Metto piede nella nuova scuola. Varco il grande cancello che da sul maestoso e verde giardino, anche se non mi sta guardando nessuno, ho la sensazione di essere osservata.
Salgo le scale dell'ingresso della scuola, attenta a non inciampare e a non fare brutte figure gia il primo girno.
Appena entro rimango incantata dalla bellezza dell'edificio dove passeró gli ultimi anni della mia adolescenza.
Cammino lentamente per i corridoi, guarandomi intorno. Osservo le persone che mi passano di fianco, hanno tutti dei libri in mano.
Poi passano le cheerleader : gonna viola e maglietta che arriva appena sotto l'ombelico, anche essa viola. Hanno tutte i capelli raccolti in una coda da cavallo, tranne una.. È bionda ed è al centro, penso sia il 'capo'.
Scherza con le sue amiche mentre mi passa davanti. Mi nota e si ferma.«Ehi sembri disorientata. Sei nuova?» mi chiede cortesemente.
«Beccata» dico in modo scherzoso.
«come ti chiami?»
«Tessa, ma tutti mi chiamano Tess»
«molto piacere, io sono Sofí e loro sono Annabel, Tara, Susy e Maya» dice indicando le loro amiche cheerleader.
Simulo un sorriso e lei mi mostra tutta la scuola, poi mi chiede che numero di stanza ho.«124» dico
«wow! La mia è 122, siamo non solo nello stesso piano, ma anche vicine!»
È molto simpatica e sono contenta di aver stretto amicizia con lei.
Il tempo passa e nel frattempo ho arredato il mio nuovo armadietto numero 108, ovviamente con l'aiuto di Sofí e le sue amiche.
È molto carino: fuori ha degli stickers con rappresentati un rossetto, delle labbra rosse e lo stemma della scuola, poi dentro ha un mini specchio e un porta fotografie attacato all'anta.
Per ora lo lascio cosí, poi vedró.
Quando chiudo l'armadietto mi cadono i libri e sbuffando li prendo.. Appena mi inginocchio un ragazzo si avvicina e mi aiuta a raccoglierli. Non faccio in tempo a dire 'grazie' e gli ributta per terra.«ehi!» dico e lo guardo storto. Lui si mette a ridere e li raccoglie
«che c'è pivella? Non vuoi i tuoi libri?» dice indiettreggiando, sempre guardandomi negli occhi come segno di sfida.
«non è divertente»
Intanto si è gia creata una piccola folla dove tutti stanno ridendo e alcuni riprendono con i telefoni.
«oh, andiamo...vieni a prenderteli»
Rimango ferma. Non ho intenzione di avvicinarmi.
«no? Allora se non ci tieni li butteró nell'immondizia..»
Si avvicina al bidone corro verso di lui, ma qualcosa mi ferma, o meglio: qualcuno.
Mi ferma e mi spinge in dietro delicatamente.«Fred non fare lo scemo, ridalle i libri»
«oh andiamo divertiti anche tu un pó!"
«io quando voglio divertirmi lo faccio bene, non come te»
Il sorriso furbo del ragazzo si spegne. Guarda me e si avvicina.
«eccoli» dice praticamente buttandomeli addosso.
«chiedile scusa» ordina l'altro.
Timidamente mi chiede scusa, ma io non dico niente. Quando se ne va mi avvicino al ragazzo che mi ha salvata da una presa in giro da perte di tutti.
«ciao volevo ringraziarti»
Lui si gira e solo adesso posso notare il suo bel viso:
Ha una pelle abbronzata, capelli castani leggermente a caschetto, spalle larghe e degli occhi spettacolari, sono di un azzurro intenso e mi fa subito incantare.Lui mi sorride e mi guarda negli occhi, dove io rimango pietrificata dal suo sguardo magnetico.
«figurati, non lo meritavi, nessuno lo meritava.»
Sorrido
«sei nuova?»
Lo fisso e non mi accorgo di non rispondere, lui mi fa un gesto con la mano ed io scuoto la testa tornando con i piedi per terra. Purtroppo.
«oh, ehm.. No, cioè si." dico di fretta arrossendo.
«lo so, faccio questo effetto alle ragazze..» dice fiero tirandosi su lo zaino
«che effetto scusa? A me non fai nessun effetto..» dico guardando da un'altra parte, lui mette l'indice sotto il mento e mi obbliga a guardarlo
«ci vediamo dopo bella addormentata» mi fa l'occhiolino e va via.
Lo guardo allontanarsi e lui esclama:«lo so che mi stai guardando» e tolgo subito lo sguardo ridendo e andando verso il dormitorio.