Capitolo 3

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Mi alzo per prendere il computer e chiamare la mia migliore amica su Skype. Non la sento da ieri e già mi manca terribilmente. Per sfortuna non risponde su Skype, ma mi manda un messaggio.

*Non posso parlare. Sono in bagno ahahah, ti chiamo dopo.*

*Ok, a dopo. :)* rispondo e poso il telefono.

Decido di andare a fare una passeggiata in giro per Londra. Prendo i primi vestiti che trovo e vado a sistemarmi un po', impiegando circa un'ora. Lo so, sono molto lenta.
Esco dalla stanza e vado verso le scale per scendere. Inciampo e cado dalle scale. Ma è maledetto questo college? È la seconda volta che cado. Mi alzo e senza far capire nulla, me ne vado. Appena esco dal college vedo tantissime strade e non so quale prendere per arrivare in centro. Decido di aprire il navigatore e orientarmi con quello, dato che è l'unica cosa che posso fare al momento.
Mentre camminavo, ho visto tantissime case bellissime. Erano quasi tutte a due piani, con giardino e piscina. Vorrei tanto avere una di quelle case. Ho 18 anni, quindi credo che fra non molto prenderò l'auto. Per ora mi piace camminare a piedi e devo anche studiare le materia scolastiche, per cui non ho molto tempo da dedicare alla patente. La prenderò in seguito.
Direi di essere arrivata proprio sotto il Big Bang, che è una meraviglia. Nelle foto sembrava noioso, ma dal vivo è tutta un'altra cosa.
Passo davanti le vetrine dei negozi per cercare qualcosa da prendere. Decido di entrare all'Hard Rock per prendere una maglietta.
Il resto della giornata passa così. Ho girato tantissimo negozi e ho tre buste piene di roba in mano. Non posso camminare a piedi con questi sacchetti perché sono davvero pesanti, per cui decido di prendere un taxi.
Una volta arrivata in stanza, noto il mio letto in disordine. Capisco che Taisha debba fare le sue cose, ma perché nel mio letto? Il suo è a quasi un metro di distanza. Comunque sia, non ho voglia di sistemarlo e mi stendo sopra. È una cosa davvero rilassante dopo una giornata di queste.
Decido di ascoltare un po' di musica e faccio partire 'Human-Christina Perri'. Verso la fine della canzone la porta si spalanca ed entra Taisha con un nuovo ragazzo. Non avendo notato la mia presenza, faccio un finto colpo di tosse.

"Oh, non sapevo fossi qui. Scusami." Ridacchia. Ma cosa ride?

"È pure la mia stanza. Dove dovrei essere?" Rispondo.

"È pure la mia stanza." Il ragazzo cerca di imitare la mia voce e al posto di una risata, riceve due occhiatacce da parte mia e di Taisha.

"Io esco. Ci si vede in giro, 'amici'" ironizzo ed esco dalla stanza sbuffando. Devo provvedere a cambiare stanza, subito.

La scuola è così grande e credo che  prima o poi io mi perda. Vedo Taylor seduto su una panchina col telefono in mano. Ci vado o no? Decido di andare.

"Hey." Sorrido e mi siedo accanto a lui.

"Ciao." Sbotta senza neanche guardarmi. Ma lui non è quello che voleva essere mio amico? Questo ragazzo è proprio strano.

"Che hai?" Oso chiedere, pur sapendo di non ricevere una reazione calma.

"Chiedilo a quella puttana della tua amica! Lei saprà risponderti. Ah no scusa, lei ora è troppo impegnata a scopare con la sua 'nuova fiamma'" dice facendo le virgolette con le dita.

"Geloso eh?" Chiedo maliziosa.

"Mi pare anche ovvio! La amo, ma non può trattarmi in questo modo. Non può dire di amare me e poi dirlo a qualcun altro! So che è una prostituta ed è il suo lavoro, ma io la amo. La amo a tal punto di far di tutto per farla tornare come prima. Perché non era così, era una ragazza perfetta: non beveva, non fumava, non andava col primo che capita ed era timidissima. Ha cominciato a prostituirsi quando suo padre abbandonò lei e la sua famiglia. Giuro che se a quest'ora suo padre fosse davanti a me, l'avrei ucciso di botte. È sempre stata una ragazza forte e decisa, anche se timida. Insomma, era perfetta. Era la ragazza che tutti sognano. La ragazza che amava le cose dolci e piangeva per un film. La ragazza che aiutava tutti e che con un suo sorriso, faceva cadere tutti ai suoi piedi. Guardala ora! Guarda come si è ridotta! Fuma, beve, si droga, va col primo che capita e soprattutto è diventata una menefreghista assurda. Non le importa niente di me, pensa solo a scopare con chi le capita, ma io non mi arrenderò. Farò di tutto pur di farla tornare come prima." Quasi piange. Non credevo avesse una storia così incasinata. Ora è un mio amico e non voglio vederlo soffrire e appunto per questo, l'aiuterò.

"Non sapevo niente di tutto ciò. Mi dispiace tantissimo. Sappi che se hai bisogno di me, io sono qua pronta ad aiutarti." Lo incoraggio.

Ci alziamo e lui si avvicina a me. Ma che cosa fa?

"Grazie Ashley." Sussurra vicino al mio orecchio e mi stampa un bacio sulla guancia.

Immediatamente il mio corpo si riempie di brividi e non so il perché. Rimango immobile e lo fisso. Adoro i suoi occhi, sono così belli.

"Ehm.. D-di niente." Balbetto.

"Io vado, ci si vede." Si gira e se ne va.

Sto ancora pensando alla storia di Taisha. Non posso credere che lei sia diventata così solo per colpa di suo padre. Ho intenzione di aiutarla a tornare come prima.
Torno in stanza e trovo quei due sul letto, lui sopra di lei.

"Tizio, potresti uscire dalla mia stanza e lasciarci sole?" Mi rivolgo al tizio sopra di lei.

Voglio parlare e magari farmi spiegare bene la realtà dei fatti.
Il tizio se ne va, lasciandoci da sole. Mi siedo e prendo un respiro profondo prima di iniziare a parlare.

It's a beautiful disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora