanella lo vai a dire a tua sorella. E poi Cosimo avevi detto che non ci sarebbe stato nessuno qui e mi ritrovo sto mongoloide che non ha ancora capito che sono tua cugina" In quel momento il ragazzo guarda Cosimo in modo strano come per dire "è vero tutto ciò?" e Cosimo che sembra aver capito annuisce.
Lui in quel momento si vorrebbe sotterrare a parer mio ma si riprende subito. Il ragazzo non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Ottimo so a chi dare fastidio allora...
"Piacere comunque eh. Io sono Emis Killa ma tu mi puoi chiamare semplicemente Emi. Ma che dico tu mi conoscerai già quindi è inutile che parli!" Modesto il ragazzo oh. Ma non ha capito che con me non si scherza.
"Giada. Modesto il ragazzo Co'. Comunque non so se dirti che è inutile che continui a parlare o parla perché non ti ho mai sentito nominare!" Dico io con fare vago mentre prendo un pacco di biscotti stuzzicandolo a guardare il mio ottimo lato B. Mi piace provocare i maschi egocentrici.
"Ahahah. Non sei affatto divertente, ci sono ragazze che pagherebbero per stare sotto di me soltanto per il nome e tu non mi conosci. Cosimo ma tua cugina che problemi ha?" Sbotta in modo sarcastico. Io continuo a mangiare i biscotti e Cosimo risponde al posto mio.
"Non ha problemi è soltanto che non ascolta noi. È più propensa ad ascoltare Sercho, Salmo, Briga, Mostro, Low Low... quelli là insomma!" Lo fulmino con gli occhi e lui abbassa lo sguardo mentre sotto se la stava ridendo.
"Comunque no. Non so chi sei e non mi interessa saperlo e poi di certo non passo sotto al letto di qualcuno solo per il nome. Scialla io vado sopra nella mia stanza. Cosimo a dopo!" Dico mentre me ne esco dalla cucina mentre gli sguardi dei due ragazzi bruciano sul mio sedere.
"Ah Giada mi dispiace ma... ecco... vedi... dovrai dividere la stanza con Emis perché le altre sono occupate" Mi dice con fare frettoloso. Mi giro verso Emi che se la ride sotto i baffi e mi guarda con fare malizioso.
"Okay. Dimmi dov'è la stanza. Non dormirò di certo nel letto con lui ma devo pur mettere la mie cose nell'armadio. Dammi un cuscino e una coperta che dormo sul letto" Dico facendomi una coda ai capelli. Se pensava che sarei passata sotto di lui si sbagliava di grosso...
"No. Tranquilla non ti faccio niente. Le ragazze così sono troppo complicate io preferisco le..." viene bloccato Emis da me.
"Puttane? Troie? Zoccole? Ahahah e poi mai dormirò nel letto insieme a te. Co' dammi un cuscino e una coperta che dormo sul divano. Il signorino si dovrà sbattare qualcuna sul letto oggi. E quella non sarò di certo io!" Dico facendo una linguaccia. Cosimo se la sta ridendo ma comunque va a prendere ciò che gli ho chiesto seguito da Emis. Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno specialmente da lui.
•Emis pov's•
Quella ragazzina mi ha zittito. Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno ma seguo Cosimo solo per non fare lite con lei. È decisamente sexy quello si ma ha quel carattere stronzo che ti verrebbe voglia di zittirla con un bacio. Non so perché penso a ciò in questo momento però...
"Emi ti consiglio di non fare il coglione con lei. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. È appena stata tradita dal suo ragazzo e ora come ora odia tutti" Mi rimprovera scherzosamente Cosimo. Mi intriga quella Giada. Bah.
"Come mai non la fai dormire con me?" Chiedo a Cosimo dato che la vuole far dormire in soggiorno.
"Lo vuole lei. E poi la vorrei tenere lontana da te. Se non fosse il fatto che è mia cugina e non fosse stronza te la saresti già sbattuta sul pavimento quindi" Mi specifica lui con fare scherzoso e serio.
Torniamo in soggiorno e l'accompagno in camera in teoria "nostra". La osservo, sulla soglia della porta, mettere in ordine le sue cose e quando si piega fa risaltare parecchio il panorama dietro di lei che quasi non sbavo.
"Come mai ti sei lasciata?" Le chiedo sapendo che le desse fastidio. Lei si irrigidisce ma poi con tre semplici parole mi "spiega" tutto.
"Mi ha tradita" L'ha detto come se stesse piangendo, ma poi si gira e mi sorride. Strano?
"Sai che ti dovresti fare i cazzi tuoi? Comunque non pensare che mi avrai solo perché sei bello. Posso trovare di meglio tesoro" Sbotta tutto. Credo mi abbia appena fatto un complimento? Bah."Grazie lo so" dico sempre in modo modesto eh. "Ma non credere che per il momento tu sia libera. Se mi venisse voglia di saltarti addosso ora saresti sul letto ad urlare il mio nome piccola" Dico in modo provocatorio con un sorrisetto malizioso. Lei mi guarda bene.
"Continua ad essere convinto che lo farò. Semmai preferirei dare una capocciata al muro" Sbotta. Esco dalla stanza infastidito. Lo faccio soltanto perché non posso toccarla.
Mi faccio una doccia e scendo giù in salotto. Trovo Giada che parla alla porta con uno. Non sento niente ma appena la porta si chiude lei si accascia e si mette a piangere. Lei che piange? Strano.
"Ei che succede?" Le chiedo con fare gentile.
"I cazzi tuoi?" Mi urla in faccia mentre si ricompone. Quando però se ne stava andando vedo un segno rosso sulla sua faccia. Uno schiaffo. La prendo per il polso e l'abbraccio. Non so perché non voglio che pianga.
"Grazie" Dice dopo quei lunghi minuti che era abbracciata a me. Si riprende e sale sopra...
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|Superman| •Emis Killa•
Teen FictionGiada, una ragazza di 18 anni, alta, bella con le forme giuste, stronza e dolce, dopo una delusione d'amore si trasferisce a Milano da suo cugino e da lì la sua vita inizia a cambiare...