Capitolo 1

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Ed eccoci arrivati a Londra. Lasciare New York per venire qua è stata la cosa più brutta che mi potesse capitare.I miei amici, il mio fidanzato, la mia famiglia, sono tutti lontani da me. Domani inizierò il college e non sono per niente contenta, dato che a New York, il primo giorno di scuola, ho avuto parecchi problemi con i compagni. Sono le 17:40 ed è meglio che mi sbrighi se non voglio perdere l'autobus per il college. Arrivo alla fermata, mi siedo sulla panchina e ascolto un po' di musica. Direi che 'A drop in the ocean' è una delle mie canzoni preferite, una delle quali ascolterei all'infinito. Appena faccio partire la musica, la mia valigia cade a terra. Mi alzo per raccoglierla.

"Stai attenta dove metti le cose, bimbetta" dice un ragazzo.

"Secondo me dovresti essere tu a guardare dove cazzo metti i piedi, idiota" rispondo senza neanche guardarlo negli occhi.

"Incazzata la bimba eh?" Ridacchia.

Decido di non rispondere.
"Quindi non sei di qua?" Continua.

"Mi spieghi che diavolo vuoi? Non ti conosco e non vedo il motivo per cui dovrei parlare con te in questo mom.." Vengo interrotta dall'arrivo dell'autobus e, senza dire niente, salgo e mi vado a sedere negli ultimi posti.

Sono appena arrivata al college, ora devo solo cercare l'ufficio della presidenza per sapere il numero della mia stanza e sistemarla.
Vedo una porta con scritto "presidenza", quindi suppongo sia questa. Entro e vedo una signora, non molto anziana, bionda e con gli occhi azzurri.

"Buonasera e benvenuta in uno dei college più prestigiosi al mondo, Cambridge. Come posso aiutarti?" Sorride.

"Ehm... Sono una nuova alunna e vorrei sapere il numero della mia stanza e.. E del mio armadietto." Dico.

"Certo. Puoi dirmi il tuo nome?"

"Ashley Patcher" sorrido.

Mi sorride e si siede dietro la scrivania per controllare nel computer.

"Ecco fatto. Il numero della tua stanza è 210, secondo piano. Il tuo armadietto è il 452, vicino l'aula di Storia" mi passa delle chiavi.
"Grazie mille" sorrido ed esco, dirigendomi verso le scale.

Trovo la mia stanza e inserisco la chiave, appena apro la porta trovo il ragazzo di poco fa insieme ad un'altra. Avrò sbagliato stanza.
"E tu che ci fai qui?" Domanda lui con uno stupido sorrisetto stampato in volto.

Di sicuro lui non è nella lista delle persone che vorrei conoscere, anche se devo ammettere che è abbastanza carino.
Lancio un'occhiata verso la ragazza nuda che cerca di coprirsi dall'imbarazzo.

"Questa domanda dovrei farla io a te, anzi, a voi. Che ci fate nella mia stanza?" Dico arrabbiata.

"We calmina, questa è pure la sua stanza e mi sa proprio che dovrete passare l'intero anno scolastico insieme. Comunque sia, divertitevi" si alza ed esce dalla stanza, lasciandoci sole.

Vedo la ragazza alzarsi e correre in bagno, portandosi dietro i vestiti.
La vedo uscire dal bagno e mi sorride.

"Ehy, scusami per la brutta accoglienza, ma è il mio 'lavoro'" rimango allibita da queste parole.

Perché proprio a me doveva capitare una compagna così?

"Ehm.. Tranquilla, non fa niente. Anche se non è una cosa di tutti i giorni entrare in stanza e trovare delle persone fare cose sconce, ma va bene." Dico in modo sarcastico.

"Ok. Piacere, io sono Taisha." Sorride.

"Ashley." Le sorrido anch'io. Credo che per quest'anno io debba stare in stanza con lei, quindi evito i litigi.

"So che non ci conosciamo da molto, ma se vuoi stasera puoi uscire con me e gli altri."

"Non credo di poter venire. Non mi piacciono le feste e preferisco restare in stanza." Invento la prima scusa che mi passa per la testa per evitare di uscire con lei.

