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Finita la colazione Sofí ci saltuta dicendoci di dover andare alle prove delle cheerleader, lasciandoci soli.
«e cosi ti piace ballare e cantare..» ragiona guardandomi
«ho sentito che ci saranno dei provini per un musical questo Venerdì» continua poi.
«cosa? Scordatelo!» dico ridendo
«ma lo hai appena detto tu!» ribatte, sto per rispondere, quando la campanella suona. Prendo lo zaino e lo saluto
«ci vediamo dopo, capitano» dico sorridendo e lui mi fa l'occhiolino.

***

Finita la prima lezione veniamo a sapere che avremo un'ora buca perchè manca un insegnante.
Tutti si alzano e vanno alle macchinette.
Io faccio un giro per il campus.
Giro intorno alla palestra fino al solarium, poi mi avvio al campo da basket all'aperto.
Ci sono delle palle e provo a fare qualche tiro.
Riesco a fare 2 canestri su 3 e quando prendo la quarta palla la faccio rotolare nelle mani e la esamino. Questo mi fa ricordare mio fratello, Jason, lui adorava basket e mi ricordo quanto mi dava fastidio quando entrava nella mia stanza senzs il mio permesso. E ora non so cosa farei per poterlo vedere anche solo una volta in giro per casa con il barattolo di nutella. Dopo un pó la campanella suona e vado in classe per le prossime lezioni

***

Finita la giornata mi reco verso le macchinette per prendere qualcosa per dopo.
Prendo una barretta alle mandorle e un succo alla pesca.
Poi vado al mio armadietto.

Lo apro e vedo volare un fogliettino, perció mi inchino a raccoglierlo e lo leggo :
Vieni in palestra xx.

Dopo una lunga riflessione decido di andarci.

Vado in palestra e vedo Samuel fare qualche palleggio con la palla e poi fare canestro e mi avvicino tamente.
«ed ecco il capitano della squadra, Samuel Miller che va dritto al canestro, ce la fará in questa grande impresa?!» dico ridendo avvinandomi di piu. Tira e dopo due rotazioni sul cesto la palla va giú.
«e ovviamente si!» esclama.
Durante tutto il tempo mi insegna i trucchi del basket, ad esempio : per avere una buona mira bisogna piegare il gomito sinistro vicino al nostro fianco e mi ha insegnato anche a fare le finte.
Ci sediamo stanchi su una panchina e lui si asciuga il collo con un asciugamano.
«è stato divertente, vero?» mi chiede.
Abbasso lo sguardo e mi mordo il labbro.
«ehi tutto bene?»
Dice avvicinandosi sempre piú
«si è che..tutto questo mi fa ricordare quando giocavo con mio fratello, Jason»
«davvero? Allora magari me lo fai conoscere, cosi facciamo qualche partita insieme..»
Scuoto la testa «temo che non sará possibile» i miei occhi sono lucidi e mi copro con una mano, ma lui la toglie e me la stringe.
«scusami, sono stato uno sciocco..»
«non ti devo scusare di nulla..sto bene, è solo che mi ci devo ancora abituare»
«quando è successo?»
«non mi va di parlarne..scusa» dico e mi alzo.
Mi sistemo la coda e faccio un sorriso.
«grazie, mi sono divertita»
Lui fa il saluto a mo' di soldato, portandosi la mano orizzontale sopra la fronte e muoverla in sú.

***

Entro nella mia stanza tirando uno sospiro e inizio a fare i compiti.
Domani è Venerdí e ci saranno le audizioni per un musical, ma non ho intenzione di andarci perchè non ho tempo per distrarmi.
Finito i compiti inizio a leggere mangiando la barretta presa prima, insieme al succo.
Dopo poco mi accorgo che non riesco a seguire il capitolo perchè la mia mente è altrove..
Continuo a pensarlo, allora prendo il biglietto che mi aveva dato lui mettendolo nel mio armadietto.
Quando lo apro sorrido automaticamente e me lo porto vicino al petto stringendolo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2016 ⏰

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Armadietto 108 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora