Prologo

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Le teorie di Bohr sulla radiazione mi interessano moltissimo, tuttavia non vorrei essere costretto ad abbandonare la causalità stretta senza difenderla più tenacemente di quanto abbia fatto finora. Trovo assolutamente intollerabile l'idea che un elettrone esposto a radiazione scelga di sua spontanea volontà non soltanto il momento di "saltare", ma anche la direzione del "salto". In questo caso preferirei fare il croupier di casinò piuttosto che il fisico.

                                                                                                                                                       Albert Einstein

I pannelli sulle consolles olografiche lampeggiavano avvertendo che tutto procedeva senza intoppi. L’attività nella stanza era caratterizzata dall’alta concentrazione dei tecnici. I loro gesti apparivano misurati, mai fuori posto. Il tutto dava un’atmosfera rilassata e priva d’ansie, dove però, nessuno abbassava la guardia.

I Sailors, agganciati ai Sistemi di Realtà Virtuale, monitoravano dalle stanze di sospensione l’attività dei due Alfa che navigavano in quel momento nello Spazio delle Fasi.

Sulla consolle del Direttore di Cabotaggio una luce rossa cominciò a lampeggiare, mentre il laser del proiettore olografico prese a disegnare a tre dimensioni, sul suo tavolo, una curva di rientro.

Schiacciò il pulsante che apriva l’interfono per comunicare con il Responsabile di missione.

<<Resnick, c’è un segnale di rientro.>> disse con voce fredda e distaccata.

<<Come uno?>> disse Paul Resnick, il Direttore di Missione.

<<Si solo uno. L’altro è debole. Troppo debole.>> disse il tecnico.

Resnick si guardò attorno. Sentì il cuore cominciare a battere più forte, mentre i muscoli del petto si contraevano nel tentativo di respirare più velocemente.

“Strana cosa, questa della meccanica quantistica”, pensò, riferendosi alle strane leggi della fisica quantistica, dove gli eventi di reazione potevano essere rilevati prima degli eventi che li causavano. La più giovane, la più probabilistica, ma anche la più provata delle teorie della fisica.

Non fece in tempo a finire quel pensiero che gli allarmi acustici si misero a suonare, mentre le luci lampeggianti all’interno della stazione d’arrivo si accesero simultaneamente.

Il cuore si mise a battere sempre più velocemente e sentì le tempie pulsare allo stesso ritmo.

“Eccolo!” pensò.

<<Attenzione! Attenzione! Si è verificata una perdita di potenza nell’acceleratore “A”. La perdita è scesa del venticinque percento.>> disse una voce femminile dagli altoparlanti.

Paul stava riflettendo in fretta. Un nuovo abbassamento, a quella velocità avrebbe creato un’implosione. La voce femminile continuava ad avvertire con tono suadente che si era verificato un problema all’acceleratore “A”.

Schiacciò il pulsante che bloccava la registrazione. Lo sapeva benissimo cosa stava accadendo. I due Alfa nel tunnel avrebbero avuto i loro problemi a tornare. Anzi, uno non ne avrebbe avuti, ma l’altro sì. La donna non aveva la stessa abilità. L’altro aveva tenuto aperti troppi piani temporali e il tunnel quantico aveva richiesto una maggiore quantità d’energia. Il sistema automatico di controllo aveva aumentato la quantità d’antimateria nell’acceleratore. L’energia prodotta nell’acceleratore era stata troppo elevata. Il sistema di contenimento magnetico non aveva retto e la materia era entrata in contatto con l’antimateria e si era annichilita. Questo aveva prodotto prima un aumento esponenziale dell’energia e poi una sua diminuzione repentina.

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