Le persone potrebbero farsi una cattiva idea ed è l'ultima cosa che voglio che accada in questa scuola.
Decido di chiamare Aaron, ma entra la segreteria telefonica. Provo a chiamare Sierra e dopo due squilli risponde.

"Hey Ashley, come va?"

"Bene, lì come va? Tutto apposto? Mi mancate un sacco." Mi mancano davvero tanto.

"Qua va tutto bene, solo che.." Dice.

"Solo che? Sierra, c'è qualcosa che non so?"

"Si tratta di Aaron. Ieri l'ho visto mentre baciava Brittany."

La rabbia è talmente forte che se al telefono non ci fosse Sierra, avrei già chiuso e sarei già sopra un aereo diretto per New York. Come ha potuto? Credevo mi amasse veramente. Ho sempre saputo che ci fosse qualcosa fra loro. Passavano del tempo insieme, ma non immaginavo niente di tutto questo.
Decido di lasciar perdere e continuare con la mia vita. Ormai sono qua e non posso fare più niente, gli auguro tutto il bene di questo mon.. Vengo interrotta dallo squillo del mio telefono. Aaron. Non mi ero nemmeno accorta di aver chiuso con Sierra.

"Ciao Aaron." Dico freddamente.

"Hey amore, come stai? Tutto bene lì?" Chiede con tono molto tranquillo. Sicuramente non sa che Sierra mi abbia detto tutto.

"Oh benissimo. A te come va con Brittany?" Ironizzo.

"Brittany? Cos'è successo?" Dice come se avessi appena detto una cavolata.

"Poche parole a buon intenditore. Vaffanculo." Chiudo la chiamata e getto bruscamente il telefono a terra.

Quando lo raccolgo, noto tutto il vetro rotto, ma per fortuna funziona ancora. Vaffanculo Aaron, mi hai persa.
Una volta arrivata in stanza decido di stendermi sul letto e guardare 'Colpa delle stelle'.
-
Un rumore mi sveglia e appena apro gli occhi vedo Taisha entrare in stanza.

"Scusa, non volevo svegliarti. Mi ha accompagnata Taylor." Sposto lo sguardo e noto il ragazzo di ieri, che da come ho capito, si chiama Taylor.

"Io ehm... Io vado. A domani Taisha" sorride ed esce.

Con le sue amiche sa essere davvero dolce. Perché con me no?
"Buonanotte Taylor." Dice Taisha quando ormai lui è lontano dalla stanza.

"E quindi tu e lui state insieme?" Chiedo, non pensando al fatto che lei sia una prostituta e potrebbe essere quasi impossibile.

"Diciamo che me lo faccio molte volte, ci vogliamo a vicenda, ma niente di serio." Lo dice come se niente fosse.

"Ah." Decido di starmene zitta.

"E tu sei fidanzata?" Questa era l'ultima
domanda che volevo sentire.

"Fino a ieri pomeriggio sì."

"Posso sapere il motivo? Tranquilla che con me puoi parlare." Mi sorride, si avvicina per abbracciarmi e io ricambio.

Non sembra molto antipatica, però preferisco non farmi vedere in giro con lei.

"La mia migliore amica l'ha visto mentre baciava una mia amica e l'ho lasciato. Avevo questo sospetto da moltissimo tempo e adesso ne ho avuto la conferma. Non sono poi così triste dal momento che so che non lo vedrò più, se non l'estate." Mi alzo per prendere il telefono e controllare tutti i messaggi. Ne trovo uno di Aaron.

*Ashley qualsiasi cosa ti abbiano raccontato, sappi che non è vera. Io ti amo e ti amerò sempre, non me ne frega di Brittany, siamo solo amici.
Amore mio.*

Mi devo ricordare di cambiare il nome.

*Non me ne frega niente, con me hai chiuso. Ora puoi tornare a baciare Brittany.*
Rispondo e poso il telefono.

Intanto ho messo le cuffie e ho fatto partire la canzone 'A drop in the ocean'.
Quando controllo l'orario, noto che sono le 6:00 e quando mi giro vedo Taisha dormire. È così bella, se solo non fosse una di quelle persone.

N.A.
Ciao ragazzi, questa è la mia prima storia. Spero vi piaccia. Aggiornerò spesso, quindi non avrete problemi per leggere ahaha. Un bacio❤️

It's a beautiful disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora